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Margh: Lupieri, approfondimenti su Fondo immobiliare

06.07.2007
10:07
(ACON) Trieste, 06 lug - COM/AB - Tra l'adozione della delibera sul Fondo immobiliare da parte della Giunta e il suo esame in III Commissione sanità sarà indispensabile effettuare un ulteriore ragionamento anche alla luce delle criticità nel frattempo emerse.

Lo afferma il consigliere regionale della Margherita Sergio Lupieri, vicepresidente della III Commissione consiliare sanità, che aggiunge:

Gli entusiasmi a favore del Fondo immobiliare sono progressivamente scemati, mentre hanno acquistato sempre più consensi e simpatie le opzioni che portano al Consorzio immobiliare. Comunque la discussione in Commissione non può essere prevista prima di ottobre, per cui sarà certamente possibile approfondire la tematica, anche alla luce del fatto che sono mancati indubbiamente alcuni passaggi dall'uscita dal gruppo sanità della III Commissione all'entrata in Giunta.

È quindi necessario - aggiunge Lupieri - colmare delle lacune che, laddove non portassero a una condivisione sul Fondo Immobiliare, potrebbero condizionare il parere in Commissione, facendolo accompagnare da numerose osservazioni e prescrizioni. Certamente il consorzio tra enti del Servizio sanitario regionale, o comunque un ente strumentale della Regione, potrebbe dare più garanzie e ottimizzare al meglio la gestione del patrimonio immobiliare regionale. È ormai certo che il Fondo non possa ridurre l'indebitamento del bilancio regionale e quindi influire positivamente sul rating con conseguenti effetti benefici sul costo del denaro. Né l'interpretazione dell'ex legge Merloni e della normativa europea sembra tale da velocizzare le procedure degli appalti pubblici.

Vengono così a mancare i due presupposti forti che erano alla base del ragionamento sul Fondo immobiliare: il miglioramento del bilancio regionale e la rapidità operativa. Laddove il Consorzio immobiliare degli enti del Servizio sanitario regionale, specializzato nella realizzazione degli investimenti e nella valorizzazione del patrimonio immobiliare, nel quale gli enti stessi mantengono la proprietà del patrimonio, certamente dà maggiori garanzie e affidabilità. Il Consorzio, inoltre, gode di una completa controllabilità, di bassa complessità e tempi e costi ridotti per la costituzione, utilizzo di procedure note e rodate, favorevole trattamento ICI.

Se invece aggiungiamo - conclude Lupieri - la mancata conoscenza dei reali costi del Fondo e la difficile possibilità su una eventuale marcia indietro, allora le preoccupazioni aumentano sempre di più. Certamente la gestione immobiliare del Servizio sanitario regionale non potrà essere operativa in tempi brevi, per cui è importante che le procedure per il project financing dell'Azienda mista ospedale università di Trieste, e a seguire Pordenone e Udine, procedano in modo spedito, indipendentemente dalla costituzione del Fondo immobiliare.