CR: Finanziaria 2007, dibattito generale (10)
(ACON) Trieste, 19 dic - MPB - Selettiva, sotto un profilo
concettuale, la Finanziaria per Renzo Petris (DS) che ha
ricordato riforma delle imprese, creazione delle condizioni per
lo sviluppo delle attività, stabilizzazione dei rapporti di
lavoro, prelievo fiscale. A parte gli aggiustamenti, vedrete che
le riforme partiranno - ha detto sottolineando che la filosofia
che le sostiene non è banale e che si tratta di una politica
strutturale che darà i suoi frutti, parlando degli interventi per
la montagna, ma anche per la bassa e il litorale, dragaggi
compresi. Questa maggioranza ha una visione complessiva, non
tratta nessuno come di seconda serie - ha concluso affermando,
con riferimento alle migliaia di emendamenti presentati dalla
Battellino, che la demagogia non può essere tollerata.
Maurizio Paselli (Citt), proponendo di guardare la Finanziaria
come un dpf, sugli elementi fondamentali degli indirizzi
finanziari e di governo della Regione, ne ha sottolineato
l'evidente ciclo virtuoso. Una Finanziaria abbastanza ricca - ha
affermando sottolineato, a proposito delle polemiche circa gli
interventi sulla famiglia, che il riferimento alla potenziale
platea dei beneficiari è un modo di storto di leggere il
documento. Si è quindi soffermato sulle macro poste: spesa
sanitaria, autonomie locali, sconto Irap indirizzato alle piccole
imprese dell'area montana, con gli investimenti per Pramollo, gli
impianti sciistici e il fondo della montagna. Mai vista prima una
politica in questi termini per la montagna.
Prima valutiamo gli importi e poi vediamo i risultati, per
Massimo Blasoni (FI) per il quale è evidente che questa
Finanziaria non può contemperare esigenze di sviluppo industriale
e sicurezza sociale. Blasoni ha quindi prodotto una serie di
calcoli prendendo in considerazione i dati relativi, su base
Istat, alle famiglie sicuramente povere e anche alle singole
persone sulla soglia della povertà, per evidenziare l'esiguità
dei contributi tradotti mensilmente e per obiettare anche circa
l'aumento della spesa corrente e per indicare che l'incremento
dei costi della sanità rischia di ingessare la parte libera del
bilancio.
E' una Finanziaria che non desta entusiasmo e registra
scarsissima soddisfazione da tutti - ha detto Giorgio Venier
Romano (UDC) sottolineando che, visto il pacco di emendamenti
presentati, in larga parte della maggioranza, sarebbe stato
opportuno poterli analizzare prima di entrare nel dibattito
generale. Si è quindi soffermato sul tema degli introiti fiscali,
sottolineando la convinzione del centrodestra che ridurre le
aliquote porti maggiore gettito, mentre posizione opposta ha il
centrosinistra. La gente - ha insistito Venier - ha bisogno di
ridurre le aliquote e anche il numero dei balzelli; questa è una
barriera che ci separa. Anche sui costi della politica, su cui il
dibattito è acceso, in questa regione continuiamo a percorrere
una strada sbagliata. Più che nuove istituzioni, è meglio
riempire di competenze compiute le istituzioni già esistenti.
Mirko Spacapan (Margh), ha toccato in particolare i temi inerenti
la Comunità del Carso, le lingue minoritarie e il plurilinguismo
da rendere effettivamente visibile.
Essenziale poi l'offerta di servizi nella sanità e l'impegno per
ridurre le emissioni di CO2 nell'aria, obiettivo al quale ogni
cittadino può contribuire con l'acquisto di impianti e strumenti.
(segue)