News


UDC: Molinaro, Assemblea del Friuli momento della verità

15.12.2005
18:07
(ACON) Trieste, 15 dic - COM/AB - "E' stato il momento della verità, anche se l'esito era in parte preannunciato, il voto del Consiglio regionale sull'emendamento per la possibile costituzione dell'Assemblea del Friuli e il dibattito che l'ha preceduto. Da oggi in poi sapremo chi è disponibile a lavorare per una prospettiva che dia voce al Friuli e chi, invece, tale prospettiva la avversa con tutte le sue forze."

Commenta così il capogruppo UDC in Consiglio regionale Roberto Molinaro il voto contrario sull'emendamento che lo vedeva primo firmatario e sottoscritto anche dai colleghi Ciriani, Guerra, Blasoni, Ciani, Di Natale, Follegot, Franz, Galasso, Venier Romano e Violino.

"L'iniziativa che dava voce anche alle istanze del neocostituito Comitato per l'Autonomia e il rilancio del Friuli è stata accolta quasi con fastidio - precisa l'esponente centrista - in quanto proposta da esponenti della Casa delle Libertà e non si è voluto cogliere la portata innovativa della proposta stessa che puntava, per la prima volta, non solo sugli aspetti istituzionali e culturali, ma anche alla trattazione congiunta, da parte dei Consigli provinciali, di progetti di crescita economica e sociale, così come il documento del Comitato auspicava".

"E' stata invece ritenuta un'azione politica datata e culturalmente vecchia, nata in termini di mera contrapposizione con una parte del territorio regionale - precisa ulteriormente l'esponente UDC - quando la contrapposizione alla possibile area metropolitana di Trieste è improponibile, dal momento che quest'ultima ha una tutela costituzionale mentre l'Assemblea del Friuli era solo un momento di libero incontro di tre istituzioni locali, le Province, espressione delle identità territoriali". "Certamente la formula individuata nella sede propria del nuovo ordinamento delle autonomie locali era l'unica proponibile al momento e non alterava alcun equilibrio, dato che si proponeva come associazione di Province - conferma l'esponente centrista - una formula peraltro in parte già contenuta nel disegno di legge in materia di ordinamento delle autonomie locali elaborato dall'assessore Beltrame nell'aprile 2004 e poi repentinamente modificato". "La sensazione è stata di netta chiusura politica verso il tema: 'abbiamo già dato' hanno chiaramente detto alcuni autorevoli esponenti dei Democratici di Sinistra e della Margherita - conclude il consigliere Molinaro - dimenticando volutamente tutti gli impegni assunti in campagna elettorale e nelle dichiarazioni programmatiche del presidente Illy. Intesa Democratica ha reso oggi evidente come le affermazioni del presidente fossero solo promesse per catturare i voti degli autonomisti, salvo poi dimenticarsi e fare il contrario. Speriamo almeno che qualcuno si ponga il problema di coerenza politica in questi comportamenti così scostanti".