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Tesini a presentazione libro "Lingue minoritarie e unità europea"

10.10.2006
19:20
(ACON) Trieste, 10 ott - MPB - A 25 anni dall'approvazione da parte del Parlamento europeo della risoluzione su una Carta delle lingue e culture regionali e una Carta dei diritti delle minoranze etniche, appare utile una ricontestualizzazione di quell'atto che ha costituito un punto di svolta e di riferimento, per poter meglio cogliere i nuovi elementi e variabili, in funzione del nuovo modo di operare per l'integrazione e l'unità europea.

Così il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini alla presentazione, a Trieste, nella sala Tiziano Tessitori della sede consiliare, del libro "Lingue minoritarie e unità europea. La Carta di Strasburgo del 1981" di Marco Stolfo, edito da Franco Angeli, che dà il via alle iniziative che il Consiglio regionale, assieme a Università di Udine, Cirf e Centro internazionale sul pluriliguismo, ha promosso per celebrare questo anniversario: oltre al libro, un convegno e una mostra, all'università di Udine su quella che è anche conosciuta come la prima risoluzione Arfè, dal nome dell'eurodeputato socialista italiano Gaetano Arfè che ne fu il relatore, e che costituisce la prima significativa presa di posizione sulla questione da parte di un organo comunitario.

Tesini, sottolineando l'affinità tra le finalità della risoluzione e il profilo culturale e politico e l'impegno istituzionale della nostra regione, ha evidenziato l'importanza d'una ricognizione a tutto campo per meglio comprendere quanto è stato fatto e quanto ancora resti da fare.

La ricerca, infatti - come ha commentato il presidente dell'IUIES di Gorizia, Alberto Gasparini, nel presentare l'opera - affronta a 360 gradi il rapporto tra tutela delle lingue minoritarie e integrazione europea, toccando concetti chiave - dalle definizioni di minoranza, minoranza etnica, minoranza linguistica, lingua minoritaria, alle nozioni di tutela e diritti - e analizzando in modo molto articolato la situazione delle minoranze linguistiche presenti in ciascuno degli Stati membri della comunità europea.

E se importante è andare avanti nel confronto, in considerazione del fatto che l'integrazione è per rendere l'Europa più competitiva, e che ciò sottintende un processo di cessione di sovranità, Tesini ha affermato l'importanza di una forte dimensione locale intesa in senso lato ma anche sotto il profilo culturale e linguistico, non trascurando quanto deriva dai processi delle immigrazioni. I dati presi in considerazione dall'analisi di Stolfo riguardano la diffusione e l'uso delle lingue, le forme di riconoscimento e tutela messe in atto a livello statale e internazionale, i soggetti (associazioni, movimenti, partiti) che esprimono le istanze delle minoranze. Lo studio, inoltre, sottolinea il ruolo delle minoranze nella definizione della crisi dello stato nazionale: essa, promuovendo una riorganizzazione complessiva del potere a favore sia delle istituzioni europee che delle comunità territoriali substatali, costituisce un fattore determinante del processo di integrazione continentale.

(immagini alle tv)