Tesini su scuola, a apertura anno scolastico a Majano
(ACON) Majano, 12 set - MPB - "La scuola è un mondo di cui va
rispettata l'autonomia e la sua peculiare organizzazione interna
perché è un universo educativo ed educante che ha bisogno di
proprie regole per consentire agli studenti di adattarsi al
processo di apprendimento secondo le personali attitudini e ai
docenti di sviluppare i percorsi didattici e formativi in
condizioni ottimali. E la Regione ha una grande responsabilità
nel campo dell'educazione e della formazione: responsabilità che
assolve con la consapevolezza di avere un cospicuo patrimonio di
eccellenza nelle sedi scolastiche, formative, educative,
universitarie, in un orizzonte di politiche da tempo rivolte
all'integrazione dei sistemi formativi, della ricerca e del
lavoro".
Nel giorno in cui per oltre 133 mila studenti in Friuli Venezia
Giulia (60 mila in Friuli) e più di 13 mila docenti e non docenti
(circa 6000 in Friuli) ricomincia la scuola, il presidente del
Consiglio regionale Alessandro Tesini lancia un augurio di buon
lavoro e un preciso messaggio di impegno e indirizzo da Majano,
dove ha partecipato all'apertura del nuovo anno scolastico
all'Istituto comprensivo anche del comune di Forgaria, che
riunisce scuole elementari (193 bambini in 19 classi) e medie
(151 studenti in 8 classi).
Una scelta, quella di Majano, perché - ha sottolineato Tesini -
questo centro è un laboratorio significativo e di livello
dell'autonomia e dell'integrazione, sviluppate attraverso
curricula ordinari e sperimentazioni nei campi della lingua
friulana e delle lingue straniere, dell'informatica, delle
applicazioni tecniche, dei gemellaggi e delle relazioni con
istituzioni regionali e dei paesi vicini e con le realtà del
territorio.
Un segno, questo, di quell'apertura che la scuola da tempo sta
perseguendo verso le peculiarità e le tendenze del territorio e
che costituisce, per Tesini, la chiave di successo degli
itinerari di apprendimento. Da qui l'attenzione degli enti
locali, dell'associazionismo delle categorie economiche, e quindi
anche della Regione, per quanto la comunità educativa fa e perché
essa sia al centro delle reti di solidarietà, compartecipazione,
responsabilità, crescita economica e civile: "Affinché - ha
insistito il presidente del Consiglio - la scuola sia al centro
del processo cognitivo che fa del sapere il paradigma della nuova
competizione globale. E affinché sia, appunto, al tempo stesso
autonoma e integrata".
"Dico questo con cognizione di causa - ha affermato Tesini:
essendomi, in tutti gli anni '90, occupato di formazione ai
vertici nazionali ed europei, ho partecipato all'elaborazione
degli indirizzi che oggi rappresentano la spina dorsale del
sistema, rilanciati anche al vertice di Lisbona sulla
competizione nella società della conoscenza".
"La scuola esce da anni di stress non per deficit bensì per
sovrabbondanza di riforme, alcune praticabili, altre velleitarie:
c'è un intasamento di direttive che disorienta e demotiva. A
livello nazionale, è necessaria una pausa di consolidamento,
mentre soprattutto le Regioni devono impegnarsi nel loro
specifico ruolo di integrare le politiche dell'istruzione con
quelle della formazione e del lavoro".
"In Europa e in Italia - è il monito di Tesini - chi ha saputo
muoversi così, per tempo, oggi è all'avanguardia, mentre chi
mantiene ancora separate materie che invece la società e
l'economia hanno già provveduto a integrare per conto proprio,
annaspa e fatica a predisporre i programmi e gli strumenti
necessari. In Friuli Venezia Giulia gran parte degli attori della
formazione, degli enti territoriali, delle imprese hanno già
costruito processi di integrazione applicando, con ottimi
risultati, gli indirizzi della Ue; è bene che anche le politiche
e l'organizzazione della Regione facciano altrettanto colmando i
ritardi accumulati in tutti questi anni".
Un impegno che, lanciato da Majano alla presenza del sindaco
Claudio Zonta, del preside Silvano Bernardis e del presidente del
Consiglio di Istituto e sindaco del comune di Forgaria, Mario
Vecedomini, interessa, come detto, 133156 alunni in tutta la
regione, di cui 2403 con handicap e disabili (1157 in Friuli su
un totale di 59831), e un organico di 13681 tra docenti e non
docenti, di cui 694 sono le figure di sostegno (6277 in Friuli di
cui 311 di sostegno).
Di quanto la scuola sia specchio della società che cambia è
prova la presenza di alunni di provenienza extracomunitaria: 8272
in tutto, di cui 3183 nel solo Friuli.