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CR: 30° terremoto a Gemona, presidente Tesini (2)

04.05.2006
17:36
(ACON) Gemona, 04 mag - MPB - La commemorazione è l'istituzionalizzazione del ricordo di un evento che ha inciso profondamente la memoria collettiva. E il terremoto è stato questo - ha affermato il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini nel suo intervento scandito nel ricordo delle vittime e di quanti sono caduti nell'opera di soccorso, nell'elenco dei tanti protagonisti, a ogni livello e in ogni campo, di una emergenza prima e, poi, di una ricostruzione non facile; nella riflessione su quel modello Friuli citato come esempio ovunque, recentemente anche in riferimento alla catastrofe della Louisiana provocata dall'uragano Katrina; nella rilettura delle assegnazioni finanziare statali per la ricostruzione; nel riconoscere - infine - l'attualità dei punti di forza dell'esperienza della ricostruzione.

Ricostruzione che non fu facile, tutt'altro che scontata, ma di impronta originale che ha visto la ricostruzione materiale dell'esistente raccordarsi con lo sviluppo dell'intera regione, grazie all'impegno di tanti soggetti e operatori a tutti i livelli - ha affermato Tesini aprendo la lunga pagina dei riconoscimenti.

Questa grande opera ha originato un vero e proprio modello di azione pubblica efficiente e condivisa, una governance multilivello con la quale, quasi anticipando le riforme successive degli anni '90 e la riforma del titolo V della Costituzione, si è dato risalto al principio della sussidiarietà, ormai acquisito nella Costituzione e nella legislazione. E dall'esperienza Friuli è nato un nuovo approccio alle calamità, che ha portato al varo di due leggi nazionali rilevanti, quella della protezione civile e la legge-quadro sul volontariato.

Ma la ricostruzione non è stata solo un fatto tecnico- organizzativo: è stata anche un fatto politico di coesione istituzionale - (Nessuna forza politica allora rappresentata in Consiglio si è sottratta al clima di collaborazione che circondava le scelte, tanto che anche 12 anni dopo ogni divergenza fu lasciata da parte per approvare all'unanimità la legge sul consolidamento antisismico degli edifici) - e di partecipazione popolare senza precedenti sin dai suoi esordi. E anche il famoso "fasin dibessoi" spesso frainteso stava a significare l'impegno ad assumere per intero la responsabilità in prima persona.

Ricordando la priorità data alla ricostruzione delle strutture produttive e a quella dei paesi "dov'erano e com'erano", Tesini ha richiamato altre decisioni importanti che declinano la filosofia della ricostruzione intesa come rinascita e sviluppo: coniugare la ricostruzione allo sviluppo economico e sociale dell'intera regione attraverso scelte strategiche come l'istituzione dell'Università di Udine e dell'Area di Ricerca, l'autostrada Udine-Tarvisio e il raddoppio della ferrovia Pontebbana; privilegiare l'opera di riparazione su quella di ricostruzione; il carattere solidaristico e non risarcitorio degli interventi; la possibilità per il cittadino di scegliere tra intervento pubblico o privato; l'adozione del criterio di flessibilità legislativa; il ricorso a procedure speciali; l'emanazione di direttive tecniche per la sicurezza antisismica; l'elaborazione di prezziari di riferimento nella determinazione della spesa ammissibile a contributo; la costituzione della Segreteria Generale Straordinaria e di appositi organismi centrali e periferici per la gestione dei problemi tecnici connessi agli interventi di riparazione e ricostruzione; la sperimentazione del consolidamento antisismico.

(segue)