V Comm: audizione Commissione paritetica Stato/Regione
(ACON) Trieste, 04 mar - RC - Audizione del presidente della
Commissione paritetica Stato/Regione, Giulio Camber, e dei tre
componenti di nomina regionale, Renzo Travanut, Marzio Strassoldo
e Franco Richetti, davanti al presidente della V Commissione
consiliare, Antonio Martini (Margh), e ai due vicepresidenti
Mauro Travanut (DS) e Antonio Pedicini (FI). Argomento
dell'incontro, il completamento della normativa di attuazione
dello Statuto speciale.
In apertura di seduta, Martini ha ricordato la questione ancora
aperta del passaggio gratuito dei beni immobili demaniali alla
Regione, e ha chiesto se vi sarà il completamento dell'elenco già
stilato o se si darà seguito ad una seconda lista.
Su questo argomento, Camber ha fatto sapere che inizialmente si
trattava di vedersi assegnate 51 unità, oggi però scese a 36. Il
senatore ha poi reso note le richieste da lui fatte in sette mesi
di sua presidenza della Paritetica, ma anche gli stop posti dai
ministeri dell'Economia e della Difesa e l'esigenza imposta di
attendere una soluzione che fosse uniforme per le Regioni
autonome, sino alla richiesta di un parere al Consiglio di Stato,
parere di cui si è in attesa per fine mese. L'elenco - ha
aggiunto - comunque non è esaustivo e si prevede un aggiornamento
quinquennale.
Quanto agli altri due punti all'attenzione della sua Commissione,
ovvero sanità e beni culturali, Camber ha detto che il tema
veterinario e sanitario dovrebbe trovare presto una definizione,
mentre è stato più critico sulla richiesta al Governo fatta dal
Friuli Venezia Giulia di essere paragonato alla Valle d'Aosta
quanto ad autonomia di decidere sul proprio patrimonio
storico-culturale, richiesta respinta dal ministero competente.
Forse - ha affermato - la Regione doveva rendere nota
l'intenzione di creare una fondazione per il patrimonio di
Aquileia e presentarsi con dei progetti meglio definiti.
A seguire, Richetti ha accusato un'eccessiva divaricazione tra le
aspettative di cui è stata caricata la rappresentanza di nomina
regionale e quanto, poi, questa effettivamente sia messa in grado
di fare e ha chiesto maggiore conoscenza di quanto viene deciso
dalla Regione su tematiche inerenti norme di attuazione. C'è,
poi, una certa ambiguità nella disposizione del passaggio dei
beni immobili per quanto riguarda il FVG rispetto alle altre
Regioni.
Per Travanut i rappresentanti regionali non sono in grado di
portare avanti in modo unitario il mandato; la Paritetica non
viene mai convocata, di certe notizie si è saputo solo ora e la
richiesta di darle un presidente di nomina regionale è stata
bocciata dal ministro La Loggia ma, fosse stata accettata, la
Commissione avrebbe potuto riunirsi anche dietro richiesta dei
componenti regionali. Il ricorso al parere del Consiglio di Stato
è di parte - ha aggiunto - e l'ex presidente Ferruccio Saro, a
differenza di Giulio Camber, aveva il coraggio di porsi in
antitesi con il Governo quando si trattava di tutelare gli
interessi del FVG.
La verità, per Strassoldo, è che la Commissione non è supportata
dalla Regione con un adeguato apparato tecnico e amministrativo;
che per la cultura ci si basa ancora su un documento del '99 e
non ci sono progetti aggiornati; che l'elenco dei beni immobili
era pieno di inesattezze.
Preoccupazione è, quindi, stata espressa da Mauro Travanut, per
il quale certi limiti della Paritetica avrebbero dovuto essere
segnalati prima e ha spiegato che il progetto di una fondazione
per Aquileia è ancora in divenire.
Antonio Pedicini ha, invece, sostenuto che è cambiato il contesto
istituzionale in cui è collocata la Paritetica e che è mutata la
sua capacità di intervento.
(immagini alle tv)