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Bruxelles: Borrell condivide Gottardo a Comitato Regioni

13.10.2005
13:34
(ACON) Bruxelles, 13 ott - EP - "Sono pienamente d'accordo con Gottardo: non è possibile continuare a chiedere ai cittadini l'attuazione del principio di solidarietà in nome dell'Europa, proponendola come un obbligo morale. La solidarietà è, invece, una parte integrante di un progetto politico e così deve essere applicata: come un elemento che dovrà rispondere a problemi importanti per i cittadini ed il futuro delle nuove generazioni".

Piena condivisione nel corso del dibattito finale alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni all'intervento del consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia e capogruppo del Partito popolare europeo (Ppe), Isidoro Gottardo, è giunta oggi dal presidente del Parlamento europeo, lo spagnolo Josep Borrell, che per la prima volta ha partecipato in veste ufficiale ad una assemblea del Cdr.

Nel suo intervento Gottardo ha toccato il tema del rapporto tra il Comitato delle Regioni - l'organo consultivo dell'Ue composto da 317 membri provenienti da tutta Europa che rappresentano le collettività regionali e locali - e il Parlamento europeo.

"Ci sembra che il rapporto tra i due organi abbia preso la piega giusta - ha detto Gottardo - e ne è dimostrazione la collaborazione sostanziale che abbiamo avuto dalle due Commissioni Affari costituzionali e Regio. Ci serve una collaborazione integrata tra Cdr e Parlamento affinché si possa contrastare la politica di rinazionalizzazione dell'Europa".

In merito all'euroscetticismo montante, acuito soprattutto dopo la bocciatura in Francia ed Olanda della bozza della Carta Costituzionale, Gottardo ha richiamato l'importanza di un dialogo con i cittadini, di una vera campagna di informazione e di confronto sul territorio.

"Dobbiamo tornare a scaldare i cuori dei cittadini. Non stupiamoci se sono euroscettici, non possiamo imputare loro di non aver compreso la Carta costituzionale che è stata spiegata solo nella sua prima parte, mai nella seconda e nella terza: questo significa aver trasmesso loro solo discorsi istituzionali, di cui avvertono la pesantezza e a cui rispondono con la delusione. L'accelerazione impressa con il trattato di Nizza del 2000 all'allargamento a 25 Stati ci ha sempre lasciato perplessi - ha detto Gottardo - e ora ne paghiamo le conseguenze".

Per rispondere all'esigenza di rilancio in questo momento di stallo, il Comitato delle Regioni è stato oggi il primo organo a formulare al Parlamento un parere su merito e modalità del "periodo di riflessione" che i parlamentari hanno preso, probabilmente fino al 2009.

"Una pausa attiva" con un calendario di dibattito decentrato a livello comunale e regionale è la ricetta proposta dal Cdr.

"Il periodo di riflessione sarà virtuoso, il Comitato delle Regioni si impegna a collaborare con il Parlamento per rilegittimare nei cuori dei cittadini l'Europa e dimostrare che è un progetto nell'interesse del futuro dei cittadini", ha concluso Gottardo.