News


Tesini su decisioni Commissione paritetica

26.09.2005
18:45
(ACON) Trieste, 26 set - MPB - Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consiglio Alessandro Tesini per le decisioni assunte questo pomeriggio a Roma nell'ambito della Commissione paritetica riunita per trasferire funzioni e poteri dallo Stato alla Regione per quanto concerne la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici presenti in Friuli Venezia Giulia.

"Anche se tardivo e frutto di una lunga e defatigante trattativa, comunque il risultato - ha commentato Tesini - c'è stato, va sottolineato e corrisponde al massimo ottenibile in questo momento, in una materia nella quale, più che in altre e non sempre a torto, lo Stato non è disponibile a concedere poteri alle Regioni".

"Si apre ora - ha aggiunto il presidente del Consiglio - una stagione nuova nella quale la Regione dovrà intervenire sicuramente con provvedimenti amministrativi e, questione da valutare a fondo e con prudenza, forse anche con atti legislativi per dare seguito alle nuove competenze ricevute e alle quali corrispondere in modo adeguato". In concreto, da subito alla Regione sono attribuite le funzioni legislative e amministrative in materia di valorizzazione dei beni culturali e di tutela e valorizzazione di quelli paesaggistici. "Differenza non da poco, ma - ha ancora sottolineato il presidente - questo è il massimo ottenibile in questo momento nel settore dei beni culturali, dove lo Stato non è disponibile a concedere alle Regioni poteri che vadano oltre la valorizzazione".

La Regione eserciterà questi poteri, già trasferiti alle Regioni ordinarie, nel rispetto dei principi fondamentali della legislazione statale.

Il costituendo Comitato paritetico permanente per la valorizzazione del patrimonio culturale, di cui faranno parte rappresentanti dell'amministrazione statale e regionale, presiederà ai programmi di valorizzazione dei beni culturali di competenza regionale. Tutto ciò costituirà volano per la produzione culturale, il turismo e la ricerca scientifica.

Al finanziamento dei compiti e delle funzioni trasferiti si provvederà con legge statale.

Significativo è il riconoscimento del Centro di catalogazione di Villa Manin quale "Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia", che potrà intervenire per la valorizzazione e la conservazione di tutti i beni culturali presenti in Friuli Venezia Giulia. Nell'ambito dell'Istituto viene istituita la scuola regionale per il restauro alla quale potrà essere attribuita la qualifica di Scuola di alta formazione per l'insegnamento del restauro.

"E' importante - ha sottolineato Tesini - che, per quanto tardiva, la stesura del decreto legislativo in materia di beni culturali abbia registrato il parere unanime della Commissione paritetica: Questo dovrebbe facilitare un'adozione celere e positiva del decreto da parte del Governo che sarebbe davvero non giustificabile se opponesse resistenze o ritardi".

"Preoccupa invece - ha concluso il presidente del Consiglio - la resistenza dei funzionari ministeriali riguardo al trasferimento dei beni demaniali il cui elenco è stato oggetto di ripetute conferme".