IV Comm: audizioni no Sequals-Gemona e variante di Dignano
(ACON) Trieste, 23 feb - RC - No alla superstrada di
collegamento Sequals-Gemona, prosecuzione della Cimpello-Sequals,
e no alla variante di Dignano lungo la statale di collegamento
tra Spilimbergo e Fagagna. E quanto sono venuti a dire i relativi
Comitati contro i due progetti, alla IV Commissione consiliare
presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt).
Con il primo progetto, che fa parte del più complesso Corridoio V
Lisbona-Kiev ed è stato inserito tra le opere finanziate dalla
Legge Obiettivo, si creerebbe un collegamento che dall'Alto
Friuli si connetterebbe con la viabilità autostradale A28 presso
Pordenone. Ciò rappresenta la via più breve tra Gemona (svincolo
con la A23) e Conegliano/Treviso, e fra Gemona e la barriera di
Mestre sulla A4, più breve di 70 chilometri e gratuita rispetto
ad una tratta autostradale.
Per l'associazione del no, non rappresenta la soluzione ai
problemi di viabilità locale, viceversa canalizzerebbe il
traffico dal Nord-ESt Europa verso il Veneto, soprattutto
pesante, e avrebbe un impatto ambientale irreversibile per
l'ecosistema, non rifletterebbe esigenze di sviluppo locale e non
spinge al dirottamento del traffico ad andare su rotaia.
Il Comitato ha ricordato anche che le direttive europee impongono
una Valutazione di impatto ambientale (VIA) per il progetto, la
quale è stata attuata attraverso uno Studio di impatto ambientale
(SIA) al quale la Giunta, pur con delle prescrizioni, ha dato
parere favorevole. Al SIA, il Comitato è contrario atra l'altro
perché non vede una programmazione dei trasporti regionali a
monte della scelta del progetto, con la costruzione, di fatto, di
una bretella autostradale che però non ne avrà le caratteristiche
costruttive.
Quanto ai costi di realizzo - hanno concluso gli intervenuti - si
parla di 276 milioni di euro; il che significa, visto che si
parla di un tratto di 29 chilometri, di circa 9,5 milioni di euro
a chilometro.
Il Comitato "Uniti per l'ambiente" è, invece, sorto a Dignano al
Tagliamento nel 2002 con l'obiettivo di trovare soluzioni al
traffico, soprattutto pesante, che interessa il Comune udinese e
oggi si batte perché non si realizzi il progetto che la Provincia
sta elaborando e che dovrebbe essere realizzato tra l'abitato di
Dignano e la frazione Bonzicco, collegandosi al ponte sul
Tagliamento.
Il tutto, però - denunciano i presenti - si tradurrebbe in una
galleria artificiale che si collocherebbe dove è prevista
l'espansione residenziale, a pochi metri da abitazioni già
esistenti, su un terreno ghiaioso di cui è riconosciuta
l'instabilità per le sue falde drenanti e si finirebbe per minare
lo stesso ciglione del fiume, e si utilizzerebbe un ponte già
vecchio e precario. Però non si è mai sentito accennare alla
necessità di costruir un nuovo ponte.
Ciò che il Comitato vorrebbe è una pausa di riflessione, anche
legata al fatto che la Sequals-Gemona porterà ad una
ridistribuzione del traffico che potrebbe vanificare il bisogno
della variante di Dignano, e l'analisi di progetti alternativi a
quello in esame.
In apertura di seduta, la Commissione aveva espresso a
maggioranza parere favorevole sul regolamento di attuazione della
legge regionale in materia di infrastrutture per la telefonia
mobile (LR 28/2004) come presentato dall'assessore regionale alla
Pianificazione territoriale, Lodovico Sonego.
A non essere del tutto convinto del Regolamento si era detto
Roberto Molinaro (UDC), che ha criticato tre punti: quanto
previsto per la programmazione del Piano comunale di settore, per
la partecipazione dei soggetti pubblici e privati alla formazione
del Piano, per le procedure di risanamento. Enrico Gherghetta
(DS) aveva, invece, chiesto se le commissioni a cui prendono
parte i Comuni per redigere il Piano potranno essere anche
intercomunali. L'utilità della collaborazione tra i Comuni è
stata poi sottolineata anche da Maurizio Paselli (Citt) e accolta
da Sonego.
(immagini alle tv)