CR: 30° terremoto a Gemona, presidente Tesini (2)
(ACON) Gemona, 04 mag - MPB - La commemorazione è
l'istituzionalizzazione del ricordo di un evento che ha inciso
profondamente la memoria collettiva. E il terremoto è stato
questo - ha affermato il presidente del Consiglio regionale
Alessandro Tesini nel suo intervento scandito nel ricordo delle
vittime e di quanti sono caduti nell'opera di soccorso,
nell'elenco dei tanti protagonisti, a ogni livello e in ogni
campo, di una emergenza prima e, poi, di una ricostruzione non
facile; nella riflessione su quel modello Friuli citato come
esempio ovunque, recentemente anche in riferimento alla
catastrofe della Louisiana provocata dall'uragano Katrina; nella
rilettura delle assegnazioni finanziare statali per la
ricostruzione; nel riconoscere - infine - l'attualità dei punti
di forza dell'esperienza della ricostruzione.
Ricostruzione che non fu facile, tutt'altro che scontata, ma di
impronta originale che ha visto la ricostruzione materiale
dell'esistente raccordarsi con lo sviluppo dell'intera regione,
grazie all'impegno di tanti soggetti e operatori a tutti i
livelli - ha affermato Tesini aprendo la lunga pagina dei
riconoscimenti.
Questa grande opera ha originato un vero e proprio modello di
azione pubblica efficiente e condivisa, una governance
multilivello con la quale, quasi anticipando le riforme
successive degli anni '90 e la riforma del titolo V della
Costituzione, si è dato risalto al principio della sussidiarietà,
ormai acquisito nella Costituzione e nella legislazione. E
dall'esperienza Friuli è nato un nuovo approccio alle calamità,
che ha portato al varo di due leggi nazionali rilevanti, quella
della protezione civile e la legge-quadro sul volontariato.
Ma la ricostruzione non è stata solo un fatto tecnico-
organizzativo: è stata anche un fatto politico di coesione
istituzionale - (Nessuna forza politica allora rappresentata in
Consiglio si è sottratta al clima di collaborazione che
circondava le scelte, tanto che anche 12 anni dopo ogni
divergenza fu lasciata da parte per approvare all'unanimità la
legge sul consolidamento antisismico degli edifici) - e di
partecipazione popolare senza precedenti sin dai suoi esordi. E
anche il famoso "fasin dibessoi" spesso frainteso stava a
significare l'impegno ad assumere per intero la responsabilità in
prima persona.
Ricordando la priorità data alla ricostruzione delle strutture
produttive e a quella dei paesi "dov'erano e com'erano", Tesini
ha richiamato altre decisioni importanti che declinano la
filosofia della ricostruzione intesa come rinascita e sviluppo:
coniugare la ricostruzione allo sviluppo economico e sociale
dell'intera regione attraverso scelte strategiche come
l'istituzione dell'Università di Udine e dell'Area di Ricerca,
l'autostrada Udine-Tarvisio e il raddoppio della ferrovia
Pontebbana; privilegiare l'opera di riparazione su quella di
ricostruzione; il carattere solidaristico e non risarcitorio
degli interventi; la possibilità per il cittadino di scegliere
tra intervento pubblico o privato; l'adozione del criterio di
flessibilità legislativa; il ricorso a procedure speciali;
l'emanazione di direttive tecniche per la sicurezza antisismica;
l'elaborazione di prezziari di riferimento nella determinazione
della spesa ammissibile a contributo; la costituzione della
Segreteria Generale Straordinaria e di appositi organismi
centrali e periferici per la gestione dei problemi tecnici
connessi agli interventi di riparazione e ricostruzione; la
sperimentazione del consolidamento antisismico.
(segue)