Citt: Colussi, cava sul San Lorenzo di Maniago
(ACON) Trieste, 25 mag - COM/AB - Nel Question Time della
seduta odierna del Consiglio regionale è tornato alla ribalta
l'ampliamento della cava sul San Lorenzo di Maniago grazie
all'interrogazione a risposta immediata presentata sull'argomento
dal consigliere dei Cittadini per il Presidente Piero Colussi.
A discussione conclusa, il consigliere ha espresso il suo
rammarico per l'assenza dall'Aula del vicepresidente della
Regione, assessore all'ambiente Gianfranco Moretton e per il
fatto che la sua risposta fosse stata letta dall'assessore
regionale al personale Gianni Pecol Cominotto.
La risposta dell'assessore "ineccepibile da un punto di vista
formale - spiega Colussi in una nota - è stata, però, elusiva da
un punto di vista politico poiché è mancata una presa di
posizione nel merito della tutela e della salvaguardia
ambientale".
Per Colussi, infatti, la risposta dell'assessore è corretta
perché rinvia al momento in cui verrà attivato il procedimento di
VIA (Valutazione di impatto ambientale). Solo allora la Regione
potrà avviare un tavolo di concertazione come era stato
sollecitato dal Consiglio regionale attraverso l'Ordine del
giorno presentato lo scorso novembre.
"La delusione nasce dal fatto che questa risposta - ha detto il
consigliere dei Cittadini - elude il nodo politico che l'ordine
del giorno a suo tempo sollevava. Nel documento, infatti, si
chiedeva di cominciare una discussione con i soggetti interessati
atta a verificare soluzioni di scavo compatibili dal punto di
vista paesaggistico e ambientale. E questo perché - ha concluso
Colussi - la Regione non si è ancora dotata di un nuovo Piano
regionale territoriale. Uno strumento che serve a delineare una
politica rispettosa dell'ambiente e del territorio. L'auspicio è
che il nuovo Piano (quello attuale risale al 1978) venga redatto
quanto prima per far sì che l'Amministrazione regionale possa
dotarsi di uno strumento di tutela rivolto alla salvaguardia di
siti di interesse paesaggistico come sicuramente è quello del
monte San Lorenzo".