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Tutore minori per giornata diritti bambini

19.11.2005
14:24
(ACON) Trieste, 19 nov - COM/AB - Il 20 novembre, come ogni anno dal 1989, data in cui l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la "Convenzione internazionale per i diritti dei fanciulli", ratificata due anni dopo anche dall'Italia, si celebra la Giornata per i diritti dei bambini e degli adolescenti.

Lo ricorda, in una nota, il Tutore dei minori della Regione FVG Francesco Milanese che aggiunge:

Vorrei che questo anniversario rappresentasse qualcosa di diverso da una celebrazione dell'infanzia fine a sé stessa, vagheggiata come unica garanzia di futuro per noi adulti e non come una dimensione dell'essere persona speciale e che di speciale attenzione necessita. Vorrei che questo anniversario fosse per noi un passo in un percorso di riflessione che progressivamente si distanzi da una visione adulto-centrica del bambino: un piccolo adulto, con piccoli diritti, esercitati in piccola misura. Vorrei che questo anniversario fosse per noi una provocazione, a partire dal titolo che diamo a questo importante momento: parliamo oggi infatti di Giornata dei diritti dei bambini. Ma noi conosciamo davvero i loro diritti e conosciamo la loro diversità?

Quando associamo questi due concetti infatti, "bambini e diritti" ci troviamo inevitabilmente di fronte a un paradosso, aggiunge Milanese: il diritto definisce una capacità ad agire e il bambino in sé è proprio l'individuo la cui capacità di agire è limitata perché si sta gradualmente formando e per questo non può agire da solo, non detiene ancora tutte le capacità, sbaglia mentre le acquisisce e cresce attraverso questi errori.

Il bambino è quindi il titolare di diritti che non può agire, perché non li conosce e non conosce ancora le proprie caratteristiche e capacità. Non può comunicare a sé stesso e agli altri allo stesso modo in cui possiamo noi adulti, coscienti dei nostri bisogni, delle nostre capacità, di ciò che siamo, della possibilità di rivendicare ciò che percepiamo come legittima pretesa di felicità, benessere, integrità fisica e psicologica.

A partire da questa consapevolezza, la divulgazione di una cultura dell'infanzia che rispetti e accompagni i nostri bambini nella scoperta di sé stessi e delle proprie libertà, capacità, relazioni, parte proprio da un deciso atto di volontà di noi adulti. Siamo noi che dobbiamo prendere sul serio la sfida di conoscere i nostri ragazzi, i loro bisogni, i loro diritti e il modo migliore per accompagnarli alla maturità dentro questa complessa, ma affascinante modernità.

Per il mio ruolo - così ancora il Tutore dei minori - questo sforzo si è tradotto nella realizzazione di una collana di pubblicazioni - "Un metro o poco più" - e già presentata in occasione del convegno nazionale Alice, Pollicino, la Gabbianella e il Gatto" tenutosi a Gorizia nel 2004, con il volume dal titolo "Adolescenti a rischio": un'indagine sui comportamenti dei giovani nella nostra regione in relazione all'alcol, al fumo, alle dipendenze ed al rischio, curata da Bernardo Cattarinussi del dipartimento di economia, società e territorio dell'Università degli studi di Udine e dai suoi collaboratori. Questo impegno prosegue e proprio in questi giorni sono usciti due nuovi volumi "Bambini, diritti e torti. Riflessioni sull'attuazione dei diritti dei minori a 15 anni dalla Convenzione di New York", curato dallo stesso Milanese, e "Ragazzi alla prova" a cura di Barbara Santagata, che presenta un'indagine sui provvedimenti giudiziari di sospensione del processo e messa alla prova nella prassi operativa del Triveneto. Entro l'anno usciranno infine gli altri due volumi che completano il percorso di riflessione qualificato per gli operatori: "Diritti, tutela, responsabilità", manuale per operatori della scuola, del sistema dei servizi, delle comunità, nella promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza", scritto da Milanese assieme a Fabia Mellina Bares, docente di legislazione minorile all'Università degli studi di Trieste; e infine "Violenza, mass-media e minori" di Enzo Kermol, per sostenere scuola, servizi, operatori di fronte al problema dell'esposizione dei bambini alla violenza.