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Com. di controllo: Rapporto sulla legislazione e valutazioni

21.06.2006
16:59
(ACON) Trieste, 21 giu - RC - Diversi i punti all'ordine del giorno del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione, presidente Sergio Dressi (AN). Tra i principiali, l'avvio del primo Rapporto sullo stato della legislazione regionale e delle altre attività consiliari, come previsto dal Regolamento del Consiglio entrato in vigore con il primo gennaio 2006. Il periodo analizzato è luglio 2003 - dicembre 2005, in seguito il Rapporto sarà annuale a partire dall'analisi del 2006.

Si tratta di un lavoro complesso - è stato fatto presente - che si baserà, quanto a giudizi di merito, su criteri noti e oggettivi. Si andranno, così, a vedere numero e dimensioni delle leggi regionali, ma anche vincoli normativi, tecnica redazionale, tipologia, natura della potestà legislativa esercitata, durata dell'iter, esito dei progetti. Non si tralasceranno i regolamenti a cui le leggi demandano, anche se è già emersa una difficoltà riferita agli anni passati. Così come si valuteranno le proposte di legge alle Camere, lo Statuto speciale, il nuovo Regolamento interno consiliare e di organizzazione degli uffici, nonché i rapporti tra Esecutivo e Legislativo.

Il Comitato ha, invece, rinviato il parere che deve esprimere, e poi trasmettere alla Commissione competente perché questa, a sua volta, lo sottoponga all'Aula, sulla relazione della Sezione di controllo della Corte dei Conti concernente l'edilizia residenziale pubblica e il patrimonio immobiliare degli enti pubblici regionali destinato ad uso abitativo, periodo 1998-2003. Prima di esprimersi - è stato concordato tra Dressi, Baiutti (Margh), Menosso (DS), Camber (FI) e Follegot (LN) - il Comitato attenderà un commento da parte delle ATER, dirette interessate dalla relazione.

In essa, la Corte dei Conti evidenzia non poche criticità, a partire dalla trasformazione degli Istituti autonomi case popolari (IACP) in Aziende territoriali edilizia residenziale (ATER) qualificate dalla legge regionale 24/1999 quali enti pubblici economici, trasformazione che per la Corte "non sembra aver prodotto significative innovazioni né rispetto all'attività, né rispetto all'efficienza delle suddette strutture". La programmazione degli interventi non risulta poggiare su una rilevazione organica del fabbisogno abitativo, mentre nel settore dell'edilizia sovvenzionata la realizzazione degli interventi avviene in media in 5,5 anni (superando per circa il 40% i tempi originariamente previsti) e con un riappalto dei lavori per il 29% dei casi.

Infine, il Comitato ha appreso di non poter procedere nella missione valutativa sul conferimento di incarichi e consulenze esterne da parte della Regione, gli enti pubblici e del Servizio sanitario regionale e le società partecipate, richiesta da consiglieri di AN, FI, LN e UDC. Sarebbe un'indagine troppo ispettiva - è stato spiegato - e troppo ampia nel suo esame. Si tratta, ora, di stabilire un diverso percorso, dall'analizzare la scarna normativa regionale di riferimento al richiedere dati e notizie alla Giunta, al demandare la questione alla Corte dei Conti.

(immagini alle tv)