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AN: proposta di legge su assicurazione infortuni domestici

22.02.2005
14:49
(ACON) Trieste, 22 feb - COM/RC - Esiste un lavoro quasi oscuro che viene svolto quotidianamente da milioni di persone; un lavoro che non conosce orari, ferie, festività: quello delle casalinghe. Inizia così la riflessione dei consiglieri del Gruppo di AN in Consiglio regionale, Ciani, Ciriani, Di Natale, Ritossa e Dressi, che li ha portati a proporre una legge regionale (tre articoli in tutto) sull'assicurazione del lavoro domestico.

Un lavoro vero e proprio, ma poco riconosciuto - scrivono - che sta alla base del nucleo familiare e per questo ha un grande valore sociale. Un lavoro che registra numerosi infortuni, spesso invalidanti in modo permanente, e gli incidenti che avvengono causa lavori domestici o tra i fornelli sono più numerosi di quelli all'interno di altri ambiti lavorativi. Le cause vanno ricercate nella disinformazione, nel comportamento imprudente, negli spazi inadeguati, nel crescente numero di elettrodomestici, nell'uso non accorto di farmaci e di prodotti per l'igiene. Esiste a tal scopo una legge nazionale, la 493 del 1999, che obbliga le casalinghe a sottoscrivere un'assicurazione presso l'INAIL per 12,91 € annui, la quale prevede una rendita, nei casi di invalidità, da un minimo di 188 ad un massimo di 1.030 € mensili.

Alleanza Nazionale stima che in Friuli Venezia Giulia ci siano circa 100mila, tra donne e uomini, che svolgo questa attività senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito. In questo contesto - continuano i consiglieri spiegando così il secondo e il terzo articolo del loro provvedimento - riteniamo che la Regione debba farsi carico dapprima di riconoscere il ruolo che queste persone svolgono nel nucleo familiare promovendo un Albo regionale delle casalinghe, e poi di versare all'INAIL la quota pro capite di 12,91 € annui che, sommata ai possibili 100mila utenti, arriverebbe a 1.291.000 €.