CR: ddl comunitaria, dibattito generale (5)
(ACON) Trieste, 03 mag - AB - Emerge evidente l'inerzia della
Giunta regionale, così Maurizio Salvador (UDC) e con questa legge
oggi beviamo un amaro calice. Si attivi quanto prima un tavolo di
concertazione con la Commissione europea che coinvolga tutti i
livelli istituzionali e rappresentativi del Friuli Venezia Giulia
per arrivare a una nuova legge sui lavori pubblici che tenga
conto della specialità della nostra Regione.
Abbiamo posto degli argini che sono serviti a risolvere non pochi
problemi sull'esecuzione dei lavori, ha precisato Uberto Fortuna
Drossi (Citt), ma dobbiamo tener conto che la materia dei lavori
pubblici è problematica da sempre, da secoli. Rimane di
fondamentale importanza la qualità progettuale, senza la quale
sorgono sempre grossi problemi relativamente alla conclusione dei
lavori.
Le difficoltà di questa legge sono evidenti per Fulvio Follegot
(LN), che ha sostenuto come le piccole aziende siano spesso in
evidente disagio nel seguire le direttive europee. La nostra
Regione, proprio perché a Statuto speciale, potrebbe e dovrebbe
fare molto di più.
C'è uno sfasamento tra la norma regionale e le direttive europee,
ha palesato Mauro Travanut (DS), ma noi vogliamo metterci in un
quadro di comportamento corretto, dentro il canone di una visione
europea. La mediazione che troviamo oggi tra Governo nazionale,
Regione e organi europei è necessaria, ma sappiamo già che
lavoreremo per trovare spazi più adeguati per la nostra
specialità.
E' una brutta giornata per la specialità della nostra Regione. Il
giudizio è di Daniele Galasso (FI) che ha aggiunto: siamo sempre
soccombenti, anche quando abbiamo ragione, cominciamo a dire di
no e la Commissione europea ricorra pure alla Corte di Giustizia,
vedremo come andrà a finire. A suo giudizio l'esito non è poi
così scontato.
Il Friuli Venezia Giulia è l'unica Regione in Italia che ha
esercitato la sua autonomia in questa specifica materia
intervenendo, anche in virtù della sua specialità, nel processo
discendente delle politiche comunitarie. Così facendo, ha
sottolineato l'assessore Franco Iacop, si è posta come capofila
tra le Regioni italiane. Correttamente la legge comunitaria mette
oggi al sicuro la Regione rispetto alla procedura di infrazione
avviata dalla Commissione europea, apre il confronto sulla
materia degli appalti e dà una risposta sulla necessità di mette
in garanzia e sicurezza anche le stazioni appaltanti.
(segue)