CR: legge sulla famiglia, dichiarazioni di voto (6)
(ACON) Trieste, 08 giu - MPB - Alessandra Guerra (LN) ha
rispedito al mittente la definizione di retrograda e
confessionale della posizione del centrodestra che fa riferimento
alla costituzione e ha affermato che questa è una legge egoista,
figlia dei figli dei fiori.
Da Paolo Panontin (GM) l'annuncio di votare contro, ma cantando
fuori dal coro. E alludendo alle lunghe discussioni filosofiche
che hanno impegnato l'Aula, ha affermato che il compito era di un
approccio ai problemi concreti, quelli anche delle coppie
separate e divorziate che cercano magari una nuova esperienza
matrimoniale e quelli dei loro figli o delle famiglie allargate:
sono pure cittadini e contribuenti. Il testo contiene punti
apprezzabili ma risente di un compromesso politico, di un peso
assistenzialistico, di stanziamenti insufficienti, di una perdita
di snellezza che rischia di renderlo inefficace, di non avere
sufficienti contenuti liberali, poca sussidiarietà.
Nostro compito era dare risposte positive possibilmente senza
incartarci con la burocrazia, ha affermato Giancarlo Tonutti
(Margh) parlando della notevole trasformazione della famiglia
nell'ultimo secolo e della necessità di dare risposte a quella
attuale. Nulla è esaustivo quando le risorse sono limitate.
Annamaria Menosso (DS) ha ribadito che l'dea era di produrre un
provvedimento che non creasse disparità. Si tratta di capire
l'evoluzione del modo di stare assieme nella società - ha detto
sottolineando il valore di Carta famiglia e le disposizioni sui
consultori che hanno recepito le esigenze del personale che vi
opera.
L'assessore Ezio Beltrame, infine, ha ribadito che una legge non
può essere esaustiva. La deriva della famiglia e l'instabilità
familiare risalgono agli anni '70 e insieme alla denatalità sono
problemi con cui ci dobbiamo misurare: una situazione di
indebolimento che arriva in un momento in cui c'è più bisogno di
reti familiari. E se per intervenire per valorizzare la funzione
sociale della famiglia la leva fiscale non ci compete, gli
interventi non sono assistenzialistici perché sono riferiti a
leggi di settore. Questa legge va in porto fortemente coordinata
con altre leggi, con una dotazione iniziale non sufficiente ma
non disprezzabile: cerca di guardare le cose con una visione
globale e con i piedi per terra.
I lavori del Consiglio regionale sono così terminati.
(fine)