AN: Ritossa, situazione ASIROBICON
(ACON) Trieste, 13 ott - COM/AB - Il 12 ottobre 2005,
l'acquirente di ASIROBICON, ossia, Patriarch (Fondo americano),
ha presentato al ministero delle Attività produttive il piano
industriale che dovrebbe prevedere la suddivisione in due gruppi
- motori e generatori - negli stabilimenti di Monfalcone, Trieste
e Milano, mentre i sistemi industriali e le automazioni
verrebbero incluse nelle sedi di Genova e Vicenza.
Lo mette in evidenza il consigliere regionale di AN Adriano
Ritossa in un'interrogazione che aggiunge:
Questa ipostesi di suddivisione dei compiti industriali
lascerebbe in ambito regionale la produzione classica o storica
di ASIROBICON, mentre al secondo gruppo spetterebbe, di fatto, la
ricerca, l'innovazione, lo studio e le automazioni, cioè la parte
più pregnante e tecnologicamente avanzata, in grado quindi di
reggere anche i futuri confronti sul mercato globale dei processi
industriali.
A fronte di questo impoverimento di prospettiva, a giudizio del
consigliere di AN è necessario salvaguardare la professionalità
delle nostre maestranze e degli stabilimenti industriali
regionali, anche in vista di probabili ristrutturazioni e
riorganizzazioni.
Ritossa chiede quindi alla Giunta di dare disposizioni a Friulia
affinché intervenga finanziariamente per supportare un piano
industriale che, seppur non entusiasmante, cerchi almeno di
tamponare la falla apertasi quando è venuta a mancare la cordata
italiana all'acquisto di ASIROBICON e la invita, prima che siano
messi alla porta i dipendenti a tempo indeterminato di
Monfalcone, a effettuare tavoli di concertazione tra i vertici
locali dell'azienda, le forze sindacali e Assindustria, per
valutare l'opportunità di ridurre per prima cosa il numero dei
lavoratori extracomunitari di cui si serve attualmente l'azienda.