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Tesini a Conferenza regionale Volontariato

24.03.2007
13:36
(ACON) Palmanova, 24 mar - MPB - La Regione e tutto il tessuto degli enti locali guarda con un atteggiamento che non è strumentale, nè buonista, ma di grande attenzione e rispetto al patrimonio di servizi, di coscienza civica, di capacità di aggregazione e al messaggio culturale espressi dall'azione dei volontari e delle associazioni del volontariato in tanti settori, principalmente in quelli socio-assistenziali, sanitario, della cultura. Un dato non di oggi, che indica una tendenza per il futuro e che chiede anche progetti, programmi e politiche. E che alla riflessione odierna offre dati, cifre, ragionamenti, proposte e indicazioni che il mondo politico-istituzionale non lascerà cadere.

Così il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini all'apertura della Conferenza regionale del Volontariato, a Palmanova, al Meetingpoint San Marco: un appuntamento fondamentale, come sottolineato dal presidente del MoVi regionale, Franco Bagnarol, lungo il percorso verso la quinta conferenza nazionale, come confermano le relazioni e i dati presentati, ma anche i temi di approfondimento di diversi gruppi di lavoro e tavole rotonde previsti dall'intenso programma.

Il Volontariato non ha bisogno di sponsor ma di essere promosso - ha detto Bagnarol, riconoscendo a Tesini il merito di aver dato spazio al volontariato in questa parte della legislatura, sentendone la voce per la stesura dello Statuto e convocando la Conferenza delle sussidiarietà.

E Tesini ha spiegato il senso e le ragioni di quel coinvolgimento sottolineando che "il volontariato è una voce che attiene a un diritto di cittadinanza, il Consiglio regionale né è pienamente consapevole, e nella revisione dell'articolo 1 dello Statuto si è pensato alla sussidiarietà sociale e a quella istituzionale come a una matrice in cui istituzioni e società si contaminano in una visione positiva della società". Per Tesini, un volontariato - quello del Friuli Venezia Giulia - intelligente, composito, articolato, fortemente radicato e rappresentativo della realtà regionale e che certamente ha contribuito e contribuisce alla collocazione della nostra regione al 15° posto, fra le regioni d'Europa, nella classifica del benessere.

In una società in cui nuove povertà e nuove emarginazioni coesistono con indicatori di consumo elevati, e la distinzione tra inclusione ed esclusione si ridisegna continuamente e obbliga a non perdere mai di vista i nuovi confini, un indice significativo di valutazione è, per il presidente del Consiglio, quello delle reti civiche di una società organizzata, partecipata e attiva che affianca la presenza delle istituzioni: "Si tratta di un patrimonio di qualità riconosciuto a quest'area del Paese, ed è un primato che va curato e mantenuto".

(immagini alle tv)