III Comm: legge welfare, dibattito generale (2)
(ACON) Trieste, 07 feb - MPB - Secondo Anna Maria Menosso
(DS), il testo è migliorabile, ma è un passo avanti nelle
politiche della Regione e dimostra che non si parte da zero.
Tutte le leggi fin qui approvate, e con un'adeguata copertura
finanziaria, hanno bisogno di trovare integrazione. Utili per
riequilibrare territorio e ospedali, vanno a colmare disequità e
offrono l'esperienza di un lavoro già svolto. Con questa legge
non si vuole perseguire un principio di ideologia, ma creare sul
territorio strumenti in grado di dare risposte concrete. Peccato
che si faccia solo riferimento al reddito di cittadinanza che è
sintesi tra servizio e sostegno economico per aiutare la persona
a ritrovare autonomia ed equilibrio all'interno della famiglia: è
una scommessa, e se c'è la volontà si potranno trovare
convergenze nel solo interesse della popolazione del Friuli
Venezia Giulia.
Questi interventi, uniti alle leggi di settore, sono propedeutici
per un indirizzo significativo nel welfare - ha affermato Paolo
Menis (Margh) sottolineando che il provvedimento recupera i
contorni ideali della 328, nella cui applicazione ci aiuta
l'esperienza delle altre Regioni. Con un provvedimento così
costruito si punta a rendere il territorio consapevole dei
bisogni e a perseguire una buona coesione sociale. Si sono date
buone risposte sui temi dell'accesso, della libera scelta, della
lotta alla povertà emergente e al rischio di povertà. Quanto al
reddito di cittadinanza, si può recuperare il principio della
temporaneità per la costruzione di intervento equilibrato. Spetta
a noi confermare il buon credito di cui gode la nostra regione e
questo ci impone a fare un salto di qualità nella proposta che
andremo ad approvare.
Ci stiamo apprestando - ha detto Pio De Angelis (PRC) ad
approvare un buon provvedimento, coraggioso, una legge che
affronta una partita molto impegnativa. Molti i lati positivi e
con questa legge l'Amministrazione regionale intende affrontare i
problemi in una visione unitaria. Lo stesso diretto interessato
interviene e partecipa. La legge interviene con progetti mirati,
non abbandona il soggetto alla giungla del mercato. Altri
elementi positivi, oltre al reddito non come elemosina ma come
diritto soggettivo, sono gli interventi per le persone a rischio
di esclusione sociale, determinata non solo dalla disoccupazione,
ma molte situazioni, dal detenuto che esce dal carcere al bambino
extracomunitario che fatica a integrarsi - ha detto ancora
respingendole le critiche di assistenzialismo e sottolineando che
la va analizzato il fabbisogno economico che toccherà
maggiormente l'esercizio 2007.
(segue)