Dichiarazione presidente Tesini su decreto Bersani
(ACON) Trieste, 06 lug - COM/AB - Il presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia Alessandro Tesini, in
riferimento al decreto legge recante disposizioni urgenti per il
rilancio economico e sociale, per il contenimento e la
razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in
materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale, ha
dichiarato quanto segue:
"Le norme contenute nel decreto legge recentemente emanato dal
Governo per il rilancio economico e sociale contengono
disposizioni che incidono sensibilmente in materie quali il
commercio, l'artigianato, il trasporto pubblico locale, le
professioni e la tutela della salute che riguardano senz'altro la
potestà regionale: le prime tre coinvolgono la potestà esclusiva
della Regione, le ultime due attengono alla potestà concorrente.
Se è dunque ovvio porsi il quesito dell'immediata applicabilità
in regione di tali disposizioni, è comunque opportuno svolgere
alcune riflessioni che consentono di delimitare la portata
dell'intervento statale.
Ancor prima dei dovuti approfondimenti tecnici, una prima lettura
permette, infatti, di osservare che alcune disposizioni
liberalizzatici, sono già state anticipate dalla legislazione
della Regione. Si pensi a tale proposito sia alla disciplina
regionale sulla panificazione, sia al trasporto pubblico locale,
che è stato disciplinato con legge regionale che prevede il
meccanismo della gara per l'affidamento del servizio pubblico.
Queste normative saranno oggetto di attenta valutazione diretta a
verificare se vi sia un reale contrasto con la normativa statale,
poiché solo in tale caso quest'ultima verrà applicata in Regione.
Va detto, poi, che le norme sulla concorrenza nel commercio, per
espressa previsione del decreto legge, dovranno essere attuate
dalle Regioni entro l'1 gennaio 2007, mentre la normativa diretta
a liberalizzare il servizio taxi è diretta a regolare situazioni
eccezionali e temporanee coinvolgendo la discrezionalità dei
Comuni secondo criteri-guida che, però, non sono stati ancora
individuati.
Si aggiunge infine la considerazione che la potestà statale in
materia di tutela della concorrenza potrebbe in diversi casi
prevalere sulle potestà della Regione, va temperata dal fatto che
il testo del decreto legge deve superare il vaglio delle Camere
nel momento della conversione e per tale ragione non può essere
considerato definitivo".