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Tesini su scuola, a apertura anno scolastico a Majano

12.09.2005
15:38
(ACON) Majano, 12 set - MPB - "La scuola è un mondo di cui va rispettata l'autonomia e la sua peculiare organizzazione interna perché è un universo educativo ed educante che ha bisogno di proprie regole per consentire agli studenti di adattarsi al processo di apprendimento secondo le personali attitudini e ai docenti di sviluppare i percorsi didattici e formativi in condizioni ottimali. E la Regione ha una grande responsabilità nel campo dell'educazione e della formazione: responsabilità che assolve con la consapevolezza di avere un cospicuo patrimonio di eccellenza nelle sedi scolastiche, formative, educative, universitarie, in un orizzonte di politiche da tempo rivolte all'integrazione dei sistemi formativi, della ricerca e del lavoro".

Nel giorno in cui per oltre 133 mila studenti in Friuli Venezia Giulia (60 mila in Friuli) e più di 13 mila docenti e non docenti (circa 6000 in Friuli) ricomincia la scuola, il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini lancia un augurio di buon lavoro e un preciso messaggio di impegno e indirizzo da Majano, dove ha partecipato all'apertura del nuovo anno scolastico all'Istituto comprensivo anche del comune di Forgaria, che riunisce scuole elementari (193 bambini in 19 classi) e medie (151 studenti in 8 classi).

Una scelta, quella di Majano, perché - ha sottolineato Tesini - questo centro è un laboratorio significativo e di livello dell'autonomia e dell'integrazione, sviluppate attraverso curricula ordinari e sperimentazioni nei campi della lingua friulana e delle lingue straniere, dell'informatica, delle applicazioni tecniche, dei gemellaggi e delle relazioni con istituzioni regionali e dei paesi vicini e con le realtà del territorio.

Un segno, questo, di quell'apertura che la scuola da tempo sta perseguendo verso le peculiarità e le tendenze del territorio e che costituisce, per Tesini, la chiave di successo degli itinerari di apprendimento. Da qui l'attenzione degli enti locali, dell'associazionismo delle categorie economiche, e quindi anche della Regione, per quanto la comunità educativa fa e perché essa sia al centro delle reti di solidarietà, compartecipazione, responsabilità, crescita economica e civile: "Affinché - ha insistito il presidente del Consiglio - la scuola sia al centro del processo cognitivo che fa del sapere il paradigma della nuova competizione globale. E affinché sia, appunto, al tempo stesso autonoma e integrata".

"Dico questo con cognizione di causa - ha affermato Tesini: essendomi, in tutti gli anni '90, occupato di formazione ai vertici nazionali ed europei, ho partecipato all'elaborazione degli indirizzi che oggi rappresentano la spina dorsale del sistema, rilanciati anche al vertice di Lisbona sulla competizione nella società della conoscenza".

"La scuola esce da anni di stress non per deficit bensì per sovrabbondanza di riforme, alcune praticabili, altre velleitarie: c'è un intasamento di direttive che disorienta e demotiva. A livello nazionale, è necessaria una pausa di consolidamento, mentre soprattutto le Regioni devono impegnarsi nel loro specifico ruolo di integrare le politiche dell'istruzione con quelle della formazione e del lavoro".

"In Europa e in Italia - è il monito di Tesini - chi ha saputo muoversi così, per tempo, oggi è all'avanguardia, mentre chi mantiene ancora separate materie che invece la società e l'economia hanno già provveduto a integrare per conto proprio, annaspa e fatica a predisporre i programmi e gli strumenti necessari. In Friuli Venezia Giulia gran parte degli attori della formazione, degli enti territoriali, delle imprese hanno già costruito processi di integrazione applicando, con ottimi risultati, gli indirizzi della Ue; è bene che anche le politiche e l'organizzazione della Regione facciano altrettanto colmando i ritardi accumulati in tutti questi anni".

Un impegno che, lanciato da Majano alla presenza del sindaco Claudio Zonta, del preside Silvano Bernardis e del presidente del Consiglio di Istituto e sindaco del comune di Forgaria, Mario Vecedomini, interessa, come detto, 133156 alunni in tutta la regione, di cui 2403 con handicap e disabili (1157 in Friuli su un totale di 59831), e un organico di 13681 tra docenti e non docenti, di cui 694 sono le figure di sostegno (6277 in Friuli di cui 311 di sostegno). Di quanto la scuola sia specchio della società che cambia è prova la presenza di alunni di provenienza extracomunitaria: 8272 in tutto, di cui 3183 nel solo Friuli.