LAVORO. GRUPPO PD: DDL INNOVAZIONE PUNTO DI PARTENZA DA MIGLIORARE
(ACON) Trieste, 2 ott - "L'attrattività e l'innovazione del
Fvg, per i giovani e per le imprese, sono una delle sfide più
ambiziose che vanno affrontate decisamente con forza per
garantire uno sviluppo futuro alla nostra comunità e al tessuto
produttivo. In questo contesto è un positivo punto di partenza il
ddl proposto dalla Giunta al quale non mancheranno le nostre
proposte e contributi per migliorarla in alcuni aspetti".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Massimiliano
Pozzo, Andrea Carli e Laura Fasiolo (Pd), intervenuti oggi in II
Commissione riunita per l'espressione del parere sulle parti di
competenza del disegno di legge n. 59, Disposizioni in materia di
innovazione sociale per lo sviluppo e l'attrattività del
territorio regionale.
"La relazione introduttiva del ddl - è il giudizio di Pozzo - è
sicuramente molto sfidante e l'analisi, che vede luci e ombre su
cui è necessario lavorare per invertire alcuni trend, è
condivisibile. È corretto puntare sul fatto che il Fvg sia una
regione per giovani e lo è altrettanto il fatto che la norma
tenda a rispondere alle sfide che li riguardano. La condivisione
di fondo dei macro obiettivi - continua il consigliere dem - è un
primo passo sicuramente importante, ma la norma necessita di un
patto politico che vada oltre le dinamiche e le logiche di un
mandato o di una maggioranza del momento". Inoltre, Pozzo
evidenzia dei dubbi sull'efficacia reale della norma: "È
legittimo chiedersi se potrà ottenere i risultati all'altezza
delle sfide che abbiamo di fronte. Serve dunque una valutazione
seria delle misure in campo e da mettere in campo".
Tra gli interventi proposti dal ddl, Pozzo considera positiva la
misura abitativa per le persone che vengono da fuori regione e
quella relativa alla formazione all'estero. E ancora le
piattaforme di welfare aziendale alle quali, aggiunge, "serve una
spinta maggiore sul coinvolgimento delle aziende, sulla
contrattazione territoriale e sul tema della conciliazione".
Infine conclude avanzando delle proposte: "Serve sicuramente uno
sforzo sulla pubblicizzazione delle misure affinché ci sia un
adeguato riscontro all'esterno; è necessario un tavolo di
concertazione: la mole di cose contenute nelle norme richiede un
rafforzamento sulla parte tecnica, quindi si preveda una parte di
consulenza per evitare il rischio di dispersione".
Secondo Carli, "la questione dell'attrattività, relativa non solo
ai giovani che vanno fuori regione, ma anche alle aziende che
hanno sempre più bisogno di dipendenti, è un tema che non
riguarda certamente solo il Fvg, ma è altrettanto vero che,
rispetto ad altre regioni, il Fvg dispone di maggiori risorse per
affrontare efficacemente questi problemi". Carli giudica
positivamente il sostegno abitativo per lavoratori che intendono
trasferirsi in regione, "un argomento che abbiamo trattato spesso
in Aula" ed evidenzia che "la discussione sulle politiche
abitative finora si è molto concentrata sui proprietari degli
immobili, ma va ora accesa l'attenzione sul tema degli affitti,
che sono la chiave di volta per garantire attrattività e maggiori
opportunità per i giovani. A tale riguardo, è positivo il fatto
di responsabilizzare le imprese per la fornitura di garanzie agli
affitti, ma riteniamo necessaria anche la creazione di un fondo
di garanzia generale, per dare opportunità anche a chi già vive
nella nostra regione. L'evidenza è data dal fatto che in Fvg la
disponibilità di immobili sfitti è ingente, i pochi resi
disponibili hanno in genere canoni elevati per i giovani alla
prima esperienza lavorativa. La costituzione del fondo garanzia
rappresenterebbe quindi un tentativo per cercare di rendere meno
pesante la spesa per le locazioni".
Inoltre, Carli sottolinea che "negli ultimi decenni in regione si
è costruito un sistema che porta alla formazione universitaria
specializzata in settori a elevata produttività che non trovano
il necessario sbocco professionale se non fuori regione; la
Regione dovrebbe impegnarsi a sostenere l'insediamento di nuove
aziende di tali settori produttivi, sia per aumentare la
produttività complessiva regionale, sia per riportare in regione
questi talenti con l'unico strumento realmente efficace: le
opportunità professionali".
La consigliera Fasiolo sottolinea infine le questioni legate
all'immigrazione, quindi sollecita maggiore attenzione sul tema
dei mediatori linguistici e culturali. Giudica inoltre positive
le azioni a favore dei giovani, le proposte volte alla
valorizzazione dei talenti e segnala che "quando si prevede
sostegno rispetto alla formazione all'estero, dovrebbe essere
previsto un patto di corresponsabilità affinché i giovani formati
non rimangano all'estero".
ACON/COM/fa