News


I e II Comm: Insiel, interventi consiglieri regionali (6)

19.10.2006
16:01
(ACON) Trieste, 19 ott - AB - Dopo queste premesse, non era difficile prevedere un serrato dibattito animato dai consiglieri regionali.

Così Sergio Dressi (AN) ha accusato l'assessore di aver soltanto elencato una serie di ipotesi, ma di non aver espresso la volontà politica dell'Amministrazione regionale. E il silenzio di Illy sta diventando estremamente negativo. Bersani o non Bersani, per Dressi Insiel dovrebbe tornare alla sua funzione originaria di strumento di crescita e di innovazione per i servizi degli enti pubblici da erogare ai cittadini della nostra regione.

Se anche il decreto Bersani, per Maurizio Franz (LN) ci ha creato un danno di non poco conto, rimane la preoccupazione per la cessione dell'azienda, e se gli acquirenti fossero pochi, anche il suo valore potrebbe essere inferiore. Franz si è comunque detto perplesso della strategia complessiva della Giunta rispetto alle partecipate regionali.

Pio De Angelis e Igor Kocijancic, del gruppo del PRC, hanno sposato le legittime preoccupazioni dei lavoratori e hanno confermato la volontà di mantenere pubblica Insiel. La presenza di Illy sarebbe stata effettivamente necessaria.

La condizione al 30 giugno 2006 non ci sarà più, ha ammonito Roberto Molinaro (UDC). Ora è cambiata e anche le soluzioni prospettate, se va bene, porteranno alla cessione di un terzo di Insiel. E' quindi importante capire, per il futuro, se nella società potranno esserci visioni così diverse come quelle palesate da presidente e AD. Senza contare che i dati forniti da De Capitani sulla soddisfazione clienti sono diversi da quelli in possesso di Molinaro, per il quale Comuni e sanità non sembrano essere proprio così contenti.

L'emendamento non è la soluzione. Lo ha sostenuto Alessandro Metz (Verdi) aggiungendo che può mettere in garanzia Insiel oggi, ma non nel futuro. Anche lui si è chiesto chi è oggi l'interlocutore di Insiel, il presidente o l'AD? Con i contrasti che si sono palesati, il decreto Bersani è la provvidenziale foglia di fico per nascondere una situazione interna difficile.

Se Cozzi si contraddice quando parla della mission e poi parla del futuro di Insiel, ha detto Bruna Zorzini (PDCI), De Capitani ci deve spiegare come sta insieme la visione privatistica del guadagno con la proprietà pubblica della società. La politica dovrà dare una risposta a queste cose e il decreto Bersani forse ha solo accelerato i termini del chiarimento.

Abbiamo una società che consideriamo positiva, così Paolo Pupulin (DS), che ha un mix di attività concentrate sul territorio e sui mercati esterni. Se dovessimo tornare, come ha ipotizzato Dressi, alla sua funzione originaria, stiamo attenti a cosa ne sarà del personale che inevitabilmente andrà in esubero. E un po' di più chiarezza sugli scenari futuri nel caso l'emendamento non passasse è stata infine sollecitata da Paolo Santin (Margh).

(segue)