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UDC: Molinaro su presidenza VI Commissione consiliare

10.02.2006
18:04
(ACON) Trieste, 10 feb - COM/MPB - "Adesso l'intendimento di fare qualcosa di sinistra da parte di Illy e della sua maggioranza è ancora più chiaro. Con l'avvenuta nomina di un esponente di primo piano di Rifondazione Comunista a presidente della neocostituita VI Commissione permanente del Consiglio regionale, l'intera materia (che riguarda istruzione, cultura, identità linguistiche, giovani ...) è affidata all'attenzione di esponenti del partito di estrema sinistra, dato che anche l'assessore di settore Roberto Antonaz appartiene allo stesso partito."

Commenta così il capogruppo dell'UDC in Consiglio regionale Roberto Molinaro l'esito del rinnovo delle Commissioni svoltosi in data odierna.

"Nella vituperata prima repubblica le maggioranze che si sono alternate alla guida della Regione avevano un principio non scritto ma sempre rispettato - sottolinea l'esponente centrista - ovvero quello di affidare ad esponenti di partiti diversi della stessa maggioranza la responsabilità della Commissione consiliare e quella di Assessore nelle medesime materie. Intesa Democratica, evidentemente per appianare i contrasti interni ormai evidenti non solo a livello regionale ma anche tra i medesimi partner politici a livello nazionale, usa anche i momenti istituzionali come merce di scambio.

"Se il buongiorno della seconda fase di questa nona legislatura regionale, che vedrà la trattazione di importanti progetti di legge tra i quali quelli sul sistema formativo integrato, per il sostegno alle attività della minoranza slovena e per il nuovo diritto allo studio, si vede da queste scelte, non c'è che da attendersi una ulteriore deriva verso sinistra.

"In tutto questo, c'è una situazione che giorno dopo giorno sta diventando inspiegabile - conclude l'esponente dell'UDC - ovvero il lungo, costante e rumoroso silenzio degli esponenti in Consiglio regionale della Margherita che sembra diano per scontato che tutto ciò che appartiene a queste materie d'impegno regionale, oltre a quelle della salute e delle politiche sociali, sia cosa della «sinistra», come dire che Bertinotti, anche a Trieste e non solo a Roma, pesa non poco."