LINGUE MINORITARIE. MORETUZZO (PATTO-CIV): RISORSA ECONOMICA PER FVG
(ACON) Trieste, 19 lug - "Le specificità linguistiche e
culturali delle minoranze non costituiscono solo un patrimonio
culturale, ma rappresentano anche una risorsa economica e una
opportunità di sviluppo per le stesse comunità. È quanto emerso a
Udine nel corso dall'incontro 'Minoranze linguistiche, risorsa
strategica, fra identità plurime e marketing territoriale',
promosso dal Gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg al quale ha assistito un numeroso pubblico". Lo fa sapere in
una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg in
Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo.
"A fronte del marchio IoSonoFVG, che non riconosce la complessità
e le diversità presenti nella nostra regione, il Comune di Udine,
in qualità di Capitale del Friuli - ha detto Moretuzzo durante
l'incontro -, può dare avere un ruolo importante, anche
attraverso il nuovo marchio di promozione della città,
valorizzando ciò che ci rende unici attraverso l'uso della lingua
friulana: una azione che costituisce un concreto investimento con
conseguenti ricadute di carattere culturale e di sviluppo del
territorio".
"L'evento ha evidenziato come le lingue minoritarie possano
servire anche a vendere prodotti, enogastronomia e turismo. Lo
dimostrano diverse esperienze in vari contesti minoritari, in
Italia e in Europa. È il caso del Sudtirol e del Galles, che
nelle loro campagne di promozione turistica fanno leva sulla
lingua della comunità come elemento di riconoscibilità. Lo ha
spiegato Linda Osti, docente di Tourism Management all'Università
di Bangor nel Galles", prosegue il consigliere.
"Oltre a identificare il territorio, lingua e cultura diventano
prodotto da vendere. La dimensione identitaria diventa
identificativa, una garanzia di originalità, che risponde alle
richieste del mercato, sempre più attratto dalle specificità
linguistiche e culturali. Così l'offerta turistica si è
adattata", aggiunge Moretuzzo. "Anche gli esiti delle ricerche
sul ruolo della lingua friulana nello sviluppo del territorio e
dei suoi prodotti condotti da Sandro Sillani, esperto in
marketing dei prodotti alimentari dell'Università del Friuli, e
componente della Societât Sientifiche e Tecnologjiche Furlane,
confermano l'opportunità di spingere sulla promozione nelle
lingue minorizzate".
"I prodotti - conclude l'autonomista - si fanno conoscere e
riconoscere nella loro particolarità e unicità. Promuoverli
attraverso la lingua friulana, utilizzata in modo professionale,
è più efficace che farlo attraverso la lingua italiana e inglese".
ACON/COM/rcm