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Tesini a Strasburgo al Consiglio d'Europa:

31.05.2006
16:10
(ACON) Trieste, 31 mag - MPB - L'Euroregione, una intuizione strategica e un progetto politico di grande rilievo già tradotti in realtà, come dimostra l'Euroregione Adriatica che coinvolge il Friuli Venezia Giulia.

Ne ha parlato a Strasburgo, al Consiglio d'Europa, impegnato nella 13° Sessione plenaria del Congresso dei Poteri Locali, il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e coordinatore della Conferenza dei Parlamenti regionali italiani, Alessandro Tesini, raccogliendo l'interesse e l'incoraggiamento dei partecipanti.

Un'esperienza che fa da battistrada ad altre, come quella lanciata lo scorso marzo in Romania di una Euroregione del Mar Nero, o quella del Mar Baltico, ancora progetto.

E' questa la dimensione - ha detto Tesini - che potrebbe permettere a regioni con collocazione geopolitica importante come il Friuli Venezia Giulia di diventare, assieme ad altre realtà vicine, il vero motore di un nuovo futuro di sviluppo sostenibile e condiviso all'interno e all'esterno dell'Unione europea, perché si tratta - ha insistito il presidente - di un più duttile strumento di cooperazione interregionale che coinvolge sia i Paesi dell'Ue che quelli confinanti o dirimpettai favorendo il miglioramento delle relazioni istituzionali, politiche ed economiche tra realtà locali, regionali e nazionali dei Paesi coinvolti.

Con l'obiettivo - ha aggiunto - della good governance, ovvero del giusto coinvolgimento dei poteri locali e regionali che sempre più sembrano offrire la dimensione appropriata per l'ingresso nel processo democratico.

Un percorso con molte prospettive - ha detto ancora Tesini riferendo all'Assemblea della dichiarazione d'intenti firmata lo scorso 26 maggio a Trieste dai rappresentanti del Consiglio regionale del Veneto, del Parlamento di Carinzia, dell'Assemblea della Regione istriana e della Contea litoraneo-montana della Repubblica di Croazia, con la quale si chiede ai rispettivi Governi nazionali e regionali di promuovere forme permanenti e strutture stabili di cooperazione territoriale, quali appunto l'Euroregione.

Ieri, Tesini era intervenuto al meeting della Camera delle Regioni sullo stato e le prospettive del regionalismo, in un confronto con esponenti delle regioni del Quebec, dell'Alsazia e della giapponese Fukishima, sviluppato attorno al documento del belga Jean Claude Van Cauwenberghe incentrato appunto sulle prospettive del regionalismo in Europa.

Oggi manca un vero strumento giuridico del Consiglio d'Europa a protezione dell'autonomia regionale - ha evidenziato Tesini sottolineando l'importanza che sia rafforzata la presenza delle Assemblee regionali in seno al Consiglio e affermando che l'approvazione di una Carta europea dell'Autonomia regionale, finora negata, sarebbe una conquista fondamentale perché essa è lo strumento privilegiato attraverso il quale una società può arricchire la propria essenza democratica e raccogliere nuove sfide.

Un obiettivo condiviso e assunto come indirizzo anche dagli altri interlocutori che si sono trovati concordi con Tesini anche sul tema del federalismo fiscale, problema comune a tutto il mondo, come è emerso anche dall'esperienza giapponese che, incamminata faticosamente sulla strada del regionalismo, vede un punto di riferimento nell'Europa.

(foto in e-mail)