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UDC presenta i suoi emendamenti a Finanziaria regionale

04.12.2006
18:16
(ACON) Trieste, 04 dic - COM/MPB - Nel corso di una conferenza stampa, il gruppo consiliare regionale dell'UDC ha illustrato i principali emendamenti modificativi alla Finanziaria regionale 2007 che i consiglieri centristi proporranno in questi giorni in I Commissione, presenti il capogruppo Roberto Molinaro, il consigliere Maurizio Salvador e, a nome del segretario regionale on. Angelo Compagnon, il presidente regionale Roberto Sasco.

Gli emendamenti riguardano principalmente il settore sociale, ambito che sta molto a cuore all'UDC, con particolare riferimento a casa e famiglia. Un altro elemento concreto è che in linea generale gli emendamenti sono proposti senza aumentare la spesa complessiva del bilancio regionale.

Relativamente alla famiglia, viene fatto rilevare che in Friuli Venezia Giulia ci sono 506 mila famiglie, delle quali 225 mila con figli. Viene proposto l'aumento degli stanziamenti per l'attuazione della legge regionale 11/2006, con il recupero delle somme già stanziate per il 2006 e non utilizzate (per 3 milioni di euro) e dell'economia, per 2,3 ml, sulla spesa per gli assegni di natalità. In particolare: 4,5 ml in più da destinare alla carta famiglia, al finanziamento della redazione dei piani territoriali degli orari e al sostegno dei progetti delle famiglie; 800mila euro in più per contributi alle associazioni e formazioni sociali per la valorizzazione della solidarietà tra famiglie. In totale, l'incremento degli stanziamenti è di 5,3 ml da aggiungere ai 3 già stanziati dalla Giunta regionale.

Anche per le persone non autosufficienti i numeri parlano chiaro: ci sono circa 27.000 persone (il 10.2% della popolazione anziana con più di 65 anni) in situazione di grave non autosufficienza. Di queste, circa 8.200 sono ospitate in strutture protette, le rimanenti vivono nel loro domicilio a carico della famiglia. Per assicurare adeguate e prioritarie risposte è strategico il funzionamento e la dotazione del "Fondo per l'autonomia possibile e le cure a lungo termine", non ancora regolamentato, ma al quale fanno già riferimento nel corrente anno gli assegni di cura di cui all'art. 32 della L.R. 10/1988, il sostegno alle famiglie che si avvalgono di badanti di cui all'art. 9 della L.R. 24/2005 e il sostegno ai progetti di vita indipendente di cui alla Legge 162/198.

Per tale situazione si propongono: 5 ml di euro di incremento del fondo di cui sopra (da 17,2 a 22,2 milioni di euro di stanziamento complessivo; 2 ml a incremento del fondo per l'abbattimento delle rette di ricovero per anziani non autosufficienti (da 29.5 a 31.5 milioni di stanziamento complessivo) da finanziare mediante riduzione dello stanziamento (11 ml) destinato al reddito di cittadinanza, non ancora regolamentato e quindi ancora lontano dall'essere utilizzato.

Venendo poi alle famiglie con figli, si rileva che il costo dell'istruzione è certamente significativo. Una regione che vuole guardare al futuro, a parere dell'UDC non può tagliare le linee di spesa relative, come emerge dalla bozza della Finanziaria 2007. Si propone dunque di riportare gli stanziamenti al livello di disponibilità 2006 e in particolare alla formazione e al diritto allo studio. Questo il quadro delle maggiori disponibilità proposte dall'UDC per il sostegno alle famiglie per far fronte alle spese di istruzione: ulteriori 500mila euro per contributi a Comuni ed enti gestori per il finanziamento della scuola materna (da 2,1 a 2,6 complessivi); 300mila euro in più per contributi alle famiglie degli alunni delle scuole secondarie superiori per spesa libri di testo e trasporti (da 3 a 3,3 ml complessivi).

Si prevede altresì una norma di salvaguardia dello stanziamento di 2,9 ml destinati al finanziamento degli assegni di studio per gli alunni delle scuole non statali, che dal primo gennaio 2007 rientreranno nella responsabilità delle Province.

Relativamente alla casa (prima abitazione per i ceti medio bassi) l'UDC parte dalla considerazione che, dai dati forniti dall'Associazione tra le ATER, l'offerta per il triennio 2006-2008 è di soli 3.434 alloggi disponibili, mentre resteranno senza risposta altre 8000 famiglie. La medesima fonte indica che sempre più tali istanze provengono da fasce con redditi medi e da nuove famiglie, che sono disponibili ad affrontare anche affitti più alti, calmierati rispetto al mercato.

Dato che la disponibilità di un alloggio condiziona fortemente la qualità della vita delle persone e che le azioni poste in essere non consentono di affrontare ciò che in prospettiva può essere una vera e propria emergenza, l'UDC propone l'attuazione di un programma straordinario di interventi e azioni per la casa per complessivi 55 ml. In questo modo si valorizzeranno al massimo le potenzialità delle ATER, sia per la messa a disposizione di alloggi da concedere in affitto a canone di mercato moderato (in aggiunta agli interventi per le condizioni di disagio sociale che le ATER stesse di regola svolgono) sia per la costituzione di un Fondo di garanzia e di facilitazione da utilizzare per concedere incentivi e garanzie ai proprietari di alloggi sfitti.

Per il finanziamento di quest'ultimo programma straordinario di interventi si richiede una contemporanea diminuzione degli impegni di spesa per il progetto turistico passo Pramollo e di quello per il finanziamento della Società Mercurio. Nell'uno e nell'altro caso si tratta di situazioni meno prioritarie rispetto all'emergenza abitativa, presente soprattutto a Trieste. Senza parlare, poi, che si tratta di progetti che possono trovare finanziamenti anche da parte dei privati, dato che si tratta di investimenti che permettono, nel tempo, la realizzazione di redditi tali da consentire il rientro economico da parte dei privati stessi.