VI Comm: illustrata proposta legge su insegnamento friulano
(ACON) Trieste, 19 set - MPB - La VI Commissione, presieduta
da Kristian Franzil (PRC), presente l'assessore Roberto Antonaz,
ha ascoltato l'illustrazione della proposta di legge 174 "Norme
regionali per l'insegnamento della lingua friulana nelle scuole"
da parte di Claudio Violino (LN), primo firmatario, insieme con i
colleghi della Lega Nord Guerra, Franz e Follegot.
"Per fermare l'agonia del friulano l'unica cosa è insegnarlo
nelle scuole" ha esordito Violino citando quanto scriveva
Giuseppe Marchetti nel 1949, ovvero cinquant'anni prima della
legge 482, appunto del 1999, che prevede l'insegnamento nelle
scuole, ed evidenziando che la situazione si presenta ancora
precaria, che solo in piccola parte si ha un insegnamento di
qualità, che in tante scuole i finanziamenti non sono utilizzati
per tale insegnamento e in ogni caso sarebbero insufficienti.
Occorre garantire l'insegnamento in maniera organica - ha
affermato ancora sottolineando che mancano insegnanti
specializzati (ne servirebbero almeno 400 per coprire il
fabbisogno del territorio) e manca una preparazione specifica da
parte di coloro che già utilizzano il friulano nell'insegnamento
di materie diverse da quelle linguistiche - ha proseguito il
consigliere. È inoltre necessario istituire un Albo professionale
da cui prelevare i nominativi dei docenti preparati e abilitati,
così come è necessario organizzare una struttura che garantisca
la loro assegnazione agli istituti, ovvero non c'è un
coordinamento fra scuole (dovrebbero individuare il fabbisogno di
organico), Università (dovrebbero formare gli insegnanti in
maniera continuativa) e Regione (deve garantire il sostegno
economico all'operazione di tutela della lingua friulana e di
applicazione concreta del plurilinguismo). Il ruolo di
coordinamento - così ancora Violino - deve spettare alla Regione
attraverso l'istituzione di organismi a ciò deputati.
Oltre a quanto previsto dalla 482, in questa proposta la Regione
è chiamata a riconoscere la lingua friulana come valore
irrinunciabile e fonte di identità storica del territorio.
Proprio per questo, anche dal punto di vista concettuale e non
solo giuridico, si prevede l'obbligatorietà dell'insegnamento
della lingua friulana: un'ora di educazione linguistica del
friulano nell'ambito della quota regionale del curricolo
scolastico, che così diventa una materia scolastica al pari di
tutte le altre.
E' quindi proposto di insegnare matematica, educazione fisica,
artistica o altre materie anche attraverso la lingua friulana,
per un monte ore adeguato e funzionale al raggiungimento degli
obiettivi didattici - ha aggiunto il leghista.
Serve quindi che un organo della Regione, quella che proponiamo
come Commissione permanente per l'insegnamento della lingua
friulana nelle scuole, promuova il coordinamento tra le scuole e,
a seguito della loro programmazione, individui, di anno in anno,
i fabbisogni di organico per procedere alla formazione e alle
assegnazioni dei docenti, formazione che può essere assicurata
dall'Università di Udine attraverso apposite convenzioni. A
regime, poi, le scuole dovranno nominare docenti iscritti in un
apposito Albo professionale.
La proposta di legge prevede, fra l'altro, che le scuole
preparino un piano per l'insegnamento della lingua friulana, sia
per il ciclo delle scuole dell'infanzia sia per quelle
dell'obbligo, individuino metodi, soluzioni organizzative, orari,
materie da insegnare in friulano, segnalino il fabbisogno di
insegnanti specialisti e specializzati.