CR: legge famiglia, relatore Ciani (6)
(ACON) Trieste, 06 giu - AB - L'intervento di Paolo Ciani (AN)
si è incentrato sul concetto di famiglia e ha ricordato
innanzitutto la Costituzione, che all'articolo 29 parla di "una
società naturale fondata sul matrimonio", ovvero sull'incontro
tra un uomo e una donna che hanno assunto pubblicamente una
responsabilità. La famiglia in quanto tale deve essere difesa e
aiutata a diventare quel cardine essenziale sia per il vivere
civile che per l'agire cristiano delle nostre comunità.
Verso quale famiglia andiamo? ha chiesto Ciani. Per Alleanza
nazionale la famiglia è quella basata sul matrimonio, sul patto
coniugale - quando si dice che una coppia convivente è come una
famiglia si fa una metafora. La famiglia è soprattutto un
progetto che dal momento in cui viene scelto è una relazione di
piena reciprocità tra i sessi e le generazioni. Solo quando
abbiamo queste caratteristiche avremmo creato una famiglia.
Quando non ci sono queste caratteristiche abbiamo qualcosa che è
un'analogia o una metafora.
Dopo aver citato interventi di papa Giovanni Paolo II e di
Benedetto XVI, Ciani ha aggiunto che Alleanza Nazionale è
consapevole che lo Stato e le istituzioni sono e devono rimanere
laiche e ritiene che le libertà individuali delle persone devono
essere salvaguardate. In quest'ottica ritiene che ogni persona è
e deve essere libera di esprimere il proprio credo, è libera di
esprimere la propria sessualità, la propria religione, la propria
cultura e la propria lingua, ma non si può e non si deve, come fa
questa maggioranza, minare i concetti di famiglia, affrontare una
legge che pone sul titolo la famiglia solamente all'articolo 1
senza nemmeno poi riaffrontarlo i tutti gli altri articoli.
La maggioranza parla di genitorialità, che è cosa diversa
rispetto alla famiglia, ridisegna i compiti dei consultori che
spesso hanno poco a che fare con la famiglia così come citata
dalla Costituzione. Se si voleva fare una legge sui bambini la si
poteva fare, se si voleva rifare la legge sui consultori la si
poteva fare, la legge sulla casa già esiste e si poteva
modificare, ma se una legge ha l'obiettivo di occuparsi della
famiglia - ha concluso Ciriani - ebbene ci si occupi di questa e
non di altre cose.
(segue)