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Pari opportunità: convegno su migrazioni femminili

18.12.2006
11:29
(ACON) Trieste, 18 dic - AB - "Da balie a badanti. Migrazioni femminili: esperienze a confronto" è il tema del convegno che si è sviluppato nella sala Tessitori del Consiglio regionale, organizzato dall'associazione Interethnos in collaborazione con il Consiglio regionale e la Commissione per le pari opportunità e con il contributo dell'Amministrazione regionale.

L'iniziativa, ha sottolineato la presidente Renata Brovedani, si inserisce in un fitto percorso di esplorazione e di analisi che la Commissione pari opportunità sta portando sul territorio e l'argomento è particolarmente sentito, ma conosciuto nei suoi aspetti più delicati non da tutti.

Questo è soltanto uno dei tanti problemi che coinvolgono quotidianamente le donne e rispetto ai quali sono le donne a doversi impegnare in prima persona con una sensibilità più profonda. Per tutto ciò è indispensabile che le donne - quelle di un certo tipo però - trovino spazio nella politica, nei luoghi decisionali: solo così ci saranno maggiori garanzie che le tematiche di cui stiamo parlando saranno trattate, sviluppate, monitorate. E' questo il contributo che le donne vogliono dare al buon governo, perché solo da un buon governo derivano quelle ricadute che poi vanno a beneficio di tutti.

Elisabetta Kolar e Melita Richter, di Interethnos, hanno quindi messo in evidenza l'impegno dell'associazione per il progetto "Centro interculturale di Trieste", che vuol essere luogo di incontro e di confronto e hanno sintetizzato il senso del convegno: una volta balie, oggi badanti, sono le donne protagoniste del progetto delle strategie di sopravvivenza di intere famiglie. Donne i cui volti e l'operato rimangono occultati, ma che riescono a uscire fuori dall'ombra protettiva della potestà maschile; donne che spesso ripiombano nel lavoro tradizionale femminile nonostante lo abbiano già abbandonato nei loro Paesi d'origine percorrendo la via dell'istruzione; donne alle quali viene affidata sotto la protezione della famiglia autoctona la cura di bambini e anziani.

E' a loro che guarda il convegno, a loro vuol restituire la voce attraverso il racconto delle tante donne che hanno portato il loro contributo frutto di esperienze maturate nei Paesi d'origine da ogni parte del mondo.