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CR: legge sulla famiglia, dichiarazioni di voto (6)

08.06.2006
19:31
(ACON) Trieste, 08 giu - MPB - Alessandra Guerra (LN) ha rispedito al mittente la definizione di retrograda e confessionale della posizione del centrodestra che fa riferimento alla costituzione e ha affermato che questa è una legge egoista, figlia dei figli dei fiori.

Da Paolo Panontin (GM) l'annuncio di votare contro, ma cantando fuori dal coro. E alludendo alle lunghe discussioni filosofiche che hanno impegnato l'Aula, ha affermato che il compito era di un approccio ai problemi concreti, quelli anche delle coppie separate e divorziate che cercano magari una nuova esperienza matrimoniale e quelli dei loro figli o delle famiglie allargate: sono pure cittadini e contribuenti. Il testo contiene punti apprezzabili ma risente di un compromesso politico, di un peso assistenzialistico, di stanziamenti insufficienti, di una perdita di snellezza che rischia di renderlo inefficace, di non avere sufficienti contenuti liberali, poca sussidiarietà.

Nostro compito era dare risposte positive possibilmente senza incartarci con la burocrazia, ha affermato Giancarlo Tonutti (Margh) parlando della notevole trasformazione della famiglia nell'ultimo secolo e della necessità di dare risposte a quella attuale. Nulla è esaustivo quando le risorse sono limitate.

Annamaria Menosso (DS) ha ribadito che l'dea era di produrre un provvedimento che non creasse disparità. Si tratta di capire l'evoluzione del modo di stare assieme nella società - ha detto sottolineando il valore di Carta famiglia e le disposizioni sui consultori che hanno recepito le esigenze del personale che vi opera.

L'assessore Ezio Beltrame, infine, ha ribadito che una legge non può essere esaustiva. La deriva della famiglia e l'instabilità familiare risalgono agli anni '70 e insieme alla denatalità sono problemi con cui ci dobbiamo misurare: una situazione di indebolimento che arriva in un momento in cui c'è più bisogno di reti familiari. E se per intervenire per valorizzare la funzione sociale della famiglia la leva fiscale non ci compete, gli interventi non sono assistenzialistici perché sono riferiti a leggi di settore. Questa legge va in porto fortemente coordinata con altre leggi, con una dotazione iniziale non sufficiente ma non disprezzabile: cerca di guardare le cose con una visione globale e con i piedi per terra.

I lavori del Consiglio regionale sono così terminati.

(fine)