IV Comm: audizioni sui rigassificatori
(ACON) Trieste, 27 giu - MPB - Nuova giornata di audizioni in
IV Commissione, presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), sul
tema dei rigassificatori e sui progetti che potrebbero
interessare il Friuli Venezia Giulia.
Al centro dell'audizione - che, ha precisato Fortuna Drossi, non
sarà l'ultima perché prossimamente saranno ascoltati anche
rappresentati di Slovenia e Croazia, e invitati altri soggetti,
tra i quali pure l'Istituto di biologia marina - è stato il
progetto on-shore proposto da Gas Natural Vendite Italia Spa,
dopo che nel precedente incontro era stato illustrato quello
off-shore presentato da Endesa Italia.
Alla presenza dei consiglieri di commissione, oltre che di
esponenti dell'amministrazione provinciale di Trieste, dei comuni
di Trieste, Duino-Aurisina, Muggia, San Dorligo della Valle, di
ACEGAS, dell'Autorità portuale, dell'Ezit, della Direzione
Marittima e della Capitaneria di Porto di Trieste, e di
associazioni ambientalistiche, i rappresentanti di Gas Natural
hanno descritto il progetto, peraltro presentato e dibattuto in
numerose altre sedi, focalizzando alcuni aspetti e comparando le
tecnologie alla base dei due impianti.
Nel mondo esiste già una cinquantina di impianti come quello che
potrebbe sorgere a Zaule, ed altri 11 sono in costruzione,
potendo quindi offrire una documentata storia operativa, con una
tecnologia provata e dimostrabile e una consolidata esperienza
gestionale.
Punti qualificanti - hanno inoltre evidenziato i rappresentanti
di Gas Natural parlando anche delle tariffe di rigassificazione -
sono il fatto che il terminale deve avere costi ragionevoli e
diventare una leva di vera competitività. I requisiti basilari -
hanno spiegato - sono dunque tecnologia di costruzione,
esperienza di gestione, investimenti a costi operativi contenuti
e competitività, a cui - per un piano realistico - se ne
aggiungono altri tre, obbligatori: sicurezza, compatibilità
ambientale e garanzia di disporre dei necessari quantitativi di
gas.
E' stata quindi presentata la struttura societaria di Gas Natural
che, è stato detto, possiede 4 terminali in Spagna e altri in
Portorico e in Canada, sta realizzando impianti di liquefazione e
conta su una flotta di 13 navi per il trasporto.
Una descrizione collegata anche a considerazioni geopolitiche ed
economiche su scala europea e mondiale.
La scelta di Trieste perché questi impianti si fanno nei porti,
dove esistono terreni industriali da recuperare, e perché la
città è al Nord e vicino al baricentro dei consumi - hanno
spiegato rispondendo a diverse domande e sottolineando l'impegno
di Gas Natural a farsi carico della bonifica dell'area inquinata.
Domande e richieste di approfondimento, non solo da parte dei
consiglieri regionali, hanno riguardato anche il problema del
cloro, il riciclo dell'acqua, il trattamento delle aree in
relazione alla tipologia del sito, la sicurezza e il
funzionamento dei serbatoi, il traffico delle navi previsto
nell'ordine di circa 100 all'anno, i collegamenti al gasdotto, il
rapporto tra impianto e rete di distribuzione.
(immagini alle tv)