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IV Comm: audizioni no Sequals-Gemona e variante di Dignano

23.02.2005
17:18
(ACON) Trieste, 23 feb - RC - No alla superstrada di collegamento Sequals-Gemona, prosecuzione della Cimpello-Sequals, e no alla variante di Dignano lungo la statale di collegamento tra Spilimbergo e Fagagna. E quanto sono venuti a dire i relativi Comitati contro i due progetti, alla IV Commissione consiliare presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt).

Con il primo progetto, che fa parte del più complesso Corridoio V Lisbona-Kiev ed è stato inserito tra le opere finanziate dalla Legge Obiettivo, si creerebbe un collegamento che dall'Alto Friuli si connetterebbe con la viabilità autostradale A28 presso Pordenone. Ciò rappresenta la via più breve tra Gemona (svincolo con la A23) e Conegliano/Treviso, e fra Gemona e la barriera di Mestre sulla A4, più breve di 70 chilometri e gratuita rispetto ad una tratta autostradale.

Per l'associazione del no, non rappresenta la soluzione ai problemi di viabilità locale, viceversa canalizzerebbe il traffico dal Nord-ESt Europa verso il Veneto, soprattutto pesante, e avrebbe un impatto ambientale irreversibile per l'ecosistema, non rifletterebbe esigenze di sviluppo locale e non spinge al dirottamento del traffico ad andare su rotaia.

Il Comitato ha ricordato anche che le direttive europee impongono una Valutazione di impatto ambientale (VIA) per il progetto, la quale è stata attuata attraverso uno Studio di impatto ambientale (SIA) al quale la Giunta, pur con delle prescrizioni, ha dato parere favorevole. Al SIA, il Comitato è contrario atra l'altro perché non vede una programmazione dei trasporti regionali a monte della scelta del progetto, con la costruzione, di fatto, di una bretella autostradale che però non ne avrà le caratteristiche costruttive.

Quanto ai costi di realizzo - hanno concluso gli intervenuti - si parla di 276 milioni di euro; il che significa, visto che si parla di un tratto di 29 chilometri, di circa 9,5 milioni di euro a chilometro.

Il Comitato "Uniti per l'ambiente" è, invece, sorto a Dignano al Tagliamento nel 2002 con l'obiettivo di trovare soluzioni al traffico, soprattutto pesante, che interessa il Comune udinese e oggi si batte perché non si realizzi il progetto che la Provincia sta elaborando e che dovrebbe essere realizzato tra l'abitato di Dignano e la frazione Bonzicco, collegandosi al ponte sul Tagliamento.

Il tutto, però - denunciano i presenti - si tradurrebbe in una galleria artificiale che si collocherebbe dove è prevista l'espansione residenziale, a pochi metri da abitazioni già esistenti, su un terreno ghiaioso di cui è riconosciuta l'instabilità per le sue falde drenanti e si finirebbe per minare lo stesso ciglione del fiume, e si utilizzerebbe un ponte già vecchio e precario. Però non si è mai sentito accennare alla necessità di costruir un nuovo ponte.

Ciò che il Comitato vorrebbe è una pausa di riflessione, anche legata al fatto che la Sequals-Gemona porterà ad una ridistribuzione del traffico che potrebbe vanificare il bisogno della variante di Dignano, e l'analisi di progetti alternativi a quello in esame.

In apertura di seduta, la Commissione aveva espresso a maggioranza parere favorevole sul regolamento di attuazione della legge regionale in materia di infrastrutture per la telefonia mobile (LR 28/2004) come presentato dall'assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Lodovico Sonego.

A non essere del tutto convinto del Regolamento si era detto Roberto Molinaro (UDC), che ha criticato tre punti: quanto previsto per la programmazione del Piano comunale di settore, per la partecipazione dei soggetti pubblici e privati alla formazione del Piano, per le procedure di risanamento. Enrico Gherghetta (DS) aveva, invece, chiesto se le commissioni a cui prendono parte i Comuni per redigere il Piano potranno essere anche intercomunali. L'utilità della collaborazione tra i Comuni è stata poi sottolineata anche da Maurizio Paselli (Citt) e accolta da Sonego.

(immagini alle tv)