ASSESTAMENTO BIS. CAPOZZI (M5S): NO DAL CDX A INDENNIZZI BLUE TONGUE
(ACON) Trieste, 2 ott - "Le nostre pur ragionevoli istanze a
supporto degli allevatori del Friuli Venezia Giulia sono state
bocciate in prima battuta dalla Maggioranza. Restiamo, tuttavia,
più che mai convinti che la Regione debba attivare tutti gli
strumenti necessari per riconoscere adeguati e doverosi
indennizzi a un comparto duramente colpito dall'epidemia di Blue
Tongue che, nel corso delle ultime settimane, ha causato gravi
danni a numerosi allevamenti di ovini". Lo evidenzia, attraverso
una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5
Stelle), che prende nuovamente la parola sul tema legato alle
conseguenze nefaste del virus Blue Tongue.
Al tempo stesso, la Capozzi ricorda come "oggi, durante i lavori
della II e III della Commissione, abbiamo proposto due
emendamenti per prevedere un ristoro a vantaggio degli allevatori
che hanno subito danni dovuti alla perdita di capi e al calo di
produzione, nonché il sostegno alla rigenerazione delle greggi".
"In particolare, abbiamo previsto l'erogazione di ristori fino al
90% del valore di mercato (calcolato sulla base dei criteri
forniti dall'Istituto di servizi per il mercato agricolo
alimentare - Ismea) a causa della mortalità di capi infetti -
dettaglia l'esponente pentastellata, facendo riferimento alle
attività delle Commissioni legate alle misure finanziarie
multisettoriali 2025 contenute nel disegno di legge 62 - e anche
per le spese sostenute per lo smaltimento delle carcasse: 250
euro a capo per i bovini, 70 per gli ovicaprini".
"Nella stessa circostanza, abbiamo chiesto con un altro
emendamento - aggiunge la consigliera - di prevedere un rimborso
per le spese di vaccinazione, proprio perché la Blue Tongue non
prevede una cura ed è pertanto fondamentale un'attività di
corretta prevenzione. Gli indennizzi devono rappresentare una
prima risposta concreta alle nostre aziende, cosa già avvenuta
nella maggior parte delle regioni, come Lazio e Umbria. Ci
auguriamo che, da qui all'appuntamento con l'Aula, dove
ripresenteremo le medesime richieste, il Centrodestra modifichi
la sua posizione rispetto al grido d'allarme di un settore che,
altrimenti, si dovrà accontentare dell'unica misura pensata a suo
vantaggio nel disegno di legge multisettoriale di ottobre: i cani
occupati al seguito di greggi o impiegati in aziende agricole o
zootecniche, infatti, potranno fare il loro lavoro anche senza la
diretta custodia dei pastori".
"Ci auguriamo - conclude la Capozzi - che all'altro lato
dell'emiciclo legislativo venga compreso come le misure di
sostegno da noi richieste consentano di affrontare l'impatto con
l'emergenza e contribuiscano alla tenuta dell'intero comparto".
ACON/COM/rcm