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Presentata a Tesini Guida alla progettazione accessibile

11.10.2006
13:31
(ACON) Udine, 11 ott - MPB - Pensare accessibile e funzionale per progettare per tutti. E' questo il motto che accompagna la "Guida alla progettazione accessibile e funzionale" che l'Associazione tetra-paraplegici del Friuli Venezia Giulia ha realizzato assieme al Centro Servizi Volontariato con il sostegno della Regione e che è stata illustrata a Udine al presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini dal presidente dell'Associazione, Sebastiano Marchesan, e dal gruppo di professionisti che l'ha redatta - l'ing. Gabriele Indovina e gli architetti Raffaella Cattaruzzi e Federica Quendolo - con la collaborazione di Innocentino Chiandetti, già presidente della sezione udinese della UILDM (Unione italiana lotta distrofia muscolare).

Un lavoro prezioso, di grande concretezza, che costituisce una tappa importante in un cammino intrapreso molto tempo fa e che non può certo fermarsi - ha detto Tesini sottolineando che "il concetto di accessibilità risulta molto affine al concetto di libertà" e che "la guida rappresenta un contributo per realizzare l'uguaglianza di opportunità". Un lavoro - ha insistito il presidente del Consiglio - che interviene su un processo di progressiva sensibilizzazione, indispensabile per sedimentare punti di non ritorno nella coscienza civile, nel modo di intendere e affrontare esigenze primarie. Perché una società che a volte si permette il superfluo - ha aggiunto Tesni con un riferimento a certi arredi urbani dispendiosi e poco garbati che si riscontrano in taluni centri - non può non affrontare esigenze elementari.

E se in Friuli Venezia Giulia c'è un elevato grado di sensibilità e iniziative come quella della guida cadono su un terreno fertile, per Tesini la sede più opportuna per tradurre praticamente le indicazioni sarà quella della revisione della legge sull'urbanistica.

Il volume si propone come un vademecum rivolto a tutti i professionisti della progettazione e a chi ricopre ruoli negli enti pubblici.

L'idea è nata - ha sottolineato Marchesan - dall'osservazione quotidiana del costruito, dove formalmente le regole sulle barriere architettoniche vengono applicate, ma spesso sono disattese norme elementari sull'accessibilità non scritta ma di buon senso, mostrando come la normativa in molti casi sia applicata più per obbligo che per conoscenza dei problemi. E se l'accessibilità dell'ambiente esterno e degli spazi interni, sentita non solo dalle persone disabili, è il segno che dice la modernità di una società - ha detto ancora Marchesan - è indispensabile e urgente un rinnovato approccio culturale all'argomento.

Garantire la mobilità a tutti - gli ha fatto eco Chiandetti - è condizione fondamentale per l'inserimento lavorativo e sociale, l'assenza di accessibilità e mobilità apre processi di esclusione. I tecnici coinvolti nel lavoro - ha aggiunto - hanno avuto l'umiltà e l'intelligenza di accogliere il punto di vista dei disabili, di chi ogni giorno inciampa nei problemi e negli ostacoli. Un percorso faticoso, ma che ha portato a individuare una serie di suggerimenti pratici che tengono conto delle esigenze, a volte contrastanti, delle diverse disabilità, rendendo possibile trovare soluzioni convergenti.

Il manuale è suddiviso in due parti principali, sulla base di un possibile itinerario che una qualsiasi persona quotidianamente può percorrere: ambiente esterno (strade, parcheggi, marciapiedi) e ambiente interno (abitazioni, luoghi di lavoro, negozi, luoghi aperti al pubblico): per ogni situazione vengono riportati i principali riferimenti legislativi, indicati i limiti, le carenze o gli errori riscontrati nell'applicazione, forniti, suggerimenti, soluzioni, consigli. Alcune note riguardano, infine, i PEBA (Piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche).

Tirata in 5000 copie, la guida, destinata ad architetti, ingegneri, geometri, periti edili, sarà presentata nelle varie province per coinvolgere capillarmente progettisti e amministrazioni pubbliche.

(foto in e-mail)