IV Comm: sopralluogo ad Aquileia (UD)
(ACON) Aquileia (UD), 08 mag - RC - Aquileia è una realtà
fragile, parola del suo sindaco, Alviano Scarel, che in municipio
ha accolto i consiglieri della VI Commissione del Consiglio
regionale presieduta da Kristian Franzil (PRC) e impegnata
nell'esame di tre proposte di legge (rispettivamente di Bolzan,
Travanut-DS, Tonutti-Margherita, Fortuna Drossi-Cittadini e
Franzil, della Lega Nord con la Guerra prima firmataria, e di
Venier Romano-UDC e Valenti-FI) inerenti interventi specifici per
la valorizzazione archeologico-monumentale, urbana e
paesaggistica della cittadina.
Non si tratta di legiferare solo sul comprensorio storico - ha
esordito il presidente Franzil - ma anche sulle esigenze degli
aquileiesi.
In effetti, questo è un aspetto del problema che di solito viene
ignorato - gli ha fatto eco il sindaco Scarcel. Si tratta di
salvaguardare quella che era la quarta città d'Italia dopo Roma,
Milano e Capua. Ciò che è raccolto nei musei è maggiore di quanto
si può desumere dai resti che oggi si vedono in superficie, pari
solo al 5% del patrimonio che potrebbe emergere. Ma il punto
principale non è dato dai nuovo scavi, bensì dalla conservazione
e valorizzazione delle opere e dal poter iniziare un percorso
nuovo di programmazione con la Sovrintendenza e con le altre
istituzioni.
L'altra questione - ha proseguito il sindaco - è legata ai
cittadini. Aquileia conta circa 3.500 abitanti, ma 500mila
visitatori all'anno. Ciò comporta la necessità di poter
intervenire quanto a parcheggi, vigilanza, verde pubblico,
servizio biblioteca, servizi igienici delocalizzati (solo questi
costano all'amministrazione comunale 20mila euro all'anno). Sino
ad oggi abbiamo avuto le mani legate (ci sono 1,5 milioni di
metri quadrati vincolati), non potevamo intervenire neppure per
rendere un po' più vivibile la città e quello che deve essere
fonte di sviluppo è stato vissuto come fonte di problemi.
Si è portati a pensare solo agli scavi - ha concluso Scarel - ma
la loro gestione non è gratuita. E poi ci sono i beni demaniali:
si tratta di strutture che lo Stato o non ha mai terminato di
ristrutturare (ad esempio l'essiccatoio del tabacco che doveva
aprire con il Giubileo del 2000, ma i lavori sono ancora in
corso) oppure non sono usufruibili (così il museo della ceramica,
finito 10 anni fa e mai aperto).
A seguire, la Commissione ha potuto visitare la Basilica sotto la
guida esperta del professor Renato Iacumin capendo le esigenze di
conservazione e restauro dei suoi preziosi mosaici, e comparare
l'essiccatoio del tabacco di proprietà del Demanio con il
recupero, fatto da un'azienda privata, di un altro essiccatoio.
Giovedì prossimo, 11 maggio, dopo le audizioni con il
Dipartimento di archeologia dell'Università di Udine e con il
Comune di San Canzian d'Isonzo, i consiglieri inizieranno l'esame
delle tre proposte di legge.
(immagini alle tv)