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Delegazione da Alessandria d'Egitto per scambi con Aquileia

14.12.2006
15:48
(ACON) Trieste, 14 dic - MPB - Una delegazione di studiosi e di personalità politiche egiziani, guidata da Mohamed Said El Dakkak, vicepresidente della Biblioteca di Alessandria D'Egitto (la cui presidente è la consorte del premier Mubarak) sta compiendo una visita in Friuli Venezia Giulia, per costruire un progetto di collaborazione e scambi culturali, in particolare con Aquileia, a partire dagli elementi che sul terreno storico e archeologico mettono in relazione i due centri.

Una visita fortemente voluta dai promotori della legge su Aquileia e da associazioni ed esperti che approfondiscono la storia aquileiese, per riannodare legami non solo culturali che stabilmente intercorrevano tra le due città nei primi secoli del Cristianesimo e che ora potrebbero riaprirsi a prospettive anche economiche. In questo orizzonte si collocano, significativamente, le tappe programmate dell'itinerario, da Cividale, con una visita al Tempietto Longobardo e al Museo, a San Daniele per visitare la Biblioteca Guarneriana, a Grado e Aquileia (le Basiliche, il Museo), a Venzone (Duomo e centro storico) e Gemona (Duomo e suo Museo), a Udine (è previsto un incontro con il rettore e il corpo accademico dell'Università), a Trieste, dove la delegazione ha base.

E proprio la Biblioteca Guarneriana, prezioso e ricchissimo contenitore di un patrimonio librario straordinario con 12mila volumi a formare la sezione antica, dove per importanza spiccano una Bibbia Bizantina (I libro liturgico del Santo Sepolcro) della metà del 1100 e un codice dell'Inferno della Divina Commedia della fine del Trecento, e 120 mila nella moderna, è stata il luogo simbolo per il saluto che il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini ha rivolto alla delegazione, presenti anche i consiglieri Gina Fasan e Claudio Violino.

Definendo Alessandria un grande faro di cultura a cui ci sentiamo molto vicini, Tesini ha sottolineato l'attenzione della Regione per la ricerca delle fonti storiche ma anche di quanto conduce a relazioni aperte, amicali e di fratellanza con popoli e Paesi che hanno almeno in parte tradizioni e radici comuni.

Condividiamo le stesse aspirazioni alla pace, alla sicurezza, al dialogo, alla collaborazione e relazioni e rapporti stabili con la Biblioteca e l'Università di Alessandria d'Egitto aprono prospettive di grande respiro non solo in campo culturale - ha affermato Tesini sottolineando che nelle fondamenta della nostra tradizione millenaria troviamo peculiarità che ci aiutano a comprendere anche i problemi della contemporaneità.

Nella storia di Aquileia cristiana, nella rappresentazione dei suoi mosaici, nella storia del Patriarcato, nella sapienza custodita nella Guarneriana, nella fisionomia del Friuli ricostruito dopo il terremoto ci sono i tratti di un popolo fiero delle proprie origini, attaccato alle proprie tradizioni e peculiarità che considera non elemento di difesa ma chiave per proporsi al mondo.

Peculiarità e diversità non devono diventare fonte di conflitto, ma stimolo al dialogo e alla ricerca di valori comuni - ha detto a sua volta Said El Dakkak che, dopo aver guidato la Commissione esteri del Senato della Repubblica d'Egitto, attualmente è, tra l'altro, primo vicepresidente della Commissione politica del COPPEM (cooperazione paternariato euromediterraneo): proprio riannodare i legami con Aquileia potrà fare dell'Adriatico un mare che non divide ma unisce.

Il convincimento è stato ribadito anche nel corso della visita prima a Grado e poi ad Aquileia, dove si è anche svolto un incontro di studio proprio sugli antichi legami tra le due città, curato dal prof. Renato Iacumin, intensi dall'età ellenistica fino al V secolo, comprovati anche dall'esistenza di una comunicazione diretta ogni dodici giorni con una nave che toccava i vari porti dell'Adriatico. Rapporti di vicinanza e anche di fratellanza dal punto di vista teologico e religioso, come affermato dai vescovi riuniti ad Aquileia nel Concilio del 381. Rapporti stretti anche sotto il profilo storico culturale come documentato da epigrafi, statue, gemme, bassorilievi. Ma il documento più importante è certamente l'aula preteodoriana nord della Basilica, nel cui mosaico si rintracciano i temi di tre scritti gnostici risalenti alla metà del II secolo, di provenienza alessandrina.

Matrici che potrebbero - è l'intenzione di quanti sostengono questo progetto di collaborazione - essere approfonditi in un convegno su Origene ed Eusebio di Cesarea, due religiosi provenienti da Alessandria che operarono ad Aquileia, da tenersi nella città egiziana.

(immagini alle tv)