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TAGLIAMENTO. MORETUZZO (PAT-CIV): DA GIUNTA CINQUE ANNI DI BUGIE

17.09.2025
17:08
(ACON) Trieste, 17 set - "A marzo del 2021 l'assessore Scoccimarro dichiarava che la presentazione del dossier per la candidatura del Tagliamento a riserva Mab (Man and Biosphere) dell'Unesco era imminente, spingendosi a dire che si intendeva concludere l'iter di presentazione entro settembre 2022 e avere risposta entro maggio 2023. Oggi, dopo 4 anni e mezzo, l'assessore ha ammesso candidamente che il dossier per la candidatura non è ancora stato completato e che il percorso deve ricominciare da capo".

Lo afferma in una nota il capogruppo di Patto per l'Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo in merito alle informazioni riportate oggi in Aula, in occasione della seduta della IV Commissione consiliare, dall'assessore Scoccimarro in risposta a un'interrogazione dello stesso consigliere presentata oltre un anno fa. Forte preoccupazione è stata espressa anche rispetto alle notizie di nuovi insediamenti turistici sulle aree protette della laguna di Caorle e Bibione. "Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio - prosegue Moretuzzo -, ora è evidente che la proposta di fare del Tagliamento una Riserva Mab Unesco è una bufala, utilizzata dall'Amministrazione Fedriga solo per cercare di tacitare la protesta di migliaia di persone, associazioni, enti locali che nella passata legislatura avevano aderito alla proposta di riconoscere il Tagliamento come Patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco. Proposta che rappresenta un riconoscimento decisamente più importante e che avevamo presentato come mozione del Patto per l'Autonomia, salvo poi vederla bocciata dalla Maggioranza in Consiglio regionale". "È altrettanto evidente - afferma il consigliere regionale - che non c'è mai stata da parte della Giunta Fedriga la volontà di avviare un vero percorso di tutela e valorizzazione del fiume: diversamente non si spiega come dopo 5 anni dal primo annuncio sulla Riserva Mab non sia ancora stato fatto nulla, nonostante i proclami lanciati in numerose occasioni pubbliche e gli impegni assunti con gli amministratori locali".

"Viceversa - continua l'esponente di Opposizione -, in questi anni abbiamo assistito a una serie di accelerazioni, in diversi casi prontamente seguite da repentine smentite, rispetto a progetti di cosiddetta messa in sicurezza che sembrano essere molto lontani dal perseguimento degli obiettivi di riduzione del rischio per le popolazioni rivierasche e della tutela di un fiume straordinario". "A questo scenario - spiega ancora Moretuzzo - si aggiungono le notizie che sono arrivate in questi giorni dal Veneto con le inquietanti ipotesi di progetti di nuovi insediamenti turistici, con investimenti di 30 milioni di euro, nella laguna di Caorle e Bibione, su un'area di 50 ettari che ricadono in Zsc (Zone speciali di conservazione) e Zps (Zone di protezione speciale), habitat fondamentali per la conservazione della biodiversità e per la tutela del paesaggio. Notizie che si aggiungono a quelle circolate nei mesi scorsi relativamente alla proposta formulata dalla Fondazione Think Tank Nord Est di realizzare una nuova bretella di collegamento fra la strada regionale 74 e Bibione Pineda, della lunghezza di 7,5 chilometri per 'favorire lo sviluppo turistico di tutto il litorale dell'Alto Adriatico'". "Quelle provenienti dal Veneto sono notizie inquietanti - afferma Moretuzzo -, che dimostrano come i proponenti e le istituzioni che supportano questo tipo di progettualità non abbiano ancora capito come sia finito il tempo della crescita infinita, del consumo indiscriminato di suolo e di aree naturali a beneficio di interessi privati e di un modello di sviluppo insostenibile". "Rimane anche il dubbio - incalza l'esponente autonomista - che questo tipo di interessi stia facendo breccia e pressione anche su alcune scelte della Giunta regionale. Ci chiediamo, ad esempio, se il dimezzamento della portata del canale Cavrato, scolmatore del Tagliamento in terra veneta, che gioca un ruolo fondamentale nelle scelte progettuali sulle opere da realizzare sul nostro fiume, sia dovuta ad un'approfondita valutazione scientifica o sia, invece, condizionata da questo tipo di progetti immobiliari e infrastrutturali, per i quali la portata del Cavrato rappresenta evidentemente una potenziale grana".

"Ci auguriamo - conclude Moretuzzo - che questi dubbi vengano smentiti da un confronto serio, aperto e partecipato sul futuro del Tagliamento, bene comune del Friuli e Patrimonio dell'umanità". ACON/COM/sm



  • Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
    Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)