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IV Comm: sopralluogo ad Aquileia (UD)

08.05.2006
16:04
(ACON) Aquileia (UD), 08 mag - RC - Aquileia è una realtà fragile, parola del suo sindaco, Alviano Scarel, che in municipio ha accolto i consiglieri della VI Commissione del Consiglio regionale presieduta da Kristian Franzil (PRC) e impegnata nell'esame di tre proposte di legge (rispettivamente di Bolzan, Travanut-DS, Tonutti-Margherita, Fortuna Drossi-Cittadini e Franzil, della Lega Nord con la Guerra prima firmataria, e di Venier Romano-UDC e Valenti-FI) inerenti interventi specifici per la valorizzazione archeologico-monumentale, urbana e paesaggistica della cittadina.

Non si tratta di legiferare solo sul comprensorio storico - ha esordito il presidente Franzil - ma anche sulle esigenze degli aquileiesi.

In effetti, questo è un aspetto del problema che di solito viene ignorato - gli ha fatto eco il sindaco Scarcel. Si tratta di salvaguardare quella che era la quarta città d'Italia dopo Roma, Milano e Capua. Ciò che è raccolto nei musei è maggiore di quanto si può desumere dai resti che oggi si vedono in superficie, pari solo al 5% del patrimonio che potrebbe emergere. Ma il punto principale non è dato dai nuovo scavi, bensì dalla conservazione e valorizzazione delle opere e dal poter iniziare un percorso nuovo di programmazione con la Sovrintendenza e con le altre istituzioni.

L'altra questione - ha proseguito il sindaco - è legata ai cittadini. Aquileia conta circa 3.500 abitanti, ma 500mila visitatori all'anno. Ciò comporta la necessità di poter intervenire quanto a parcheggi, vigilanza, verde pubblico, servizio biblioteca, servizi igienici delocalizzati (solo questi costano all'amministrazione comunale 20mila euro all'anno). Sino ad oggi abbiamo avuto le mani legate (ci sono 1,5 milioni di metri quadrati vincolati), non potevamo intervenire neppure per rendere un po' più vivibile la città e quello che deve essere fonte di sviluppo è stato vissuto come fonte di problemi.

Si è portati a pensare solo agli scavi - ha concluso Scarel - ma la loro gestione non è gratuita. E poi ci sono i beni demaniali: si tratta di strutture che lo Stato o non ha mai terminato di ristrutturare (ad esempio l'essiccatoio del tabacco che doveva aprire con il Giubileo del 2000, ma i lavori sono ancora in corso) oppure non sono usufruibili (così il museo della ceramica, finito 10 anni fa e mai aperto).

A seguire, la Commissione ha potuto visitare la Basilica sotto la guida esperta del professor Renato Iacumin capendo le esigenze di conservazione e restauro dei suoi preziosi mosaici, e comparare l'essiccatoio del tabacco di proprietà del Demanio con il recupero, fatto da un'azienda privata, di un altro essiccatoio.

Giovedì prossimo, 11 maggio, dopo le audizioni con il Dipartimento di archeologia dell'Università di Udine e con il Comune di San Canzian d'Isonzo, i consiglieri inizieranno l'esame delle tre proposte di legge.

(immagini alle tv)