Bruxelles: Borrell condivide Gottardo a Comitato Regioni
(ACON) Bruxelles, 13 ott - EP - "Sono pienamente d'accordo con
Gottardo: non è possibile continuare a chiedere ai cittadini
l'attuazione del principio di solidarietà in nome dell'Europa,
proponendola come un obbligo morale. La solidarietà è, invece,
una parte integrante di un progetto politico e così deve essere
applicata: come un elemento che dovrà rispondere a problemi
importanti per i cittadini ed il futuro delle nuove generazioni".
Piena condivisione nel corso del dibattito finale alla sessione
plenaria del Comitato delle Regioni all'intervento del
consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia e capogruppo del
Partito popolare europeo (Ppe), Isidoro Gottardo, è giunta oggi
dal presidente del Parlamento europeo, lo spagnolo Josep Borrell,
che per la prima volta ha partecipato in veste ufficiale ad una
assemblea del Cdr.
Nel suo intervento Gottardo ha toccato il tema del rapporto tra
il Comitato delle Regioni - l'organo consultivo dell'Ue composto
da 317 membri provenienti da tutta Europa che rappresentano le
collettività regionali e locali - e il Parlamento europeo.
"Ci sembra che il rapporto tra i due organi abbia preso la piega
giusta - ha detto Gottardo - e ne è dimostrazione la
collaborazione sostanziale che abbiamo avuto dalle due
Commissioni Affari costituzionali e Regio. Ci serve una
collaborazione integrata tra Cdr e Parlamento affinché si possa
contrastare la politica di rinazionalizzazione dell'Europa".
In merito all'euroscetticismo montante, acuito soprattutto dopo
la bocciatura in Francia ed Olanda della bozza della Carta
Costituzionale, Gottardo ha richiamato l'importanza di un dialogo
con i cittadini, di una vera campagna di informazione e di
confronto sul territorio.
"Dobbiamo tornare a scaldare i cuori dei cittadini. Non
stupiamoci se sono euroscettici, non possiamo imputare loro di
non aver compreso la Carta costituzionale che è stata spiegata
solo nella sua prima parte, mai nella seconda e nella terza:
questo significa aver trasmesso loro solo discorsi istituzionali,
di cui avvertono la pesantezza e a cui rispondono con la
delusione. L'accelerazione impressa con il trattato di Nizza del
2000 all'allargamento a 25 Stati ci ha sempre lasciato perplessi
- ha detto Gottardo - e ora ne paghiamo le conseguenze".
Per rispondere all'esigenza di rilancio in questo momento di
stallo, il Comitato delle Regioni è stato oggi il primo organo a
formulare al Parlamento un parere su merito e modalità del
"periodo di riflessione" che i parlamentari hanno preso,
probabilmente fino al 2009.
"Una pausa attiva" con un calendario di dibattito decentrato a
livello comunale e regionale è la ricetta proposta dal Cdr.
"Il periodo di riflessione sarà virtuoso, il Comitato delle
Regioni si impegna a collaborare con il Parlamento per
rilegittimare nei cuori dei cittadini l'Europa e dimostrare che è
un progetto nell'interesse del futuro dei cittadini", ha concluso
Gottardo.