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Tesini a convegno Fare impresa & essere cittadini

21.06.2006
17:37
(ACON) Udine, 21 giu - MPB - Fare i cittadini è il modo migliore di esserlo. E' il motto scelto per il convegno "Fare impresa & Essere cittadini" promosso a Udine dall'associazione udinese Cittadinanzattiva, dal Tribunale per i diritti del Malato e dall'Ateneo friulano per scandagliare, attraverso una pluralità di interventi, le nuove responsabilità delle imprese nel mondo dell'economia e per ribadire che è possibile, anzi doveroso, coniugare il concetto di etica con quello di economia, tanto più che l'impresa non è elemento avulso dalla società, ma in essa opera e vive e spesso è radicata nel territorio.

Una relazione, quella tra impresa e società, e un senso di responsabilità sociale che offrono spunti di riflessione sia sotto il profilo etico che aziendalistico ed economicistico, posto che etica è responsabilità e la responsabilità va oltre il rispetto delle regole investendo i campi della solidarietà, dell'uguaglianza, dei diritti.

Per il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, intervenuto all'incontro, c'è ovunque ricerca di maggiore etica.

"Avvertiamo una certa inadeguatezza della classe dirigente in senso lato. Che i primi imputati siano le istituzioni è scontato, ma un po' tutti devono fare di più e meglio il proprio mestiere. Posto il problema della funzione sociale dell'impresa e dell'imprenditore, poi in pratica è faticoso progredire su questa strada - ha constatato Tesini sottolineando che un modo per procedere è quello di valorizzare le esperienze positive, mettendo in circuito le cose buone e intelligenti perché su di esse si accenda l'attenzione e si diffondano.

Economia di mercato, competizione, globalizzazione sono condizioni permanenti della nostra società, categorie da accettare e con le quali convivere organizzando la nostra società e il modo di funzionare delle nostre istituzioni - ha sottolineato Tesini ricordando l'annuncio di Bill Gates di dedicarsi, a soli 50 anni, essenzialmente alla Fondazione che porta il suo nome - perché l'economia denuncia alle istituzioni la cattiva efficienza, indicando ad esse, che sono uno dei luoghi della rappresentanza, uno dei freni peggiori allo sviluppo. E poi, si riscontra che disagi, disuguaglianze, squilibri, contrasti e contraddizioni sono cresciuti e che questo mondo per funzionare ha bisogno di regole e di arbitri neutrali che sappiano fissarle.

Dunque, diventa importante, ha concluso il presidente, il richiamo dei principi e dei valori su cui si regge la società, che ci garantiscono di non rendere le regole solo dei tecnicismi. Insieme di elementi regolatori e basamento etico di una comunità e di una organizzazione sociale prezioso anche guardando all'orizzonte del nostro Friuli.