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IV Comm: audizioni sui rigassificatori

27.06.2006
18:13
(ACON) Trieste, 27 giu - MPB - Nuova giornata di audizioni in IV Commissione, presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), sul tema dei rigassificatori e sui progetti che potrebbero interessare il Friuli Venezia Giulia.

Al centro dell'audizione - che, ha precisato Fortuna Drossi, non sarà l'ultima perché prossimamente saranno ascoltati anche rappresentati di Slovenia e Croazia, e invitati altri soggetti, tra i quali pure l'Istituto di biologia marina - è stato il progetto on-shore proposto da Gas Natural Vendite Italia Spa, dopo che nel precedente incontro era stato illustrato quello off-shore presentato da Endesa Italia.

Alla presenza dei consiglieri di commissione, oltre che di esponenti dell'amministrazione provinciale di Trieste, dei comuni di Trieste, Duino-Aurisina, Muggia, San Dorligo della Valle, di ACEGAS, dell'Autorità portuale, dell'Ezit, della Direzione Marittima e della Capitaneria di Porto di Trieste, e di associazioni ambientalistiche, i rappresentanti di Gas Natural hanno descritto il progetto, peraltro presentato e dibattuto in numerose altre sedi, focalizzando alcuni aspetti e comparando le tecnologie alla base dei due impianti.

Nel mondo esiste già una cinquantina di impianti come quello che potrebbe sorgere a Zaule, ed altri 11 sono in costruzione, potendo quindi offrire una documentata storia operativa, con una tecnologia provata e dimostrabile e una consolidata esperienza gestionale.

Punti qualificanti - hanno inoltre evidenziato i rappresentanti di Gas Natural parlando anche delle tariffe di rigassificazione - sono il fatto che il terminale deve avere costi ragionevoli e diventare una leva di vera competitività. I requisiti basilari - hanno spiegato - sono dunque tecnologia di costruzione, esperienza di gestione, investimenti a costi operativi contenuti e competitività, a cui - per un piano realistico - se ne aggiungono altri tre, obbligatori: sicurezza, compatibilità ambientale e garanzia di disporre dei necessari quantitativi di gas.

E' stata quindi presentata la struttura societaria di Gas Natural che, è stato detto, possiede 4 terminali in Spagna e altri in Portorico e in Canada, sta realizzando impianti di liquefazione e conta su una flotta di 13 navi per il trasporto.

Una descrizione collegata anche a considerazioni geopolitiche ed economiche su scala europea e mondiale.

La scelta di Trieste perché questi impianti si fanno nei porti, dove esistono terreni industriali da recuperare, e perché la città è al Nord e vicino al baricentro dei consumi - hanno spiegato rispondendo a diverse domande e sottolineando l'impegno di Gas Natural a farsi carico della bonifica dell'area inquinata.

Domande e richieste di approfondimento, non solo da parte dei consiglieri regionali, hanno riguardato anche il problema del cloro, il riciclo dell'acqua, il trattamento delle aree in relazione alla tipologia del sito, la sicurezza e il funzionamento dei serbatoi, il traffico delle navi previsto nell'ordine di circa 100 all'anno, i collegamenti al gasdotto, il rapporto tra impianto e rete di distribuzione.

(immagini alle tv)