IV Comm: piano regionale rifiuti speciali e pericolosi (1)
(ACON) Trieste, 09 mag - AB - Il piano regionale di gestione
dei rifiuti speciali non pericolosi, speciali pericolosi e urbani
pericolosi è stato presentato dalla IV Commissione consiliare,
presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), dal vicepresidente
della Giunta Gianfranco Moretton, piano che alla fine ha ottenuto
il parere favorevole con i sì della maggioranza (DS, Margherita,
Cittadini, Rifondazione e Verdi), contraria Alleanza Nazionale,
astenuti Forza Italia e Lega Nord.
Il piano, così Moretton, analizza la produzione, la gestione e i
flussi dei rifiuti urbani pericolosi con una valutazione del
sistema impiantistico regionale e definisce i criteri per la
localizzazione delle aree idonee per la realizzazione di
eventuali futuri impianti di trattamento rifiuti. Sono anche
focalizzati gli interventi necessari per raggiungere gli
obiettivi fissati e previsti dalla normativa e dallo stesso
piano, ovvero le strategie, le politiche e alcuni strumenti
d'azione.
E' stata l'Arpa, ha ricordato Moretton, a ricevere l'incarico di
predisporre il piano. Per la sua realizzazione si è scelto di
indagare e di approfondire con analisi dettagliate le pressioni
più rilevanti in termini di quantità di rifiuti prodotti, facendo
emergere un quadro di sintesi che rispecchia il reale contesto
economico produttivo regionale, analizzando singoli settori,
dalla carta al legno, dal metalmeccanico all'edile. Il quadro è
stato completato con l'analisi della gestione dei rifiuti e sono
stati aggiunti particolari approfondimenti in caso di singoli
andamenti anomali e per particolari categorie di rifiuti.
Per quel che riguarda i rifiuti non pericolosi e pericolosi, lo
scenario che ne emerge non è di particolare criticità.
Diversamente da quanto accade per i rifiuti urbani, infatti, è il
mercato - oltre alla normativa - a determinare l'evoluzione del
sistema di gestione e la nascita di nuovi impianti di trattamento
è legata al recepimento delle norme, ma anche alla convenienza
economica.
Per promuovere la riduzione dei rifiuti e della loro
pericolosità, ha rilevato Moretton, si è puntato
sull'introduzione degli strumenti volontari promossi dalla
Comunità europea come i sistemi di certificazione EMAS e
l'introduzione delle migliori tecniche disponibili elaborate per
gli IPPC (autorizzazione ambientale integrata).
(segue)
(immagini alle tv)