Corecom: par condicio e referendum 25-26 giugno 2006
(ACON) Trieste, 11 mag - COM/AB - La Regione Friuli Venezia
Giulia ha vissuto un periodo elettorale particolarmente lungo e
intenso, con la sovrapposizione di elezioni politiche e
amministrative, e l'intreccio di sistemi elettorali profondamente
diversi, ma sempre nel rispetto della par condicio.
La vigilanza sulla par condicio in Friuli Venezia Giulia spetta
al Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom FVG), che ha
svolto una capillare attività di informazione, vigilanza e di
monitoraggio, durante tutto il periodo elettorale (76 giorni).
I monitoraggi si sono rivolti alla Rai regionale (TGR delle 14.00
e delle 19.35) e alle emittenti locali: Telequattro (Trieste e
regione), Telefriuli, Telepordenone, Antenna 3 (Trieste ed
Udine), TVM di Gorizia. Nel complesso, sono stati registrati e
analizzati 451 telegiornali, pari a 182 ore; raccolti e
classificati 80.000 dati. Le violazioni contestate sono state
solo cinque, tutte risolte positivamente e quindi archiviate (i
dati saranno a disposizione sul sito del Corecom FVG da martedì
16 maggio 2006).
E' evidente che, rispetto alla babele nazionale, a tratti confusa
e rissosa (l'Autorità ha comminato multe alle emittenti nazionali
pari ad 700.000 euro e numerosi richiami), il mondo
dell'informazione televisiva regionale è stato particolarmente
sobrio e rispettoso delle regole. I telegiornali monitorati hanno
dedicato solo una frazione del loro tempo all'informazione
politica ed elettorale, evitando ogni enfasi. Il tempo dei TGR
Rai del FVG dedicato all'informazione politica è stato,
nell'edizione delle ore 14.00, il 7,7% del totale, in quello
delle 19.35 il 10,3%. Tra le emittenti private locali la più
concentrata sulle elezioni è stata Telepordenone, un'eccezione a
livello regionale con il 36,2%, seguita a distanza da Telequattro
con il 9,5% per l'edizione di Trieste e il 5,8% nell'edizione
regionale, da TVM di Gorizia con il 6,3%, mentre Telefriuli è
stata la più contenuta con il 5,3%.
E adesso la par condicio rientra in vigore per le elezioni
referendarie per l'approvazione del testo della legge
costituzionale concernente "Modifiche alla parte II della
Costituzione", previsto per le giornate di domenica 25 e lunedì
26 giugno 2006. Valgono, quindi, le disposizioni contenute nella
legge n. 28/2000, anche per quanto riguarda il divieto di
diffusione dei sondaggi nei 15 giorni antecedenti la votazione
(art. 8), e il divieto di comunicazione istituzionale che non sia
indispensabile ed impersonale (art. 9).