Tesini a Strasburgo al Consiglio d'Europa:
(ACON) Trieste, 31 mag - MPB - L'Euroregione, una intuizione
strategica e un progetto politico di grande rilievo già tradotti
in realtà, come dimostra l'Euroregione Adriatica che coinvolge il
Friuli Venezia Giulia.
Ne ha parlato a Strasburgo, al Consiglio d'Europa, impegnato
nella 13° Sessione plenaria del Congresso dei Poteri Locali, il
presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e
coordinatore della Conferenza dei Parlamenti regionali italiani,
Alessandro Tesini, raccogliendo l'interesse e l'incoraggiamento
dei partecipanti.
Un'esperienza che fa da battistrada ad altre, come quella
lanciata lo scorso marzo in Romania di una Euroregione del Mar
Nero, o quella del Mar Baltico, ancora progetto.
E' questa la dimensione - ha detto Tesini - che potrebbe
permettere a regioni con collocazione geopolitica importante come
il Friuli Venezia Giulia di diventare, assieme ad altre realtà
vicine, il vero motore di un nuovo futuro di sviluppo sostenibile
e condiviso all'interno e all'esterno dell'Unione europea, perché
si tratta - ha insistito il presidente - di un più duttile
strumento di cooperazione interregionale che coinvolge sia i
Paesi dell'Ue che quelli confinanti o dirimpettai favorendo il
miglioramento delle relazioni istituzionali, politiche ed
economiche tra realtà locali, regionali e nazionali dei Paesi
coinvolti.
Con l'obiettivo - ha aggiunto - della good governance, ovvero del
giusto coinvolgimento dei poteri locali e regionali che sempre
più sembrano offrire la dimensione appropriata per l'ingresso nel
processo democratico.
Un percorso con molte prospettive - ha detto ancora Tesini
riferendo all'Assemblea della dichiarazione d'intenti firmata lo
scorso 26 maggio a Trieste dai rappresentanti del Consiglio
regionale del Veneto, del Parlamento di Carinzia, dell'Assemblea
della Regione istriana e della Contea litoraneo-montana della
Repubblica di Croazia, con la quale si chiede ai rispettivi
Governi nazionali e regionali di promuovere forme permanenti e
strutture stabili di cooperazione territoriale, quali appunto
l'Euroregione.
Ieri, Tesini era intervenuto al meeting della Camera delle
Regioni sullo stato e le prospettive del regionalismo, in un
confronto con esponenti delle regioni del Quebec, dell'Alsazia e
della giapponese Fukishima, sviluppato attorno al documento del
belga Jean Claude Van Cauwenberghe incentrato appunto sulle
prospettive del regionalismo in Europa.
Oggi manca un vero strumento giuridico del Consiglio d'Europa a
protezione dell'autonomia regionale - ha evidenziato Tesini
sottolineando l'importanza che sia rafforzata la presenza delle
Assemblee regionali in seno al Consiglio e affermando che
l'approvazione di una Carta europea dell'Autonomia regionale,
finora negata, sarebbe una conquista fondamentale perché essa è
lo strumento privilegiato attraverso il quale una società può
arricchire la propria essenza democratica e raccogliere nuove
sfide.
Un obiettivo condiviso e assunto come indirizzo anche dagli altri
interlocutori che si sono trovati concordi con Tesini anche sul
tema del federalismo fiscale, problema comune a tutto il mondo,
come è emerso anche dall'esperienza giapponese che, incamminata
faticosamente sulla strada del regionalismo, vede un punto di
riferimento nell'Europa.
(foto in e-mail)