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Consegnata a Tesini petizione su violenza sulle donne

20.11.2006
15:56
(ACON) Udine, 20 nov - MPB - Una petizione inerente la violenza alle donne, sottoscritta da 3007 cittadini, primo firmatario Elena Moratti di Bagnaria Arsa, è stata consegnata a Udine al presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini per chiedere che la Regione si costituisca parte civile o intervenga in ogni altra forma possibile nei processi che vedranno persone imputate a causa di violenza fisica sulle donne e sui minori. Ma anche garantisca un programma di tutela e sostegno personalizzato, che permetta a tutte le vittime di violenza e alle loro famiglie di non essere costrette ad abbandonare il proprio ambiente per salvaguardare la propria incolumità. E inoltre faccia pressione sul Governo nazionale con la presentazione di un progetto di legge nazionale che affini i metodi di controllo e inasprisca le misure di costrizione per i rei di violenza sulle donne e sui minori.

A illustrarne i contenuti, la consigliera regionale di IpR- MRE Alessandra Battellino insieme con Carla Milan, la cittadina sandanilese che il primo agosto scorso fu picchiata selvaggiamente a scopo di tentato omicidio da parte dell'ex-marito già detenuto per maltrattamenti in famiglia e scarcerato per effetto dell'indulto: una aggressione perpetrata lo stesso giorno della scarcerazione e dalla quale fu salvata grazie all'intervento di un cittadino extracomunitario.

Proprio la vicenda di questa donna ha dato il via alla fine di agosto alla raccolta di firme che ha visto l'adesione anche di una elevata percentuale di uomini.

Alla base la considerazione che la violenza contro le donne è una piaga globale che continua a uccidere, torturare e mutilare, sia fisicamente che psicologicamente. Una ricerca del Consiglio d'Europa ha evidenziato che la violenza commessa dal partner è la prima causa di morte o di invalidità permanente per le donne tra i 16 e i 44 anni, superando quindi quelle per malattie, incidenti stradali, guerra, mentre un altro studio rivela che 1 donna su 3 ha subito violenza.

La violenza costringe la donna a vivere in un clima di terrorismo psicologico, a correre concreti rischi di sopravvivenza, spesso la obbliga ad abbandonare il proprio posto di lavoro e ad allontanarsi dai propri congiunti per salvaguardarne l'incolumità - ha sottolineato la Battellino stigmatizzando anche il modo in cui sovente i media riportano i fatti di violenza a danno delle donne, e affermando che si tratta di un problema di pari opportunità mancata: "Questo tipo di violenza non può essere oggetto di omertà o di distrazione; non possiamo accettare che si giustifichi che un uomo ammazza una donna non sopportando di essere abbandonato, rivelando così un atteggiamento comprensivo nei confronti del violentatore".

"Domani (martedì 21 novembre) annuncerò all'Aula che è stata presentata questa petizione e mi adopererò affinché sia seguita con attenzione - ha affermato il presidente del consiglio Tesini esprimendo gratitudine per la sollecitazione che viene da questo atto rivolto a chi continua a essere al centro di diritti negati e di violenze, principalmente le donne e i minori".

Tesini ha evidenziato che l'iniziativa si inserisce in un momento importante anche sotto il profilo simbolico, nell'anniversario della dichiarazione dei diritti del fanciullo, sottoscritta il 20 novembre del 1959, mentre il 2007 è stato proclamato anno internazionale della donna.

Di fronte a episodi come quelli che hanno visto drammaticamente protagonista Carla Milan non basta l'attestazione di solidarietà da parte delle istituzioni, che purtroppo si muovono più lentamente di una opinione pubblica sensibile nel cercare soluzioni giuste per garantire a tutti i diritti, dando a essi significato pieno - ha evidenziato Tesini, e ha ribadito: "Ci adopereremo perché ciò che voi proponete venga discusso. Il Consiglio regionale ha mostrato sempre attenzione e consapevolezza, ma certamente la guardia non va abbassata" - ha concluso sottolineando fra le competenze da esercitare quelle per dotarsi di servizi e politiche di cura e sostegno che siano anche di prevenzione.

(foto in e-mail)