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III Comm: regolamento enti immigrati, parere favorevole

14.04.2005
12:49
(ACON) Trieste, 14 apr - RC - La III Commissione consiliare ha espresso parere favorevole a maggioranza (no della Casa delle Libertà sebbene si sia vista accogliere alcune modifiche) in merito al regolamento che individua i criteri per l'iscrizione all'Albo regionale delle associazioni e degli enti per l'immigrazione, come previsto dalla legge regionale 5/2005.

Questo regolamento - aveva spiegato l'assessore ai Migranti e alle Politiche della pace e della solidarietà, Roberto Antonaz - semplicemente copia i requisiti di accesso previsti nel registro delle associazioni di volontariato: no fini di lucro, sede permanente in FVG, alla data di presentazione della domanda di iscrizione devono operare con continuità a favore degli immigrati da almeno un anno rispettando precisi criteri d rappresentanza, avere un bilancio o rendiconto annuale. Un punto in sospeso riguarda le associazioni storiche (16, di cui 6 riconosciute a livello regionale e 10 a livello nazionale) perché alcune non possiedono tutti i requisiti che si prevedono per le associazioni di volontariato, ma basterà un adeguamento del loro statuto e potranno rientrarvi; intanto saranno iscritte di diritto e poi si faranno i chiarimenti del caso.

Domande puntuali da parte di Adriano Ritossa e Paolo Ciani (AN) sono state fatte in merito alle due sezioni in cui si divide l'Albo e sui tre anni - troppi, hanno detto - previsti per la sua revisione (si potrebbe pensare a un disegno politico per la limitazione delle nuove entrate), sul perché gli organismi dirigenti devono essere composti da oltre il 60% da cittadini stranieri immigrati, sul cambio di Statuto delle vecchie associazioni non privo di conseguenze negative.

Testo volutamente generico, che non fa capire chi abbia diritto veramente a far parte dell'Albo, per Piero Camber (FI). Mancano direttive sulla finanziabilità delle iniziative; la legge sul volontariato parla di due e non di tre anni per la revisione dello Statuto: se è vero che copiate quella legge, dovete modificare il periodo; va esplicitato che le associazioni religiose di cui si parla devono essere senza fini di lucro.

Alessandra Guerra (LN) ha chiesto chiarimenti sul significato di "attività particolarmente significative" e sugli "enti riconosciuti dalle confessioni religiose" o, meglio, se tra queste ultime rientrano anche le islamiche; anche per lei sembra ci sia la volontà di sostenere le associazioni già costituite da tempo e bloccare le nuove.

Il concetto è, poi, stato rimarcato da Gina Fasan (UDC), che si è unita alle richieste di Ciani.

Alcune puntualizzazioni sono state chieste anche da Paolo Menis (Margh) sul prevedere anche i coordinamenti delle associazioni; su come possono, gli enti riconosciuti dalle confessioni religiose, presentare bilanci ufficiali (alcune, ad esempio, hanno il bilancio che coincide con quello della Curia); sull'opportunità dell'istruttoria dell'assessore regionale, ma soprattutto su chi risponde al rigetto, sempre l'assessore o basta il direttore regionale.

Per il presidente Nevio Alzetta (DS), questo non è l'unico atto che vede dare l'ultima parola all'Esecutivo; va ricordato che la legge 5/2005 prevede un Piano regionale triennale sottoposto alla clausola valutativa, ma anche all'Osservatorio e alla Consulta, perciò non tutto è affidato al Regolamento. La Caritas di Pordenone - ha quindi aggiunto - ha una voce di bilancio autonoma e credo sia così anche per le altre.

I controlli costano e i Registri sono pubblici - ha risposto Antonaz - ma accogliamo di portare il periodo a due anni perché non c'è un fine nascosto della Giunta. Un'associazione si può iscrivere all'Albo quando meglio crede e da subito, non deve attendere alcun lasso di tempo. Qui non si parla dell'assegnazione delle risorse, ma esclusivamente del Registro delle associazioni che poi comporranno la Consulta. Sulle confessioni religiose, chiederemo alle Prefetture l'elenco degli enti da esse riconosciuti (è una competenza statale) e per quanto riguarda le islamiche, vedremo nell'elenco se e quali sono da queste indicati.

(immagini alle tv)