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CR: mozione solidarietà al Veneto, dibattito (7)

26.07.2006
14:10
(ACON) Trieste, 26 lug - RC - L'UDC non prenderà parte alla votazione della mozione Gottardo - così Maurizio Salvador - perché non siamo d'accordo nello svilire in questo modo la nostra specialità. E poi non crediamo che il governatore Galan abbia bisogno di noi per risolvere i suoi problemi con i paesi come Cinto Caomaggiore che vogliono lasciare il Veneto. Ci sono tante tematiche in ballo, non possono ridursi ad una presunta richiesta di autonomia.

Spirito condivisibile, invece, per Bruno Zvech (DS). Non carichiamoci di competenze e che non abbiamo, ma esercitiamo tutte quelle che abbiamo - ha detto. Credo che possiamo accordare la nostra Assemblea con quella del Veneto magari attraverso le Commissioni consiliari. Più che di solidarietà, si tratta di costruire un processo fruttuoso per l'Euroregione; dare più competenze al Veneto significa dare più forza al Friuli Venezia Giulia.

Più che solidarietà per l'autonomia al Veneto - ha ripreso Giancarlo Tonutti (Margh) - potremmo dire che il Nord-Est ha bisogno di più autonomia per il suo sviluppo; se vogliamo sia terra di popoli non può che essere aperto ai popoli contermini. A noi conviene che il Veneto sia una Regione autonoma.

Antonio Martini (Margh), dopo essersi detto dispiaciuto che la commissione Stato/Regione sarà presieduta da un tecnico, ha sostenuto l'iniziativa. Per lui, il discorso va affrontato con uno spazio meno ansimante e marginale, e ciò non vuol dire rimangiarsi la nostra specialità. L'iniziativa dell'Euroregione è una sfida che va fatta; forse solo Sicilia e Bolzano riescono a difendere da soli la specialità.

Roberto Asquini (FI) ha rimarcato le ragioni della mozione del suo Gruppo e ha focalizzato la questione del federalismo fiscale.

Paolo Panontin (Misto) ha detto che i colleghi di FI dovrebbero documentarsi prima di scrivere certe mozioni perché il presidente Galan, che è del loro partito, ha per primo preso in giro, a suo tempo, le istituzioni. Dovremmo difendere le istanze della popolazione di Cinto - ha aggiunto - prescindendo dalla cartina geografica, perché in teoria questo è quanto anche FI ha sempre difeso, ovvero la libertà dei popoli e non il volere di una sola persona.

Mirko Spacapan (Margh) ha posto due questioni: come mai FI in questo momento solleva la questione che il Governo di Roma approvi il nuovo Statuto sapendo che, la scorsa legislatura, non si è impegnata a farlo approvare; secondo, il tema dell'autonomia è troppo importante per attuarlo con una mozione. Riconoscendo autonomia anche al Veneto non vorrebbe si perdesse l'importanza dell'autonomia della nostra Regione, fondata sulla presenza delle minoranze etniche.

Per Alessandra Guerra (LN), il presidente Illy si dimentica che guida una Regione a Statuto speciale. Il problema del federalismo rimane oggi come ieri, anzi è sempre più forte, solo che invece di restare unitario in tutta Italia, si presenta frammentato nelle singole Regioni. Bisogna far rifunzionare la Paritetica, unica che può portare il federalismo. Noi per il Veneto siamo una chimera lontana per motivi economici e non di entità culturali; abbiamo privilegi che devono essere tutti. Sì alla mozione di FI, ma anche ai voleri dei Comuni come Cinto.

Fulvio Follegot (LN) ha ricordato di aver firmato l'ordine del giorno che chiedeva l'annessione di Cinto Caomaggiore al Friuli Venezia Giulia. Chiaro che il Veneto ha necessità di maggiore autonomia e trasferimento di competenze, che poi sono quelle che anche il FVG ha chiesto, e con le competenze anche maggiori risorse - ha detto. Perciò da parte nostra sì alla mozione.

I lavori riprenderanno alle 14.40.

(segue)