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III Comm: rapporto alcoldipendenza (2)

07.11.2007
16:36
(ACON) Trieste, 07 nov - DT - Non può che preoccupare il rapporto adolescenti-alcol. Secondo uno studio del Dipartimento delle dipendenze dell'Alto Friuli che ha coinvolto, nell'anno scolastico 2004-2005, le classi seconde e quarte di tutte le scuole medie superiori di Gemona, Tolmezzo e Tarvisio (per un totale di 1.052 questionari), la differenza tra maschi e femmine e fra seconde e quarte è piuttosto netta. Quasi la metà dei maschi contro un quinto delle ragazze beve frequentemente alcolici (da una volta alla settimana a tutti i giorni), passando dal 28% nelle seconde al 39% delle quarte. A colpire è la rapida diffusione degli alcolpops: risultano essere le bevande preferite dalle ragazze (ben tre volte più che nei maschi) e, dopo la birra, le bevande preferite dall'intero campione.

Attenzione, però, perché vista la gradevolezza della bibita (che maschera comunque quei 5-6 gradi alcolici) il gusto è apprezzato persino dai dodicenni. Bassa invece in tutto il campione la preferenza per il vino. In più, com'è accaduto per il tabacco, l'ubriachezza nelle ragazze, molto rara alcuni decenni fa, oggi è un comportamento giovanile sempre più normale: ben il 12% delle giovani (contro il 25% dei maschi) dichiara di abusarne da una a molte volte al mese.

Preoccupa poi che gli abusatori frequenti abbiano una percezione molto poco critica del loro comportamento: più dell'82% pensa infatti che bere troppo sia normale. La sottovalutazione del fenomeno è evidente e preoccupante così come la frequenza degli abusi indica spesso difficoltà psicologiche e relazionali e vale la pena ricordare come gli incidenti stradali, spesso in stato di ebbrezza, nei giovani adulti (18-25 anni) siano la prima causa di morte o invalidità. E si è osservato anche come l'uso di alcol e tabacco sia fortemente correlato al rendimento scolastico: a parità di età e di sesso, chi ha ripetuto uno o più anni presenta percentuali di tabagismo (67%) e di ebbrezze frequenti (33%) doppie rispetto a chi è in regola con gli studi.

Un'altra ricerca sui consumi di alcol nei giovani è stata realizzata dal Dipartimento delle dipendenze dell'Azienda sanitaria di Trieste. In questo caso i giovani coinvolti sono stati 746 di 7 scuole superiori, dal 14 ai 20 anni. Secondo i dati, l'età media del primo consumo alcolico è di 13 anni e i più precoci sono i maschi. E se le ragazze superano numericamente i ragazzi in quanto a consumatori attuali di alcol (ma solo perché le ragazze sono in maggior numero nel campione 17-20 anni dove è più probabile un consumo di alcol mentre i maschi sono concentrati nella fascia d'età dei quattordicenni), riguardo alla frequenza del consumo risulta che il 6,9% acquista alcol giornalmente, il 31,8% qualche volta al mese e il 61,3% nel fine settimana (soprattutto dai 17 ai 20 anni).

Ma dove vengono consumate le sostanze alcoliche? Nel 61% dei casi al bar e nei pub, nel 12,4% in discoteca e in famiglia (ai maschi è concesso bere in casa mentre le femmine lo fanno in un contesto di divertimento). E il 44% dei giovani consuma più di 5 bevande in poche ore.

Rispetto ai dati dell'Alto Friuli, a Trieste i maschi preferiscono la birra (50,7%), i superalcolici (16,1), il vino (14,8) e gli alcolpops o freezer (7%). Per le femmine invece meglio la birra (33,8%), poi i superalcolici (28,5), gli alcolpops (17,2), il vino (9%). In sintesi, in famiglia si consuma il vino, in discoteca alcolici e nei bar e nei pub la birra. I giovani bevono per trasgredire e divertirsi, appena il 6,8% lo fa per gusto e piacere. Sconforta poi il rapporto guida-alcol: il 32.2% dei maschi e il 24,6% delle femmine si è messo al volante dopo aver assunto una bevanda alcolica, ma ben il 65% (70% maschi e 56% femmine) ha guidato in stato d'ebbrezza per aver assunto più bevande alcoliche in poche ore.

Dopo una serie di richieste di chiarimenti da parte dei consiglieri su questioni specifiche, il presidente Alzetta ha affermato che quanto emerso dal rapporto verrà tenuto in debito conto nell'esame degli stanziamenti da inserire nella Finanziaria regionale. (fine)