Consiglio regionale: novità regolamentari per le sedute
(ACON) Trieste, 31 gen - AB - Saranno due le principali novità
che caratterizzeranno i lavori del Consiglio regionale, convocato
dal presidente Alessandro Tesini per domani (mercoledì 1
febbraio) e giovedì. Entrambe derivano dal nuovo Regolamento,
entrato in vigore il primo gennaio di quest'anno.
L'articolo 61 prevede la possibilità per i consiglieri di
esprimersi, in forma orale o scritta, in una delle lingue dei
gruppi linguistici della regione, con la garanzia della
traduzione simultanea degli interventi in lingua italiana.
L'articolo 148 introduce il Question Time, ossia le
interrogazioni a risposta immediata, almeno una volta al mese,
all'inizio di una seduta e per una durata non superiore a 90
minuti.
Le interrogazioni devono essere presentate entro le ore 12.00 del
martedì, ogni consigliere ne può presentare soltanto una per
sessione, consistono in una sola domanda semplice, concisa e
senza commenti, su argomenti che presentano carattere di
attualità politica o istituzionale. Il presidente del Consiglio
regionale decide senza appello sulla loro ammissibilità e le
trasmette tempestivamente alla Giunta. In Aula, il consigliere ha
2 minuti per presentare l'interrogazione, il rappresentante della
Giunta ne ha 3 per rispondere e lo stesso consigliere altri 2 per
la replica.
Il Question Time è previsto all'inizio della seduta di giovedì 2
febbraio e le interrogazioni, dieci in totale per questo esordio,
toccheranno i più svariati argomenti: dal recupero del
comprensorio minerario di Cave del Predil alla diffusione dei
veicoli elettrici, dalla ventilata soppressione degli uffici
tavolari di Gorizia e Cormons alla riforma degli uffici
regionali. E poi, via via, le associazioni di promozione sociale,
la realizzazione di una struttura hospice a Udine, il Centro
servizi condivisi di Udine, le liste d'attesa per gli esami
diagnostici, i recenti casi di meningite, i locali storici.
Dopo il Question Time, giovedì l'Aula discuterà una mozione sui
disservizi ferroviari e un disegno di legge sul sistema integrato
dei servizi di sviluppo agricolo e rurale (SISSAR).
Domani invece (mercoledì), il Consiglio regionale dedicherà due
ore alle tradizionali risposte della Giunta a interrogazioni e
interpellanze e impiegherà tutto il tempo restante con la
discussione della proposta di delibera che chiede l'indizione del
referendum confermativo delle modifiche alla parte II della
Costituzione, conosciute come devolution. Se dovesse essere
approvata la delibera, il Consiglio provvederà anche a eleggere i
delegati per il referendum.