Pari opportunità: convegno su migrazioni femminili
(ACON) Trieste, 18 dic - AB - "Da balie a badanti. Migrazioni
femminili: esperienze a confronto" è il tema del convegno che si
è sviluppato nella sala Tessitori del Consiglio regionale,
organizzato dall'associazione Interethnos in collaborazione con
il Consiglio regionale e la Commissione per le pari opportunità e
con il contributo dell'Amministrazione regionale.
L'iniziativa, ha sottolineato la presidente Renata Brovedani, si
inserisce in un fitto percorso di esplorazione e di analisi che
la Commissione pari opportunità sta portando sul territorio e
l'argomento è particolarmente sentito, ma conosciuto nei suoi
aspetti più delicati non da tutti.
Questo è soltanto uno dei tanti problemi che coinvolgono
quotidianamente le donne e rispetto ai quali sono le donne a
doversi impegnare in prima persona con una sensibilità più
profonda. Per tutto ciò è indispensabile che le donne - quelle di
un certo tipo però - trovino spazio nella politica, nei luoghi
decisionali: solo così ci saranno maggiori garanzie che le
tematiche di cui stiamo parlando saranno trattate, sviluppate,
monitorate. E' questo il contributo che le donne vogliono dare al
buon governo, perché solo da un buon governo derivano quelle
ricadute che poi vanno a beneficio di tutti.
Elisabetta Kolar e Melita Richter, di Interethnos, hanno quindi
messo in evidenza l'impegno dell'associazione per il progetto
"Centro interculturale di Trieste", che vuol essere luogo di
incontro e di confronto e hanno sintetizzato il senso del
convegno: una volta balie, oggi badanti, sono le donne
protagoniste del progetto delle strategie di sopravvivenza di
intere famiglie. Donne i cui volti e l'operato rimangono
occultati, ma che riescono a uscire fuori dall'ombra protettiva
della potestà maschile; donne che spesso ripiombano nel lavoro
tradizionale femminile nonostante lo abbiano già abbandonato nei
loro Paesi d'origine percorrendo la via dell'istruzione; donne
alle quali viene affidata sotto la protezione della famiglia
autoctona la cura di bambini e anziani.
E' a loro che guarda il convegno, a loro vuol restituire la voce
attraverso il racconto delle tante donne che hanno portato il
loro contributo frutto di esperienze maturate nei Paesi d'origine
da ogni parte del mondo.