UDC presenta i suoi emendamenti a Finanziaria regionale
(ACON) Trieste, 04 dic - COM/MPB - Nel corso di una conferenza
stampa, il gruppo consiliare regionale dell'UDC ha illustrato i
principali emendamenti modificativi alla Finanziaria regionale
2007 che i consiglieri centristi proporranno in questi giorni in
I Commissione, presenti il capogruppo Roberto Molinaro, il
consigliere Maurizio Salvador e, a nome del segretario regionale
on. Angelo Compagnon, il presidente regionale Roberto Sasco.
Gli emendamenti riguardano principalmente il settore sociale,
ambito che sta molto a cuore all'UDC, con particolare riferimento
a casa e famiglia. Un altro elemento concreto è che in linea
generale gli emendamenti sono proposti senza aumentare la spesa
complessiva del bilancio regionale.
Relativamente alla famiglia, viene fatto rilevare che in Friuli
Venezia Giulia ci sono 506 mila famiglie, delle quali 225 mila
con figli. Viene proposto l'aumento degli stanziamenti per
l'attuazione della legge regionale 11/2006, con il recupero delle
somme già stanziate per il 2006 e non utilizzate (per 3 milioni
di euro) e dell'economia, per 2,3 ml, sulla spesa per gli assegni
di natalità. In particolare: 4,5 ml in più da destinare alla
carta famiglia, al finanziamento della redazione dei piani
territoriali degli orari e al sostegno dei progetti delle
famiglie; 800mila euro in più per contributi alle associazioni e
formazioni sociali per la valorizzazione della solidarietà tra
famiglie. In totale, l'incremento degli stanziamenti è di 5,3 ml
da aggiungere ai 3 già stanziati dalla Giunta regionale.
Anche per le persone non autosufficienti i numeri parlano chiaro:
ci sono circa 27.000 persone (il 10.2% della popolazione anziana
con più di 65 anni) in situazione di grave non autosufficienza.
Di queste, circa 8.200 sono ospitate in strutture protette, le
rimanenti vivono nel loro domicilio a carico della famiglia. Per
assicurare adeguate e prioritarie risposte è strategico il
funzionamento e la dotazione del "Fondo per l'autonomia possibile
e le cure a lungo termine", non ancora regolamentato, ma al quale
fanno già riferimento nel corrente anno gli assegni di cura di
cui all'art. 32 della L.R. 10/1988, il sostegno alle famiglie che
si avvalgono di badanti di cui all'art. 9 della L.R. 24/2005 e il
sostegno ai progetti di vita indipendente di cui alla Legge
162/198.
Per tale situazione si propongono: 5 ml di euro di incremento del
fondo di cui sopra (da 17,2 a 22,2 milioni di euro di
stanziamento complessivo; 2 ml a incremento del fondo per
l'abbattimento delle rette di ricovero per anziani non
autosufficienti (da 29.5 a 31.5 milioni di stanziamento
complessivo) da finanziare mediante riduzione dello stanziamento
(11 ml) destinato al reddito di cittadinanza, non ancora
regolamentato e quindi ancora lontano dall'essere utilizzato.
Venendo poi alle famiglie con figli, si rileva che il costo
dell'istruzione è certamente significativo. Una regione che vuole
guardare al futuro, a parere dell'UDC non può tagliare le linee
di spesa relative, come emerge dalla bozza della Finanziaria
2007. Si propone dunque di riportare gli stanziamenti al livello
di disponibilità 2006 e in particolare alla formazione e al
diritto allo studio. Questo il quadro delle maggiori
disponibilità proposte dall'UDC per il sostegno alle famiglie per
far fronte alle spese di istruzione: ulteriori 500mila euro per
contributi a Comuni ed enti gestori per il finanziamento della
scuola materna (da 2,1 a 2,6 complessivi); 300mila euro in più
per contributi alle famiglie degli alunni delle scuole secondarie
superiori per spesa libri di testo e trasporti (da 3 a 3,3 ml
complessivi).
Si prevede altresì una norma di salvaguardia dello stanziamento
di 2,9 ml destinati al finanziamento degli assegni di studio per
gli alunni delle scuole non statali, che dal primo gennaio 2007
rientreranno nella responsabilità delle Province.
Relativamente alla casa (prima abitazione per i ceti medio bassi)
l'UDC parte dalla considerazione che, dai dati forniti
dall'Associazione tra le ATER, l'offerta per il triennio
2006-2008 è di soli 3.434 alloggi disponibili, mentre resteranno
senza risposta altre 8000 famiglie. La medesima fonte indica che
sempre più tali istanze provengono da fasce con redditi medi e da
nuove famiglie, che sono disponibili ad affrontare anche affitti
più alti, calmierati rispetto al mercato.
Dato che la disponibilità di un alloggio condiziona fortemente la
qualità della vita delle persone e che le azioni poste in essere
non consentono di affrontare ciò che in prospettiva può essere
una vera e propria emergenza, l'UDC propone l'attuazione di un
programma straordinario di interventi e azioni per la casa per
complessivi 55 ml. In questo modo si valorizzeranno al massimo le
potenzialità delle ATER, sia per la messa a disposizione di
alloggi da concedere in affitto a canone di mercato moderato (in
aggiunta agli interventi per le condizioni di disagio sociale che
le ATER stesse di regola svolgono) sia per la costituzione di un
Fondo di garanzia e di facilitazione da utilizzare per concedere
incentivi e garanzie ai proprietari di alloggi sfitti.
Per il finanziamento di quest'ultimo programma straordinario di
interventi si richiede una contemporanea diminuzione degli
impegni di spesa per il progetto turistico passo Pramollo e di
quello per il finanziamento della Società Mercurio. Nell'uno e
nell'altro caso si tratta di situazioni meno prioritarie rispetto
all'emergenza abitativa, presente soprattutto a Trieste. Senza
parlare, poi, che si tratta di progetti che possono trovare
finanziamenti anche da parte dei privati, dato che si tratta di
investimenti che permettono, nel tempo, la realizzazione di
redditi tali da consentire il rientro economico da parte dei
privati stessi.