Tesini su decisioni Commissione paritetica
(ACON) Trieste, 26 set - MPB - Soddisfazione è stata espressa
dal presidente del Consiglio Alessandro Tesini per le decisioni
assunte questo pomeriggio a Roma nell'ambito della Commissione
paritetica riunita per trasferire funzioni e poteri dallo Stato
alla Regione per quanto concerne la tutela e la valorizzazione
dei beni culturali e paesaggistici presenti in Friuli Venezia
Giulia.
"Anche se tardivo e frutto di una lunga e defatigante trattativa,
comunque il risultato - ha commentato Tesini - c'è stato, va
sottolineato e corrisponde al massimo ottenibile in questo
momento, in una materia nella quale, più che in altre e non
sempre a torto, lo Stato non è disponibile a concedere poteri
alle Regioni".
"Si apre ora - ha aggiunto il presidente del Consiglio - una
stagione nuova nella quale la Regione dovrà intervenire
sicuramente con provvedimenti amministrativi e, questione da
valutare a fondo e con prudenza, forse anche con atti legislativi
per dare seguito alle nuove competenze ricevute e alle quali
corrispondere in modo adeguato".
In concreto, da subito alla Regione sono attribuite le funzioni
legislative e amministrative in materia di valorizzazione dei
beni culturali e di tutela e valorizzazione di quelli
paesaggistici.
"Differenza non da poco, ma - ha ancora sottolineato il
presidente - questo è il massimo ottenibile in questo momento nel
settore dei beni culturali, dove lo Stato non è disponibile a
concedere alle Regioni poteri che vadano oltre la
valorizzazione".
La Regione eserciterà questi poteri, già trasferiti alle Regioni
ordinarie, nel rispetto dei principi fondamentali della
legislazione statale.
Il costituendo Comitato paritetico permanente per la
valorizzazione del patrimonio culturale, di cui faranno parte
rappresentanti dell'amministrazione statale e regionale,
presiederà ai programmi di valorizzazione dei beni culturali di
competenza regionale. Tutto ciò costituirà volano per la
produzione culturale, il turismo e la ricerca scientifica.
Al finanziamento dei compiti e delle funzioni trasferiti si
provvederà con legge statale.
Significativo è il riconoscimento del Centro di catalogazione di
Villa Manin quale "Istituto regionale per il patrimonio culturale
del Friuli Venezia Giulia", che potrà intervenire per la
valorizzazione e la conservazione di tutti i beni culturali
presenti in Friuli Venezia Giulia.
Nell'ambito dell'Istituto viene istituita la scuola regionale per
il restauro alla quale potrà essere attribuita la qualifica di
Scuola di alta formazione per l'insegnamento del restauro.
"E' importante - ha sottolineato Tesini - che, per quanto
tardiva, la stesura del decreto legislativo in materia di beni
culturali abbia registrato il parere unanime della Commissione
paritetica: Questo dovrebbe facilitare un'adozione celere e
positiva del decreto da parte del Governo che sarebbe davvero non
giustificabile se opponesse resistenze o ritardi".
"Preoccupa invece - ha concluso il presidente del Consiglio - la
resistenza dei funzionari ministeriali riguardo al trasferimento
dei beni demaniali il cui elenco è stato oggetto di ripetute
conferme".