II Comm: ddl piccole e medie imprese, dibattito (1)
(ACON) Trieste, 08 feb - RC - Dopo una mattinata di audizioni
con le categorie coinvolte, dagli agricoltori agli artigiani,
dagli imprenditori ai commercianti, dalle cooperative agli
esercenti, alle Camere di Commercio, ai dirigenti d'azienda, ai
sindacati e agli Enti fieristici, la II Commissione consiliare ha
iniziato l'approvazione del disegno di legge sugli interventi a
sostegno delle piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia.
Presente l'assessore Enrico Bertossi, il presidente Mirio Bolzan
(DS) ha aperto il dibattito generale dando la parola a Paolo
Pupulin (DS), che ha parlato in termini positivi del
provvedimento, la cui rapida approvazione in Commissione è
necessaria per portarlo altrettanto velocemente in Aula. Bruna
Zorzini (PDCI) ha chiesto spiegazioni sul ruolo di Friulia e sul
reperimento di adeguati contributi, argomento che ha interessato
anche Giorgio Venier Romano (FI), che teme siano troppo esigui
(vi è già, comunque, un emendamento della Giunta che eleva a
18,772 milioni di euro i circa 11,2 ora previsti) e ha fatto
presente che la proposta del collega Roberto Asquini sui
distretti industriali sarà avanzata sotto forma di emendamenti
per l'articolato.
Maria Teresa Bassa Poropat (Citt) ha sostenuto che è grave non
aver previsto una giusta incentivazione all'imprenditoria
femminile e il suo collega Carlo Monai ha affermato che, nella
scelta degli interventi da sostenere, si dovrebbe valutare ciò
che l'imprenditore è disposto a mettere per la ristrutturazione
della sua azienda. Paolo Santin (Margh) ha detto che la norma
modifica in modo sostanziale la consuetudine dei contributi a
pioggia e fornisce soluzioni ai problemi di medio-lungo periodo
delle imprese.
Maurizio Salvador (Misto) ha fatto presente l'utilità della
clausola valutativa per poter controllare l'operato della Giunta
e ha presentato un emendamento in tal senso. Per Maurizio Franz
(LN) è positivo che vi sia un iter veloce di esame del disegno e
le finalità sono condivisibili, ma è preoccupato che i contributi
siano dispersi nel pagare costi di nuove strutture; le imprese
dovrebbero poter scegliere da sole il manager a cui affidarsi
mentre è illegittimo prevedere la facoltà, per un Comune, di
esentare i Consorzi industriali e L'EZIT dal pagare l'ICI.
(segue)
(immagini alle tv)