IV Comm: piano regionale rifiuti speciali e pericolosi (2)
(ACON) Trieste, 09 mag - AB - Dall'analisi della gestione dei
rifiuti emerge che negli ultimi anni si è consolidato il recupero
a discapito dello smaltimento, mentre il sistema rimane ancora
carente nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti non più
utilizzabili. Essendo il trattamento di particolari tipologie
estremamente costoso, la costruzione di impianti particolari e la
loro gestione diventa economica solo potendo contare su flussi di
gran lunga superiori di quelli tipici del nostro contesto
regionale, ragion per cui è più conveniente il trasporto in
impianti collocati fuori regione e, in modo sempre più rilevante,
all'estero.
Infine, Moretton ha affermato che è problematica la situazione
relativa alla mancanza di discariche in regione. Mancano del
tutto quelle per rifiuti pericolosi, le volumetrie per i non
pericolosi stanno diminuendo, mentre non è così male la
situazione delle discariche per inerti, anche se tutte in attesa
di approvazione da parte provinciale del relativo piano di
adeguamento.
Positivi i commenti da parte della maggioranza di centro
sinistra. Sufficientemente severi, per Paolo Pupulin (DS), i
criteri per la localizzazione degli impianti, mentre per
Alessandro Metz (Verdi) bisognerebbe incentivare ancora di più la
differenziazione e la Regione dovrebbe riprendere la funzione di
controllo rispetto alle Province; l'obiettivo, per Mirko Spacapan
(Margh) dev'essere di produrre meno rifiuti e di riutilizzare
quanto più possibile; per Fortuna Drossi bisognerà puntare sempre
di più a sostituire con i rifiuti il consumo di altri prodotti
combustibili inquinanti come carbone e petrolio.
Favorire accordi di programma con altre amministrazioni per
contenere la proliferazione di impianti è il suggerimento di
Claudio Violino (LN), mentre Adriano Ritossa (AN) ha chiesto
un'accurata verifica della situazione degli impianti, specie in
provincia di Gorizia, e una maggior responsabilizzazione di
Province e Comuni.
Nella replica, Moretton si è augurato che il nuovo Governo
nazionale metta ordine a una normativa che è stata stravolta dal
decreto legislativo 152 di quest'anno e dei dieci decreti
successivi che, di fatto, hanno cancellato la legge Ronchi
determinando incertezza e confusione. Questo piano, ha concluso,
rappresenta la volontà della Giunta regionale di guardare al
domani in modo sempre più sensibile alle tematiche del recupero e
dello smaltimento dei rifiuti.
(fine)