III e IV Comm: relazione Commissione amianto (1)
(ACON) Trieste, 16 mag - RC - Relazione del presidente della
Commissione regionale amianto, Umberto Laureni, alla III e alla
IV Commissione del Consiglio (Salute e Ambiente) in merito alla
seconda Conferenza regionale sull'amianto (Trieste, 24 ottobre
2005) come previsto dalla legge regionale 22 del 2001.
Il riferimento - ha spiegato Laureni - è il "sistema amianto" del
Friuli Venezia Giulia. Le problematiche collegate all'asbesto non
devono essere affrontate con divisioni tra l'ambito ambientale e
quello sanitario. Durante la seconda Conferenza sono emerse
diverse necessità, da quella di un censimento dell'amianto ancora
in opera e dei suoi rifiuti ad azioni di controllo affinché non
ci siano rimozioni illegali, da sostegni economici per i privati
che rimuovono l'asbesto al come comunicare con chi ancora convive
con questo materiale.
Le ditte di bonifica possono ancora valersi di enti (in primis le
scuole edili) che, su delega della Regione, danno agli addetti la
necessaria formazione: tra il 1997 e il 2005 si sono formati 890
professionisti.
Per quanto riguarda le strutture pubbliche che autorizzano e
controllano le bonifiche - così ancora Laureni -, i tecnici delle
UOPSAL delle Aziende sanitarie sono stati sottoposti a un
aggiornamento (il precedente era del 1997) che ha consentito di
omogeneizzare le modalità di vigilanza. Dal 1994 al 2004, hanno
autorizzato e controllato 10.970 rimozioni che hanno portato allo
smaltimento di 37.578 tonnellate di materiale; si auspica che la
Regione mantenga i finanziamenti per gli interventi che, a fine
2005, ammontavano a 5.967.316,00 euro.
La Provincia di Gorizia ha approvato di recente il "Progetto di
micro raccolta e smaltimento dell'amianto", progetto che
auspichiamo trovi il sostegno della Regione e l'impegno,
completata la fase di sperimentazione, di estenderlo alle altre
tre province.
Il censimento è stato avviato con il Piano regionale amianto del
1996 - ha aggiunto Laureni. La situazione è tenuta sotto
controllo dalle UOPSAL. Non esistono rotabili con amianto
bloccati nelle nostre stazioni. Gli edifici con presenza di
asbesto risultano certificati dalla fine degli anni '90 con
scheda compilata dai proprietari; le schede sono depositate
presso le UOPSAL, ma non sono archiviate in modo organico. Per
l'industria, al 2001 sono state controllate 399 grandi centrali
termiche, in 169 delle quali l'amianto è stato individuato e
messo in sicurezza.
(segue)