Presentata a Tesini Guida alla progettazione accessibile
(ACON) Udine, 11 ott - MPB - Pensare accessibile e funzionale
per progettare per tutti. E' questo il motto che accompagna la
"Guida alla progettazione accessibile e funzionale" che
l'Associazione tetra-paraplegici del Friuli Venezia Giulia ha
realizzato assieme al Centro Servizi Volontariato con il sostegno
della Regione e che è stata illustrata a Udine al presidente del
Consiglio regionale Alessandro Tesini dal presidente
dell'Associazione, Sebastiano Marchesan, e dal gruppo di
professionisti che l'ha redatta - l'ing. Gabriele Indovina e gli
architetti Raffaella Cattaruzzi e Federica Quendolo - con la
collaborazione di Innocentino Chiandetti, già presidente della
sezione udinese della UILDM (Unione italiana lotta distrofia
muscolare).
Un lavoro prezioso, di grande concretezza, che costituisce una
tappa importante in un cammino intrapreso molto tempo fa e che
non può certo fermarsi - ha detto Tesini sottolineando che "il
concetto di accessibilità risulta molto affine al concetto di
libertà" e che "la guida rappresenta un contributo per realizzare
l'uguaglianza di opportunità". Un lavoro - ha insistito il
presidente del Consiglio - che interviene su un processo di
progressiva sensibilizzazione, indispensabile per sedimentare
punti di non ritorno nella coscienza civile, nel modo di
intendere e affrontare esigenze primarie. Perché una società che
a volte si permette il superfluo - ha aggiunto Tesni con un
riferimento a certi arredi urbani dispendiosi e poco garbati che
si riscontrano in taluni centri - non può non affrontare esigenze
elementari.
E se in Friuli Venezia Giulia c'è un elevato grado di sensibilità
e iniziative come quella della guida cadono su un terreno
fertile, per Tesini la sede più opportuna per tradurre
praticamente le indicazioni sarà quella della revisione della
legge sull'urbanistica.
Il volume si propone come un vademecum rivolto a tutti i
professionisti della progettazione e a chi ricopre ruoli negli
enti pubblici.
L'idea è nata - ha sottolineato Marchesan - dall'osservazione
quotidiana del costruito, dove formalmente le regole sulle
barriere architettoniche vengono applicate, ma spesso sono
disattese norme elementari sull'accessibilità non scritta ma di
buon senso, mostrando come la normativa in molti casi sia
applicata più per obbligo che per conoscenza dei problemi. E se
l'accessibilità dell'ambiente esterno e degli spazi interni,
sentita non solo dalle persone disabili, è il segno che dice la
modernità di una società - ha detto ancora Marchesan - è
indispensabile e urgente un rinnovato approccio culturale
all'argomento.
Garantire la mobilità a tutti - gli ha fatto eco Chiandetti - è
condizione fondamentale per l'inserimento lavorativo e sociale,
l'assenza di accessibilità e mobilità apre processi di
esclusione. I tecnici coinvolti nel lavoro - ha aggiunto - hanno
avuto l'umiltà e l'intelligenza di accogliere il punto di vista
dei disabili, di chi ogni giorno inciampa nei problemi e negli
ostacoli. Un percorso faticoso, ma che ha portato a individuare
una serie di suggerimenti pratici che tengono conto delle
esigenze, a volte contrastanti, delle diverse disabilità,
rendendo possibile trovare soluzioni convergenti.
Il manuale è suddiviso in due parti principali, sulla base di un
possibile itinerario che una qualsiasi persona quotidianamente
può percorrere: ambiente esterno (strade, parcheggi, marciapiedi)
e ambiente interno (abitazioni, luoghi di lavoro, negozi, luoghi
aperti al pubblico): per ogni situazione vengono riportati i
principali riferimenti legislativi, indicati i limiti, le carenze
o gli errori riscontrati nell'applicazione, forniti,
suggerimenti, soluzioni, consigli. Alcune note riguardano,
infine, i PEBA (Piani per l'eliminazione delle barriere
architettoniche).
Tirata in 5000 copie, la guida, destinata ad architetti,
ingegneri, geometri, periti edili, sarà presentata nelle varie
province per coinvolgere capillarmente progettisti e
amministrazioni pubbliche.
(foto in e-mail)