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VI Comm: illustrata proposta legge su insegnamento friulano

19.09.2006
18:38
(ACON) Trieste, 19 set - MPB - La VI Commissione, presieduta da Kristian Franzil (PRC), presente l'assessore Roberto Antonaz, ha ascoltato l'illustrazione della proposta di legge 174 "Norme regionali per l'insegnamento della lingua friulana nelle scuole" da parte di Claudio Violino (LN), primo firmatario, insieme con i colleghi della Lega Nord Guerra, Franz e Follegot.

"Per fermare l'agonia del friulano l'unica cosa è insegnarlo nelle scuole" ha esordito Violino citando quanto scriveva Giuseppe Marchetti nel 1949, ovvero cinquant'anni prima della legge 482, appunto del 1999, che prevede l'insegnamento nelle scuole, ed evidenziando che la situazione si presenta ancora precaria, che solo in piccola parte si ha un insegnamento di qualità, che in tante scuole i finanziamenti non sono utilizzati per tale insegnamento e in ogni caso sarebbero insufficienti.

Occorre garantire l'insegnamento in maniera organica - ha affermato ancora sottolineando che mancano insegnanti specializzati (ne servirebbero almeno 400 per coprire il fabbisogno del territorio) e manca una preparazione specifica da parte di coloro che già utilizzano il friulano nell'insegnamento di materie diverse da quelle linguistiche - ha proseguito il consigliere. È inoltre necessario istituire un Albo professionale da cui prelevare i nominativi dei docenti preparati e abilitati, così come è necessario organizzare una struttura che garantisca la loro assegnazione agli istituti, ovvero non c'è un coordinamento fra scuole (dovrebbero individuare il fabbisogno di organico), Università (dovrebbero formare gli insegnanti in maniera continuativa) e Regione (deve garantire il sostegno economico all'operazione di tutela della lingua friulana e di applicazione concreta del plurilinguismo). Il ruolo di coordinamento - così ancora Violino - deve spettare alla Regione attraverso l'istituzione di organismi a ciò deputati.

Oltre a quanto previsto dalla 482, in questa proposta la Regione è chiamata a riconoscere la lingua friulana come valore irrinunciabile e fonte di identità storica del territorio. Proprio per questo, anche dal punto di vista concettuale e non solo giuridico, si prevede l'obbligatorietà dell'insegnamento della lingua friulana: un'ora di educazione linguistica del friulano nell'ambito della quota regionale del curricolo scolastico, che così diventa una materia scolastica al pari di tutte le altre.

E' quindi proposto di insegnare matematica, educazione fisica, artistica o altre materie anche attraverso la lingua friulana, per un monte ore adeguato e funzionale al raggiungimento degli obiettivi didattici - ha aggiunto il leghista.

Serve quindi che un organo della Regione, quella che proponiamo come Commissione permanente per l'insegnamento della lingua friulana nelle scuole, promuova il coordinamento tra le scuole e, a seguito della loro programmazione, individui, di anno in anno, i fabbisogni di organico per procedere alla formazione e alle assegnazioni dei docenti, formazione che può essere assicurata dall'Università di Udine attraverso apposite convenzioni. A regime, poi, le scuole dovranno nominare docenti iscritti in un apposito Albo professionale.

La proposta di legge prevede, fra l'altro, che le scuole preparino un piano per l'insegnamento della lingua friulana, sia per il ciclo delle scuole dell'infanzia sia per quelle dell'obbligo, individuino metodi, soluzioni organizzative, orari, materie da insegnare in friulano, segnalino il fabbisogno di insegnanti specialisti e specializzati.