Difensore Civico: bilancio attività e programmi
(ACON) Trieste, 17 mag - MPB - Bilancio positivo per l'attività
dell'Ufficio del Difensore Civico del Friuli Venezia Giulia.
Alla presentazione dei risultati relativi all'anno 2004, avvenuta
stamani a Trieste nella sede del Consiglio regionale e alla quale
è intervenuto il presidente dell'Assemblea Alessandro Tesini, il
Difensore civico regionale Caterina Dolcher ha espresso
soddisfazione per il lavoro svolto, sintetizzato in pochissime
cifre: su un totale di pratiche trattate dall'Ufficio nelle sue
cinque sedi (Trieste, la principale, e poi Udine, Gorizia,
Pordenone e Tolmezzo) gli interventi sono incrementati dell'87%,
passando dai 291 del 2003 ai 543 del 2004, mentre sono calati del
40% i casi nei quali non sono stati formalizzati interventi,
scesi da 350 a 210.
Il segno di una funzionalità che sconta ancora la scarsa
conoscenza da parte dell'opinione pubblica dell'attività
dell'Ufficio e, in senso più ampio, del ruolo e delle possibilità
proprie della difesa civica.Un ruolo non utilizzato o
interpretato spesso in maniera impropria.
Il Difensore Civico è infatti un mediatore tra il cittadino e
l'amministrazione pubblica - ha spiegato Dolcher ricordando che
spesso invece ad esso si ricorre nella speranza di risolvere liti
e questioni fra privati, o vi si arriva troppo tardi, dopo aver
percorso senza successo altre vie, quando magari è già in corso
una causa ed in tal caso il Difensore non può e non deve più
intervenire.
Una conoscenza e una coscienza destinate comunque a crescere
anche grazie alle iniziative informative e divulgative messe in
campo e che nei programmi del Difensore civico del Friuli Venezia
Giulia dovrebbero prevedere, in futuro, anche corsi di formazione
e seminari obbligatori per dirigenti, per far maturare una più
consapevole assunzione di responsabilità.
Conclusa con il 2003 la fase sperimentale, l'anno scorso questo
Istituto di garanzia ha avviato appieno l'operatività - ha
sottolineato Tesini esprimendo compiacimento per i risultati e
ricordando la forte determinazione con cui il Consiglio regionale
ha voluto incardinarlo nell'ambito delle sue competenze facendosi
carico delle sue esigenze operative e organizzative.
A proposito della possibilità che si moltiplichino le figure di
garanzia per materia, cosa che richiederebbe competenze e
risorse, Tesini, ha dichiarato di non auspicare una
proliferazione in tal senso ma, anzi, una sintesi, anche a
livello di difesa civica.
Per la difesa civica è comunque importante un miglior radicamento
nelle amministrazioni locali anche attraverso convenzioni: un
percorso questo che potrebbe trovare, secondo Dolcher, una
risposta nella riforma delle Autonomie locali.
Quanto alle materie sulle quali il Difensore Civico è stato
maggiormente coinvolto, sono quelle dell'ambiente (settore questo
su cui grava il peso - ha osservato Tesini - di una normativa
reticente e farraginosa), edilizia, urbanistica, infrastrutture e
trasporti. Molto delicato poi il comparto della salute e
dell'assistenza, e in questo contesto molti casi riguardano gli
assegni per la natalità, per le figure che accudiscono gli
anziani in casa, per l'handicap.
Altri settori toccati sono quelli dei diritti civili
(immigrazione), del diritto allo studio, della casa (contributi
regionali e ATER), delle imposte e forniture di servizi locali,
le questioni con amministrazioni dello Stato. Tutt'altro che
assente il settore dell'economia, angustiata spesso dai ritardi
della burocrazia.
In una pagella delle amministrazioni, la posizione più critica è
occupata dalla scuola e da alcuni ministeri, la migliore dagli
enti previdenziali e da alcuni Comuni, anche piccoli.
(immagini alle tv)