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Consiglio regionale: novità regolamentari per le sedute

31.01.2006
14:54
(ACON) Trieste, 31 gen - AB - Saranno due le principali novità che caratterizzeranno i lavori del Consiglio regionale, convocato dal presidente Alessandro Tesini per domani (mercoledì 1 febbraio) e giovedì. Entrambe derivano dal nuovo Regolamento, entrato in vigore il primo gennaio di quest'anno.

L'articolo 61 prevede la possibilità per i consiglieri di esprimersi, in forma orale o scritta, in una delle lingue dei gruppi linguistici della regione, con la garanzia della traduzione simultanea degli interventi in lingua italiana.

L'articolo 148 introduce il Question Time, ossia le interrogazioni a risposta immediata, almeno una volta al mese, all'inizio di una seduta e per una durata non superiore a 90 minuti.

Le interrogazioni devono essere presentate entro le ore 12.00 del martedì, ogni consigliere ne può presentare soltanto una per sessione, consistono in una sola domanda semplice, concisa e senza commenti, su argomenti che presentano carattere di attualità politica o istituzionale. Il presidente del Consiglio regionale decide senza appello sulla loro ammissibilità e le trasmette tempestivamente alla Giunta. In Aula, il consigliere ha 2 minuti per presentare l'interrogazione, il rappresentante della Giunta ne ha 3 per rispondere e lo stesso consigliere altri 2 per la replica.

Il Question Time è previsto all'inizio della seduta di giovedì 2 febbraio e le interrogazioni, dieci in totale per questo esordio, toccheranno i più svariati argomenti: dal recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil alla diffusione dei veicoli elettrici, dalla ventilata soppressione degli uffici tavolari di Gorizia e Cormons alla riforma degli uffici regionali. E poi, via via, le associazioni di promozione sociale, la realizzazione di una struttura hospice a Udine, il Centro servizi condivisi di Udine, le liste d'attesa per gli esami diagnostici, i recenti casi di meningite, i locali storici.

Dopo il Question Time, giovedì l'Aula discuterà una mozione sui disservizi ferroviari e un disegno di legge sul sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale (SISSAR).

Domani invece (mercoledì), il Consiglio regionale dedicherà due ore alle tradizionali risposte della Giunta a interrogazioni e interpellanze e impiegherà tutto il tempo restante con la discussione della proposta di delibera che chiede l'indizione del referendum confermativo delle modifiche alla parte II della Costituzione, conosciute come devolution. Se dovesse essere approvata la delibera, il Consiglio provvederà anche a eleggere i delegati per il referendum.