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Pens: Ferone su futuro azienda Gilardi di Coseano (Ud)

27.03.2007
16:53
(ACON) Trieste, 27 mar - COM/AB - Il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone rende noti i contenuti della risposta fornitagli in Aula dall'assessore Enrico Bertossi sul futuro dell'azienda Gilardi.

"Nelle ultime due settimane di novembre dello scorso anno ci sono stati una serie di contatti e incontri tra i funzionari della Direzione centrale attività produttive e dirigenti dell'azienda, organizzazioni sindacali e Associazione industriali di Udine, a seguito di segnalazioni fatte dai sindacati sui giornali locali relative alla situazione di difficoltà dello stabilimento di Coseano. Tali contatti hanno convinto l'assessore Bertossi a convocare con urgenza un Tavolo istituzionale che si è tenuto il 5 dicembre. Al Tavolo hanno partecipato i rappresentanti del gruppo Foodinvest di Teramo (proprietario dell'azienda di Coseano e della Roncadin di Meduno), l'Assindustria, le organizzazioni sindacali, una delegazione di lavoratori e diversi sindaci del Friuli collinare. Nel corso dell'incontro i rappresentanti della proprietà (il direttore finanziario del Gruppo) hanno annunciato la chiusura dello stabilimento produttivo della Gilardi di Coseano, adducendo come motivo della chiusura della fabbrica (che produce pizze e prodotti surgelati), problemi di carattere strutturale che non consentirebbero di raggiungere i livelli di produttività stabiliti al momento dell'acquisizione della stessa, avvenuta 18 mesi fa.

Diversa invece la situazione della Roncadin di Meduno, che opera in un segmento di mercato più elevato e per la quale non ci sarebbero problemi di redditività e di mercato. In questo contesto la proprietà ha proceduto a un riassetto della forza lavoro con la messa in mobilità di 55 dipendenti su 350, ma ha garantito il futuro dei lavoratori.

Per quanto riguarda Coseano, la proprietà si è dichiarata disponibile a collaborare con la Regione e le organizzazioni sindacali per garantire il più possibile un percorso concordato e far sì che l'impatto sui lavoratori sia il meno drammatico possibile; a tal fine l'azienda ha garantito l'erogazione degli stipendi in questa prima fase nell'attesa della cassa integrazione. La proprietà ha inoltre manifestato la disponibilità a collaborare con la Regione per la ricerca di un acquirente che rilevi l'azienda e salvaguardi i posti di lavoro e la professionalità dei lavoratori. Su questo fronte si sta muovendo l'assessorato Attività produttive; numerosi incontri si sono tenuti in questi primi mesi con la proprietà, con le organizzazioni sindacali, con le istituzioni locali e con diversi soggetti privati. La situazione è costantemente monitorata dagli Uffici".