News


CR: legge famiglia: la discussione generale (5)

08.06.2006
19:30
(ACON) Trieste, 08 giu - MPB - Questa legge è un tradimento delle nostre aspettative - ha affermato il consigliere Roberto Molinaro (UDC) aprendo le dichiarazioni di voto - perché il taglio a favore della genitorialità che non ha consentito riconsiderare l'elemento principale, ovvero la famiglia quale soggetto sociale con un ruolo assunto verso la società con il matrimonio.

Per Bruna Zorzini (PDCI) la legge è positiva perché pur accostandoci in modi diversi al problema siamo riusciti a dare un contributo alla genitorialità senza discriminazioni e a coniugare i diritti collettivi della famiglia e quelli dei suoi membri.

Luigi Ferone (Part.Pens) ha posto l'accento sul calo delle nascite e ha apprezzato in particolar la Carta famiglia che consente riandare incontro alle esigenze di coppie e singoli.

Luca Ciriani (AN) ha espresso giudizio negativo su una legge che avrebbe potuto trovar posto nel provvedimento sul welfare. La maggioranza ha sacrificato la tutela della famiglia sull'altare dell'esigenza dei problemi interni. Il dibattito non ha prodotto novità, ha commentato, e il dato politico evidente è che siamo stati chiamati a discutere cosa sia la famiglia e degli interventi per essa, quando l'escamotage furbesco sulla genitorialità ribalta il problema ed evita di parlare della famiglia.

Pio De Angelis (PRC) ha respinto le accuse di una legge non bipartisan sulla famiglia, e ha sottolineato l'impossibilità di trovar sintesi con chi ha una visione della società definita, se non arcaica, presociale. Non si devono trovare vincitori o vinti in questo testo: a vincere saranno i genitori che potranno trovare benefici con questa legge.

Pietro Colussi (Citt) ricordando le teorizzazioni sulla morte della famiglia che però non corrispondono ala realtà, ha sottolineato che nel fare la legge si è fotografato l'esistente e se ne è tenuto conto, pensando ai diritti dei cittadini sposati e non. Considerando la genitorialità abbiamo evitato di fare una legge sulla famiglia ma l'abbiamo fatta per tutti suoi componenti.

Isidoro Gottardo (FI) ricordando il manifesto di 5 anni fa "non a chi fa figli, ma per chi ha figli", ha sottolineato che rispetto ad allora non è certo cambiato l'atteggiamento di sostegno ai figli venuti al mondo. Il punto da cui siamo partiti è però quello di una scelta e di un atto di responsabilità, il matrimonio, che non si incentiva e non si può comprare. La nostra visione è molto diversa da altri, ha detto esprimendo disaccordo a considerare nel principio di sussidiarietà la famiglia comunque intesa.

(segue)