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CR: mozione opposizioni su Corridoio V (11)

29.05.2007
18:44
(ACON) Trieste, 29 mag - MPB - Mozione di tutta attualità anche se presentata a febbraio, per Roberto Molinaro (UDC) che ha definito l'ammodernamento infrastrutturale una partita fondamentale per il Friuli Venezia Giulia. Occorrono requisiti, progetto, accordi intergovernativi rispetto all'attuazione dell'infrastruttura, impegno dello Stato per la sua quota di cofinanziamento, e la presentazione delle domande entro il 20 luglio. Ma la situazione ha grossi punti interrogativi a partire dal dato economico, mancando le risorse, mentre c'è anche un problema di relazioni internazionali posto che il Governo sloveno sta guardando più a nord con possibili accordi con le ferrovie tedesche anziché alla realtà italiana che avrebbe la necessità assoluta di questa infrastruttura. Da non sottovalutare infine la questione della condivisione del tracciato e quindi dell'acquisizione del consenso delle comunità locali.

Argomento di cui discutiamo da 15 anni ha detto Cristiano Degano (Margh) facendo una cronistoria dei vari passaggi, ricordando che risale al 2001 la legge obiettivo, e citando la lettera di Illy a Prodi del 19 febbraio scorso con alcuni passaggi ripresi testualmente - ha sottolineato - dalla mozione, che - ha detto - avrà il nostro consenso così come auspichiamo da parte del centro destra ci sia consenso sul nostro ordine del giorno che chiede di procedere celermente.

Perché questi ritardi e queste resistenze? - si chiede Igor Kocijancic (PRC). I costi dell'alta velocità/alta capacità sono 3-4 volte superiori a quelli di Germania e Francia. Questa vicenda insegna che serve un piano nazionale di trasporti, su di essa incidono i protocolli di Kioto e protocolli europei e tutto andrebbe raccordato con un piano europeo della mobilità. Né si può poi scambiare per campanilismo l'attenzione dei territori perché le cose andrebbero fatte tenendo conto di quello che il territorio chiede. E' poi evidente che la legge obiettivo è strumento impraticabile e inservibile. Chiediamo che ci sia un'applicazione delle direttive europee, che la progettazione sia separata dall'attuazione e che i costi siano in linea. Bisogna uscire dalla vaghezza ragionando concretamente sulla soluzione per avere alta velocità senza disastro ambientale.

Per Alessandro Metz (Verdi), quello di cui si discute non è solo tecnico ma ha valenze politiche, perché non è irrilevante che la Margherita chieda al centrodestra di appoggiare il proprio ordine del giorno. È una falsificazione storica dire che la TAV toglie la questione ambientale del traffico. Ci sono scelte politiche che favoriscono il trasporto su rotaia anziché su gomma, no TAV, o tratte di alta velocità.

Secondo Bruna Zorzini (PDCI) la realizzazione della linea non andrebbe adottata. Andrebbero previsti percorsi di partecipazione, e mancando un piano dei trasporti si rischia di realizzare cattedrali nel deserto, ha sottolineato insistendo sulla mancanza di informazione le chiedendo perché si voglia accelerare e forzare sull'argomento quando le municipalità andavano coinvolte su un piano di fattibilità. Il nostro ordine del giorno chiede alla nostra maggioranza di lavorare per un consenso a tutto tondo.

(segue)